Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for the ‘SiciliAntica’ Category

Una prelibatezza Siciliana

.

352408501_629001139263758_5595301853018583093_n

Alivi scacciati a petra – Foto di Tina Ventinove

Pubblicità

Read Full Post »

La Gabbara

La Gabbara di San Cataldo sul Tg2

Gioacchino Comparato

tg2

Read Full Post »

Aspettando il 15 maggio per l’Unione degli 11 Comuni Mussomeli-Valle Sicani

.

udc3 (2)

udc (2)

udc5

udc4

(altro…)

Read Full Post »

6

.

Read Full Post »

panormus

SANTARITA

MAGGIO

.

Il mese di maggio, per i palermitani, è considerato il mese del tonno per via del poco tempo favorevole (il tonno in questo periodo “pascola” tra il Tirreno e il Mar Mediterraneo).

Per la parte religiosa è invece il mese della Madonna (essendo la madonna considerata la madre suprema si festeggia la festa della mamma) e dell’Ascensione. In questo mese dei pregiudizi che ci sono stati praticamente non si sposava nessuno… “a spusa maiulina un godi la curtina”.

1 Maggio

Festa del lavoro. In realtà richiama alla festa di San Giuseppe, lavoratore d’eccellenza.

3 Maggio

  • Festa del SS Crocifisso a Monreale
  • Festa della Mamma, la prima domenica dopo l’8 maggio.

20 Maggio

  • SS Crocifisso a Mezzojuso, in questa occasione viene svolta la Fiera di Maggio
  • In riferimento alle feste delle confraternite palermitane in questo giorno la Confraternita della “Pinta” festeggia il “SS. Crocifisso dell’Albergheria” la terza domenica di maggio.

22 Maggio

Santa Rita. Grande devozione dei palermitani per questa Santa che viene festeggiata presso la chiesa e convento di S.Agostino, nel quartiere Capo.

28 Maggio

Ascensione, la notte della sceusa.

Nel calendario liturgico, dopo 40 giorni dalla pasqua, con la solennità dell’Ascensione, si chiude il cerchio che è l’incarnazione di Dio attraverso suo figlio e la glorificazione dell’umanità, facendosi rivedere agli Apostoli, Gesù lascia il messaggio, che manderà lo Spirito Santo ad aiutare la Chiesa alla Sua Evangelizzazione.

L’ascesa al cielo richiama un antico culto pagano che collega il cielo e la terra benedicendola con le piogge. La notte della “sceusa” così chiamata dal popolino, era detta anche “la seconda pasqua” e durò fino agli anni 50 del secolo scorso: era credenza popolare che alla mezzanotte passasse un angelo a benedire le acque donandole potere taumaturgico.

L’esposizione di un recipiente pieno d’acqua con su sparse foglie di rose, assieme ad un boccale, anch’esso ricolmo, ed esposto la sera prima di recarsi a letto era un rito che solevano fare le nostre nonne in un luogo aperto.

Nella mattina del giorno seguente l’acqua che era benedetta serviva per bere e lavarsi il viso: in tal modo si era benedetti per tutto l’anno. L’acqua era anche utilizzata per guarire le malattie più gravi e ribelli ad ogni cura. Il popolo invece raggiungeva il mare per un bagno purificatore e non solo gli uomini, che di solito riempivano la Marina del Foro Italico, ma anche gli armenti con il preciso intento di preservarle e di guarirle di ogni malattia.

Read Full Post »

343420636_486252776961290_8288166691843395510_n

Angoli di Milena (CL)
ROBBA CACIUALLI – Villaggio Vittorio Veneto 
Aprile 2023

Read Full Post »

Angoli di Milena

.
343427868_609794861204257_5209691955898336274_n
Robba Canniaddi – Villaggio Mazzini
Milena – CL. (27/04/2023)

Read Full Post »

curma

MILENA – LA CURMA

Read Full Post »

La Quartara di Girgenti

C’era una volta in Sicilia

.

‘A quartara è un recipiente in terracotta, dalle antiche origini contadine, di medie dimensioni e fornito di due grossi manici nella parte superiore; molto simile ad una giara è usato da millenni in Sicilia per trasportare e conservare acqua o vino. Una versione più piccola ma di forma simile veniva usata per tenere e rinfrescare l’acqua da bere; veniva chiamata ‘u bummulu.

Le quartare vengono oggi acquistate a scopo decorativo dell’arredamento di rustici e ville di campagna. Con il passare del tempo alle quartare di terracotta si sono affiancate quelle in lamiera, più leggere e maneggevoli, ma, essendo meno indicate per l’uso con l’acqua, venivano invece spesso usate per l’olio.

quarta

GIRGENTI anno 1903. Contadini con “le quartare” che attingono alla fonte. Girgenti fu la vecchia denominazione della città di Agrigento fino al 1927.

L’esterno della quartara è spesso tipicamente decorato, ma quelle per l’uso giornaliero venivano lasciate senza decorazione.

Un uso particolare delle quartare è quello per cui, in occasioni di feste popolari, vengono usate come strumento musicale: soffiandoci dentro emette un suono cupo, usato come accompagnamento musicale nella musica folclorica siciliana.

Proverbi siciliani che menzionano la Quartara:

Tu fai manichi e quartari (“Tu fai sia i manici che le anfore”: detto di chi vuol fare tutto da sé).

Tantu va ‘a quartara all’acqua, o si rumpi o si ciacca (“Tante volte va l’anfora all’acqua che o si rompe o si fessura!”: detto nel senso che la pazienza prima o poi finirà).

Read Full Post »

carret2

Carretto siciliano a trazione bestiale opera d’arte su due ruote

.

treruote (2)

.

side

sidecar siculo

.

971-09-05-53-9758

vespa sicula

Read Full Post »

Older Posts »

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: