Scontri tra tifosi campani nel ’59 di 2.000 anni fa

Scontri tra tifosi campani nel ’59 di 2.000 anni fa
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Il meraviglioso gruppo scultoreo del Laocoonte capolavoro che fu ritrovato nel 1506 sul Colle Esquilino. La data della sua realizzazione è tuttora incerta, ma si suppone che risalga al 40-30 a.C. L’opera è esposta nel Cortile Ottagono ai Musei Vaticani. Città del Vaticano.
Il suo mito racconta che egli, sacerdote troiano del Dio Apollo, si oppose all’ingresso nella città del Cavallo di legno, e che gli dei favorevoli ai greci, inviarono dal mare due enormi serpenti che avvolsero con le loro spire il Laocoonte e i suoi figli.
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Ecco come doveva apparire il Foro Romano davanti ai cittadini romani dell’epoca
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Oltre 23 milioni di euro di nuovi Interventi strutturali per la viabilità dell’area interna del vallone
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Ieri sopralluogo del deputato di Fratelli d’Italia on. Giuseppe Catania e dell’Ingegnere Capo del Libero Consorzio dei Comuni di Caltanissetta – Ing. Mario Denaro – e il suo staff, dell’Ing. Faraone e del gruppo di progettazione della 3TI Progetti Italia di Roma, per fare il punto sulla progettazione dei lavori di messa in sicurezza della strada svincolo Resuttano – bivio Cammarata (Ag/Pa).
Si tratta di un progetto corposo dal valore di 21,8 milioni di euro finalizzato alla messa in sicurezza di quattro arterie stradali che ricadono tra le province di Caltanissetta e Palermo.
I territori interessati sono quelli dei Comuni di Acquaviva Platani, Mussomeli, Villalba, Castellana Sicula e Resuttano.
L’intero progetto prevede la realizzazione di ben cinquanta interventi ed interessa, in particolare, la Sp 19 e la Sp 16, che attraversano il Nisseno, e la Sp 112 e la intercomunale 3, che ricadono nel Palermitano. Tutti percorsi assai accidentati – compresi tra lo svincolo della A19 per Resuttano e il bivio di Cammarata della Ss 189 Agrigento-Palermo.
Si prevede il rifacimento del sottofondo stradale di gran parte dei tratti ed il ripristino della pavimentazione. Saranno inoltre realizzate paratie e muri di contenimento in cemento armato.
Entro 60 giorni verranno realizzate le indagini geognostiche ed entro il mese di novembre si prevede la consegna del progetto esecutivo che verrà presentato in conferenza dei servizi, per il rilascio di tutte le autorizzazioni da parte degli enti competenti (soprintendenza, genio civile, libero consorzio, ispettorato forestale, autorità di bacino, Asp).
Parallelamente, subito dopo i mesi estivi, verrà bandita una gara per l’affidamento di ulteriori lavori di manutenzione straordinaria della S.P. 19 dall’intersezione con la S.P. 121 al bivio Landro per un importo di lavori pari a 1,24 milioni di euro.
“Ringrazio il Governo Schifani – dice il deputato Catania – e l’Assessore Regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò, la struttura Commissariale del Commissario di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico e il Libero Consorzio dei Comuni di Caltanissetta per le azioni poste in essere. Continuerò a seguire con attenzione l’evoluzione progettuale al fine di garantire al più presto una dignitosa viabilità al nostro territorio e alle nostre comunità’”.
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Porremo un limite per finire la ricostruzione
Nello Musumeci
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Leggo in queste ultime ore pretestuose polemiche, da parte di esponenti politici dell’opposizione (forse per tentare di recuperare credibilità perdute) a proposito di alcuni obiettivi che il governo vorrebbe darsi per meglio disciplinare la fase di ricostruzione, dopo una calamità, di qualsiasi natura: sismica, vulcanica, alluvionale, eccetera.
Ebbene, l’ho detto e lo ripeto: le ricostruzioni in Italia, col denaro pubblico, non possono durare all’infinito, come purtroppo è accaduto.
Si ritiene quindi di porre un limite massimo, che potrebbe essere di 9-10 anni. Limite temporale che nella normativa vigente non è previsto.
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Una prelibatezza Siciliana
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Alivi scacciati a petra – Foto di Tina Ventinove
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Arriva il cannolo 2.0: si chiama “Ruggero” e resta bello croccante anche dopo dodici ore
Balarm.it
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Pronta un’invenzione culinaria che potrebbe soddisfare gli appassionati di questo dolce e tutti i turisti che vogliono portare una “guantiera” a casa da far assaggiare agli amici. Per la felicità di tutti i siciliani, ecco che arriva il “Cannolo 2.0”.
Si chiama “Ruggero” ed è stato sperimentato dal Cnr di Palermo: un cannolo evoluto, a dir poco “intelligente” e capace di autoproteggersi, con una buccia che (finalmente) non rammollisce più a causa del rilascio dell’acqua da parte della crema di ricotta nella “scorza”.
