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Archive for the ‘Turismo’ Category

Sono trascorsi 209 anni dalla Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.

Nello Musumeci

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Due secoli di storia a servizio della Patria e dei cittadini.

Oggi il legame tra l’Arma e il territorio è indissolubile, consolidato nel tempo dallo straordinario lavoro di tanti servitori della nostra Nazione che ogni giorno mettono a repentaglio la propria vita per garantire la sicurezza e la legalità.

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In questo giorno speciale per l’Arma dei Carabinieri, rivolgiamo a tutti gli uomini e le donne che indossano la divisa il nostro particolare ringraziamento per l’impegno e la professionalità profusi quotidianamente, ma anche un pensiero a quanti in questi anni sono caduti, in Italia come all’estero, nelle varie missioni internazionali di pace, difendendo i valori fondanti della nostra democrazia.

 

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Il Progetto Dreams del Circolo Pace e bene consegnato ai due candidati a sindaco

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sindaciSabato sera poco dopo le 19 si è tenuto un partecipato incontro pubblico al Circolo Pace e bene.

Il presidente del circolo, Carmelo Vitellaro, collaborato dai suoi iscritti e dalla fidanzata Caterina Palumbo con la quale quest’anno convolerà a nozze (auguri anticipati), visibilmente emozionato ha accolto i due candidati a sindaco Alfonso Cipolla e Claudio Cipolla, ad alcuni componenti del consiglio comunale e della giunta.

E’ stato un evento democratico e utile tanto singolare quanto inusuale, nel segno del rispetto delle istituzioni.

Erano presenti alcuni presidenti ed esponenti delle associazioni locali e alcuni  cittadini, in gran parte giovani; e questo fa ben sperare per il futuro del paese.

Il contenuto dei “sogni” era ben noto, in quanto agli stessi candidati era stato illustrato compiutamente nel dicembre scorso anche con slide, praticamente si tratta di numerose idee progettuali finalizzate a migliorare il nostro paese.

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Il presidente ha tenuto anche a ribadire un lungo elenco di attività già  svolte e soprattutto l’autonomia finanziaria del suo circolo che – sottolinea – non si avvale dei contributi dell’amministrazione economica nonché il continuo impegno socio-culturale.

I due candidati hanno accettato volentieri il librettino in cui sono illustrati i Dreams per migliorare la vita dei milenesi e ringraziato il presidente Carmelo Vitellato al quale hanno assicurato la massima disponibilità per rendere reali i sogni. Il presidente ha concluso con l’augurio sincero: “Vinca il migliore”.

Adesso la parola domenica e lunedì prossimi spetta agli elettori.

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SPIEGATO PUNTO PER PUNTO IL PROGRAMMA ELETTORALE DEL SINDACO E DELLA LISTA “PER UNA MILENA MIGLIORE” VISIBILE ANCHE SU FACEBOOK

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IN POCHE ORE SUPERATE LE 1000 VISUALIZZAZIONI – PIU’ SI E’ INFORMATI PIU’ E’ FACILE VOTARE

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La Leggenda del Vello d’Oro e le case-torri del Caucaso

Quando il Destino Diventa Fato

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L’area del Caucaso nasconde paesaggi e ambienti molto particolari, qui alcune popolazioni hanno mantenuto abitudini uniche e antichissime.
Nella Svanezia, una regione storica della Georgia, il paesaggio è dominato da alte montagne e profonde valli. Questi luoghi poco conosciuti nascondono tesori dell’architettura come le case-torri. In questi paesaggi montani i villaggi possiedono torri costruite nel Medioevo. Qui ancora vive una popolazione georgiana formata da circa 15.000 persone che parlano una lingua, ormai in via di estinzione, lo svan. Le torri svettano in questi minuscoli villaggi.
Nel villaggio di Ushguli sono numerosissime le torri medievali, situate sullo sfondo di prati alpini, al di sopra la grande vetta del monte Shkhara s’eleva all’altezza di 5.068 m.
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Gli Svan hanno una loro lingua, proprie leggi, coltivano usi e costumi antichi di millenni. Una cultura vergine e ricca di rituali, tra cui la venerazione degli spiriti, il culto della fertilitа, del lupo e del toro, della poetica musa Dali dai capelli dorati.
In queste regioni nasce la leggenda del vello d’oro, che deriva da una tradizione locale. Le genti cercavano le pagliuzze d’oro nei fiumi e si servivano delle pelli di pecora per trattenere i preziosi sedimenti, così le pelli di pecora divenivano d’oro.
Le case-torri riempiono intere vallate, sono composte da 4-5 piani e nascevano appunto a scopo difensivo contro gli stranierei e per le lotte interne tra le famiglie del villaggio. L’ingresso alla torre si trova al secondo piano e vi si accedeva tramite una scala a pioli removibile, non avevano finestre ma solo pertugi. Gli abitanti potevano rifugiarsi in queste torri anche per lunghi periodi

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SOLUNTO bellissima e antichissima Città Ellenistica con un panorama spettacolare!!

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Solunto è un’antica città ellenistica che sorge sul Monte Catalfano, di fronte Capo Zafferano, negli immediati pressi di Palermo. Secondo Tucidide era questa una delle principali città fenicie di Sicilia, insieme a Mozia e a Palermo, ma dell’abitato fenicio sono rimaste poche tracce. Ben visibili sono invece i resti della città greca.

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Le più antiche notizie le abbiamo da Tucidide, secondo il quale questo tratto di promontorio sarebbe stato occupato dai Fenici al momento della prima colonizzazione greca. La città fu conquistata da Dioniso I di Siracusa durante la guerra contro i Cartaginesi e probabilmente il centro abitato fu saccheggiato e distrutto.

La città venne quindi interamente ricostruita sul Monte Catalfano e qui si insediarono un gruppo di mercenari greci. Importante è infatti la presenza di un nucleo ellenico nella città, riconoscibile per le decorazioni, le costruzioni e la presenza di iscrizioni in greco. La città passa sotto il dominio dei Romani nel 254 a.C. durante la Prima Guerra punica. Sai ritrovamenti archeologici si tende a pensare che il centro di Solunto fosse già in decadenza nel I secolo d.C. e che sia stato abbandonato completamente poco più tardi.

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Sebbene la città di Solunto venga indicata da Tucidide come una delle principali città fenicie, dell’abitato punico sul promontorio di Solunto restano ormai scarse tracce dovute soprattutto alla recente crescita edilizia. Ritroviamo una necropoli con sepoltura a camera nei pressi della stazione ferroviaria di Santa Flavia, un quartiere industriale con fornaci, un tofet e una sepoltura ipogea con dromos nei pressi della località Olivella. Sono stati rinvenuti anche parecchi materiali ceramici, fra i quali anche un kantharos di bucchero e alcune anfore puniche di diversa forma.

Sono invece ben visibili i resti della città greca. Il percorso infatti si snoda su un impianto regolare di tipo greco, le strade si diramano ai lati di una larga strada principale lastricata che attraversa tutta l’area giungendo all’agorà e alla zona pubblica.

Ai lati le vie secondarie delimitano isolati rettangolari disposti su terrazzamenti creati appositamente per superare i dislivelli naturali. L’architettura domestica si presenta di notevole interesse con case organizzate su più piani e ambienti distribuiti intorno a peristili. La Casa di Leda in particolare merita attenzione per la sua ampiezza e i pavimenti in opus signinum e mosaico.

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L’agorà è delimitata da una cisterna pubblica di fronte alla quale è posizionato un complesso termale con pavimenti a mosaico. Dalla piazza poi è possibile accedere direttamente al teatro, decorato con cariatidi e che poteva contare su una capienza di 1200 spettatori. È interessante inoltre notare come molti degli edifici a carattere sacro lascino trapelare l’origine fenicio-punica della popolazione.

Infine nell’Antiquarium è possibile visionare la maggior parte dei reperti, nel padiglione A vengono presentati i temi connessi all’urbanistica e all’architettura pubblica e domestica, mentre nel padiglione B potrete trovare tutta la documentazione prodotta dai nuovi scavi e alla cultura materiale della città dal periodo punico sino all’epoca romano-imperiale.

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Aspettando il 15 maggio per l’Unione degli 11 Comuni Mussomeli-Valle Sicani

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Sci…volando…

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Pare che sia iniziato il conteggio alla rovescia (o al rovescio, nel senso di vomito) per l’inaugurazione (in chiave elettorale) della piazza. Questo è lo scivolo occidentale che dovrebbe consentire l’accesso facile ai disabili e che invece rappresenta un ostacolo anche per i non disabili.

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I lavori sono stati eseguiti a regola d’arte? Non pare. Un bel dì vedremo e conosceremo il nome e il cognome dei professionisti che avranno messo la firma e dato parere favorevole ai lavori sulla piazza e il campanile. Intanto conosciamo già l’identità dei locali, dei dirigenti e degli amministratori che hanno acconsentito a questo disastro ambientale e alla creazione di mega barriere architettoniche e li sapremo ringraziare come sicuramente meritano.

