Scontri tra tifosi campani nel ’59 di 2.000 anni fa

Posted in Sport, Storia on 10 giugno 2023| Leave a Comment »
Scontri tra tifosi campani nel ’59 di 2.000 anni fa
Posted in Arte, pittura e scultura, Storia on 10 giugno 2023| Leave a Comment »
Ecco come doveva apparire il Foro Romano davanti ai cittadini romani dell’epoca
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Posted in SiciliAntica, Storia on 3 giugno 2023| Leave a Comment »
Posted in Ambiente, Arte, pittura e scultura, Associazioni, Comune, Costume/Società, Cultura, Foto/Video, Giovani, Governo, Lavoro, Medicina/Sanità, Milena, Motori, Natura, PerLaMente, Politica, Proposte, Protezione Civile, Regione Siciliana, Scienza e Tecnica, Scuola, Sondaggi, Sport, Storia, Temi importanti, Turismo, web on 19 Maggio 2023| 1 Comment »
SPIEGATO PUNTO PER PUNTO IL PROGRAMMA ELETTORALE DEL SINDACO E DELLA LISTA “PER UNA MILENA MIGLIORE” VISIBILE ANCHE SU FACEBOOK
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IN POCHE ORE SUPERATE LE 1000 VISUALIZZAZIONI – PIU’ SI E’ INFORMATI PIU’ E’ FACILE VOTARE
Posted in Storia, Turismo on 12 Maggio 2023| Leave a Comment »
La Leggenda del Vello d’Oro e le case-torri del Caucaso
Quando il Destino Diventa Fato
Posted in Foto/Video, Storia, Turismo on 10 Maggio 2023| Leave a Comment »
SOLUNTO bellissima e antichissima Città Ellenistica con un panorama spettacolare!!
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Solunto è un’antica città ellenistica che sorge sul Monte Catalfano, di fronte Capo Zafferano, negli immediati pressi di Palermo. Secondo Tucidide era questa una delle principali città fenicie di Sicilia, insieme a Mozia e a Palermo, ma dell’abitato fenicio sono rimaste poche tracce. Ben visibili sono invece i resti della città greca.
La città venne quindi interamente ricostruita sul Monte Catalfano e qui si insediarono un gruppo di mercenari greci. Importante è infatti la presenza di un nucleo ellenico nella città, riconoscibile per le decorazioni, le costruzioni e la presenza di iscrizioni in greco. La città passa sotto il dominio dei Romani nel 254 a.C. durante la Prima Guerra punica. Sai ritrovamenti archeologici si tende a pensare che il centro di Solunto fosse già in decadenza nel I secolo d.C. e che sia stato abbandonato completamente poco più tardi.
Sebbene la città di Solunto venga indicata da Tucidide come una delle principali città fenicie, dell’abitato punico sul promontorio di Solunto restano ormai scarse tracce dovute soprattutto alla recente crescita edilizia. Ritroviamo una necropoli con sepoltura a camera nei pressi della stazione ferroviaria di Santa Flavia, un quartiere industriale con fornaci, un tofet e una sepoltura ipogea con dromos nei pressi della località Olivella. Sono stati rinvenuti anche parecchi materiali ceramici, fra i quali anche un kantharos di bucchero e alcune anfore puniche di diversa forma.
Sono invece ben visibili i resti della città greca. Il percorso infatti si snoda su un impianto regolare di tipo greco, le strade si diramano ai lati di una larga strada principale lastricata che attraversa tutta l’area giungendo all’agorà e alla zona pubblica.
Ai lati le vie secondarie delimitano isolati rettangolari disposti su terrazzamenti creati appositamente per superare i dislivelli naturali. L’architettura domestica si presenta di notevole interesse con case organizzate su più piani e ambienti distribuiti intorno a peristili. La Casa di Leda in particolare merita attenzione per la sua ampiezza e i pavimenti in opus signinum e mosaico.
Posted in Politica, Religiosità, Storia, Temi importanti on 9 Maggio 2023| Leave a Comment »
9 Maggio 1978: i destini incrociati di Aldo Moro e Peppino Impastato
LA TRAGICA SORTE DI ALDO MORO.
Il nove maggio di 45 anni fa l’Italia assisteva attonita a due tragedie che cambiarono per sempre la storia del nostro Paese: il ritrovamento del corpo senza vita di Aldo Moro e l’uccisione del giornalista Peppino Impastato per mano della mafia siciliana.
Due vite diverse, due facce di un Paese in grande subbuglio, due tragedie che si sono intrecciate nello stesso giorno e che hanno lasciato una segno indelebile nella coscienza di tutti gli italiani.
Il 9 maggio 1978 è stata una data fatidica per la Storia del nostro Paese: la mattina di quel giorno infatti, all’interno di una Renault 4 rossa parcheggiata in Via Caetani a Roma, le forze di polizia ritrovavano il corpo senza vita del politico Aldo Moro, rapito 55 giorni prima dal gruppo terroristico delle Brigate Rosse (BR).
Moro era il Presidente della Democrazia Cristiana (DC), il più grande partito politico dell’epoca, e la sua morte creò grande sgomento in tutta la Nazione. Ma non era ancora finita…
LA TRAGICA SORTE DI PEPPINO IMPASTATO
Qualche ora prima infatti, nella notte tra l’8 ed il 9 maggio, perdeva la vita anche il giornalista Peppino Impastato, nome molto meno noto al grande pubblico, ma che proprio dal momento della sua tragica fine divenne una dei simboli nella lotta contro le mafie.
Impastato infatti era un attivista siciliano che fu tra i primi a denunciare il sistema tentacolare del crimine organizzato palermitano.
Proprio per questa “grave colpa” gli uomini di Cosa Nostra decisero di rapirlo, ammazzarlo e di mettere in piedi una messinscena per gettare discredito sulla sua persona.
Il corpo di Peppino, o quello che ne rimaneva, fu infatti imbottito di tritolo dai suoi assassini per far pensare ad un attacco terroristico suicida. Fortunatamente, il lavoro instancabile della madre di Peppino, Felicia, e del fratello Giovanni, fece venire a galla la verità.
Da quel giorno di quarant’anni fa, i nomi di Aldo Moro e Peppino Impastato continuano ad essere ricordati affinché il loro sacrifico non sia stato vano.
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L’ANATEMA DI PAPA GIOVANNI PAOLO CONTRO I MAFIOSI
“Convertitevi”: 25 anni fa il grido di Giovanni Paolo II contro la mafia che 25 anni fa, il 9 maggio 1993, al termine dell’omelia della messa celebrata nella Valle dei Templi, lanciò un duro anatema contro la mafia.
Le parole di Giovanni Paolo II contro i mafiosi, espressione della “cultura della morte”, vennero spontanee dal cuore. Nella Valle dei Templi, il 9 maggio 1993, il Papa santo si lasciò ispirare da quella folla che in Lui vedeva speranza perché riflesso della luce di Dio. Aggrappato al Crocifisso, unico balsamo per sanare le ferite di vite spezzate dalla mafia, Wojtyla tuonò contro i trafficanti di morte.
Questi che portano sulle loro coscienze tante vittime umane, devono capire, devono capire che non si permette uccidere innocenti! Dio ha detto una volta: “Non uccidere”: non può uomo, qualsiasi, qualsiasi umana agglomerazione, mafia, non può cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio! Qui ci vuole civiltà della vita! Nel nome di questo Cristo, crocifisso e risorto, di questo Cristo che è vita, via verità e vita, lo dico ai responsabili, lo dico ai responsabili: convertitevi! Una volta verrà il giudizio di Dio!
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Posted in Storia, Umorismo, web on 21 aprile 2023| Leave a Comment »
Posted in Storia, web on 18 aprile 2023| Leave a Comment »
Posted in Cultura, Storia on 17 aprile 2023| Leave a Comment »
Cognomi italiani d’origine greca