L’inaugurazione della “Cruci”
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Il nostro parente Salvatore Sferlazza e la moglie Grazia sono tornati dall’America per un particolare motivo. Salvatore era stato gravemente ammalato ed aveva invocato la grazia a Padre Gioacchino la Lomia, da noi ritenuto Santo.
“Patri Iachinu” durante le sue visite a Milena aveva piantato una Croce a termine della Via Nazionale, precisamente nel crocevia. (nel disegno a lato la ricostruzione dell’antica “fiuredda di la Cruci”)
A guarigione ottenuta è venuto in Italia per assistere all’inaugurazione della nuova Stele, che aveva fatto erigere al posto di quella originale in gesso e piccola per adempiere al voto fatto.
Salvatore Sferlazza era nipote dello Zio Stefano Cassenti perché figlio della sorella che aveva sposato il padre di Salvatore. Erano poi emigrati nell’America del Nord, difattii abitavano a Detroit, dove gestivano un grande negozio di calzature. La moglie Grazia era pure figlia di emigrati da Serradifalco.
Alcuni mesi prima avevano scritto del loro voto e della loro volontà a mio padre Giovanni il quale subito aveva incaricato l’Ing. Luigi Pantano da Canicatti per il progetto. Ottenuta L’autorizzazione, iniziarono i lavori, seguiti da tante persone devote del Padre Gioacchino e da altri lieti di partecipare alla nuova opera.
La croce che era stata messa sulla cappellina di gesso, già provata dal tempo, venne ridimensionata e conservata dentro l’involucro fatto a misura della nuova costruzione. I pezzi di legno avanzati sono stati portati a casa dai fedeli come reliquia.
Nell’Agosto del 1948 a lavori ultimati sono arrivati dagli Stati Uniti e precisamente da Detroit dove risiedevano, i coniugi Salvatore e Grazia Sferlazza per assistere all’inaugurazioine della “Cruci”. Alla Cerimonia hanno partecipato le Autorità Civili e Religiose e un folto numero di fedeli.
Il quadro della Madonna che durante i lavori era stato custodito in Chiesa, è stato riportato nella nuova Stele in processione e ricordo che lo portavano alcune giovanette, In prima fila c’era la figlia dell’Ingegnere progettatore Pantano e mia cugina Mela.
Non conosco la fine del vecchio, ma penso l’abbia preso qualcuno del vicinato.
Mentre l’attuale quadro è stato donato da mio Padre in memoria di mia Madre, Sono state fatte tante fotografie, alcune delle quali anch’io conservo.
PROSSIMAMENTE PUBBLICHEREMO L’INTERA STORIA DE LA CRUCI RICOSTRUITA DALLE INSEGNANTI MARIA CIPOLLA E ANNA INGRAO, CON LA COLLABORAZIONE DI CARLO PETIX E LE TESTIMONIANZE RACCOLTE IN CLASSE DIRETTAMENTE DALLE PERSONE CHE VISSERO QUELL’AVVENIMENTO OGGI DIVENTATO STORICO.