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Nella speranza che non aumenti a Milena il numero dei disabili, purtroppo vana perché sicuramente su questi scivoli così fatti si scivola che è un piacere… per chi si augura che il prossimo si faccia male. E allora avanti il prossimo.

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Piazza dei Pericoli anche per gli animali!

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In tre, seduti sulla dura panchina senza spalliera, si stanno godendo l’effetto “papanzica” tra il meravigliato e il divertito! Sì non appena uno di loro si muoveva o s’alzava il sedile si muoveva con tanto di rumore nel lato destro. Insomma la base di appoggio non poggiava, non combaciava bene con il pavimento della piazza. Da qui l’effetto altalena, la “papanzica” appunto.

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Ma i loro sorrisi si spensero quando osservarono per terra delle strane macchie che da lì conducevano al centro della piazza. Così incuriositi, decisero di seguirle per capire di che diavolo si trattasse. In effetti sembrava sangue raggrumato del colore appunto del sanguinaccio. E, come nella favola di Pollicino, traccia dopo traccia s’incamminarono alla ricerca dell’identità della probabile ennesima vittima di Piazza dei Pericoli.

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“Speriamo che il nostro concittadino non abbia perso molto sangue” si dicavano preoccupati. “Speriamo non sia un bambino!” si auguravano, mentre contemporaneamente rabbrividivano nel guardare lo stato pietoso della fontana a pochi giorni – si dice – dall’inaugurazione, Una vera vergogna mondiale quella vasca vuota d’acqua ma strapiena di ruggine e quei ferri appuntiti, tagliati e taglienti.

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“Qualcuno si sarà ferito mettendo le dita tra quei ferri pericolosi?” dicevano mentre si auguravano che non fosse uno della propria famiglia o un parente. Ma è bastato fare ancora pochi passi per capire cosa era successo: quel sangue non era quasi sicuramente umano perché sul posto qualcuno non ci aveva lasciato la pelle, ma sicuramente le penne!

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Un pennuto che era andato a posarsi sulla fontana per bere ma non si era accorto del gatto furbastro che era lì in agguato? “Speriamo di non sbagliarci” alla fine si dissero con il cuore sollevato e si allontanarono tutti e tre immediatamente da Piazza dei Pericoli…

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Da ieri non più solo per gli essere umani.

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Lor signorie non aspettino che qualcuno si rompa le ossa o ci lasci la pelle

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cadIn attesa che si attivino il cervello e il senso di responsabilità, vediamo quanto costa prevenire gli infortuni.

11,77 euro iva compresa costa il cartello PERICOLO DI CADUTA.

Ne occorreranno almeno 3 per una modica spesa di 35,31. Da collocare nelle tre scalinate della nuova piazza Garibaldi che questa Amministrazione Comunale ha, poco saggiamente, voluto ostinatamente rialzare.

Intanto è arrivata un’altra brutta notizia per gli anziani.

Sabato scorso un altro pensionato è inciampato e caduto giù dalla solita scalinata laterale e, per fortuna sua (e del sindaco) non si è rotto qualche osso o peggio ancora.

Non bisognava certo essere profeti e geni per prevedere che la piazza sarebbe stata pericolosa in quanto rappresenta un vero e proprio monumento alle barriere architettoniche e che la fontana costituisce una mortale fonte di rischio annegamento.

ATTENZIONE! PERICOLO SCALINATE E SPIGOLI APPUNTITI!

sclalinata perE’ stato detto e anche scritto e persino denunciato tante volte, ma, fino ad ora, nessun segnale positivo è venuto dal Palazzo Municipale.

Tutta l’attenzione di amministratori e tecnici e artigiani si è concentrata sulla fontana restaurata ad mentulam e perdente, quasi un accanimento terapeutico.

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Il sindaco, l’assessore al ramo, l’ufficio tecnico, il direttore dei lavori e qualcun altro stanno rischiando grosso. Basti pensare, se i due caduti si fossero fatto veramente male o peggio ancora, alle conseguenze e alle denunce che ne sarebbero seguite e ai costi in salute dei cittadini e in rimborsi da parte degli amministratori (si spera di tasca propria).

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Ma tutto tace, tutti tacciono. Fino a quando?

Si aspetta e spera la fine di maggio per mandare a casa questa fallimentare e pericolosa Amministrazione. Se qualcuno lo vorrà e se i cittadini vorranno salvaguardarsi da questa amministrazione per niente utile e tanto dannosa, praticamente un pericolo pubblico.

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