La nuova versione ultra moderna del tipico dolce siciliano, invidiato in tutto il mondo, è stato sviluppato da un team del Cnr di Palermo guidato da Mario Pagliaro: è davvero un cannolo 2.0, che riesce a mantenersi croccante e piacevole al gusto anche a distanza di 12 ore dalla farcitura grazie ad un piccolo accorgimento.
Sembra un’invenzione che ha quasi del tecnologico e che è stata possibile mediante l’ausilio di una piccola quantità di glicerina, un prodotto naturale usato per ricoprire la parte interna della scorza prima della farcitura, garantendo così che anche a distanza di tempo dal riempimento della “scorcia” con la ricotta la buccia esterna rimanga friabile e croccante più a lungo rispetto ai cannoli vecchio stampo.
In sostanza, grazie al sottile strato di glicerina interposto nella parte interna della scorza, i ricercatori sono riusciti a mantenere ben idratata l’interfaccia fra la crosta e la crema di ricotta, impedendo alle proteine del siero del latte presenti nella ricotta di emulsionare lo strato di grasso che ricopre la scorza in margine alla frittura, evitando quindi che si inumidisca e a distanza di tempo rammollisca.
Una novità che farà sicuramente felici gli amanti “dell’assaggio dell’indomani”, quelli che dopo il pranzo della domenica conservano con cura il vassoio dei dolcini nel frigo, per assicurarsi un’ottima colazione il mattino seguente.
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Il sindaco Claudio Cipolla ha presentato la nuova giunta di Milena
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Claudia Schillaci- Rosaria Vitello – sindaco – Gioacchino Palumbo – Valeria Vella
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Sogni e Priorità: La Visione dei Cittadini Siciliani per le Risorse delle Politiche Territoriali 2021-2027
https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/Vision-Territorio
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Eventi climatici eccezionali: Giuseppe Catania (FdI) convoca un Tavolo dei Sindaci
Giuseppe Catania, Deputato e Vicepresidente Commissione Attività Produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana per il Gruppo Fratelli d’Italia interviene in merito agli eventi climatici eccezionali di quest’ultimo periodo e convoca un Tavolo dei Sindaci.
La nota integrale:
Il maltempo ha messo in ginocchio tutta l’agricoltura Siciliana e, ovviamente, anche l’agricoltura nissena, continuando a devastare il lavoro degli agricoltori. Questo fenomeno è il segno, anche, di un cambiamento climatico in corso. Le forti raffiche di vento e le piogge impetuose stanno compromettendo il raccolto delle colture primaverili-estive.
Uno scenario angosciante che ha come conseguenze nefaste il fieno ammuffito, rotoballe di fieno nere, trebbiatura bloccata, marcescenza grano, agrumeti ed uliveti ed altre specie da frutto spezzate dal forte vento o addirittura sradicate.Si registrano danni strutturali ed infrastrutturali oltre a danni alle serre dove sono state danneggiate alcune produzioni orticole e florovivaistiche.
Per tutte queste situazioni è mia intenzione lavorare alla richiesta dello stato di emergenza regionale e quello di calamità nazionale. Per tali ragioni ho, anche, appena inviato un invito a tutti i sindaci della provincia di Caltanissetta per un incontro, lunedi 19 giugno, al fine di individuare le azioni necessarie da intraprendere a supporto dei nostri agricoltori al fine di affrontare al meglio e con strumenti utili gli eventi climatici eccezionali con i quali siamo costretti a confrontarci in questi ultimi tempi.
L’obiettivo dell’incontro da me convocato e previsto nei prossimi giorni è quello di aprire con tutti i Sindaci un tavolo di crisi finalizzato a:
1) Chiedere lo stato di emergenza regionale e quello di calamità nazionale, nonché la richiesta di piena operatività da parte della Regione Siciliana all’Osservatorio Regionale sui cambiamenti climatici.
2) Realizzare una ricognizione immediata e puntuale dei danni effettivi subiti sia alle strutture che alle produzioni e attivare tutte le misure legislative ed i fondi per il ristoro dei danni, stante l’insufficienza dei fondi del D.L.102 del 29 marzo 2004.
3) Prevedere un piano d’azione strutturato ed integrato a livello regionale, che contempli misure di investimento per la prevenzione.
(L’esondazione di alcuni corsi d’acqua, fiumi, torrenti ripropone in maniere preponderante il problema della regimazione delle acque, della pulizia dei fiumi e dei torrenti che producono danni alle strutture, alle piante ed alle produzioni. Si rende necessario anche prevedere completamente modalità di invasamento dell’acqua in eccesso con successiva distribuzione nel periodo estivo, nonché il riordino dei consorzi di bonifica)
4) Condividere modalità specifiche con il mondo assicurativo al fine di garantire maggiori tutele alle imprese con specifiche e apposite polizze costruite sulla base delle necessità degli stessi agricoltori della provincia nissena;
5) Richiedere la sospensione e rinvio dei mutui;
6) Richiedere la sospensione dei termini concessi per la realizzazione degli investimenti finanziati dalle varie misure regionali, nazionali ed europee.
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La tv ha bruttato l’anima degli italiani
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