Tutti restano zitti zitti non direi…
Giovanni Schillaci
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Tutti restano zitti zitti non direi: come MeetUp M5S già più volte ci siamo interessati a questo problema, incontrando insieme al deputato on. Matteo Mangiacavallo e alcuni docenti milocchesi anche l’assessore all’istruzione, avanzando delle proposte alternative, purtroppo non tenute in considerazione.
Una di queste, che stiamo adesso riproponendo, è quella che prevede la formazione di un Istituto Omnicomprensivo del Vallone, che raggruppi l’attuale I.C. Milena-Campofranco e l’IPIA ad indirizzo meccanico di Campofranco -che fonti giornalistiche darebbero in imminente chiusura a Campofranco per essere trasferito a Mussomeli-.
Tale proposta salverebbe sia il comprensivo di Milena-Campofranco che l’IPIA di Campofranco, che ne uscirebbe oltretutto rafforzato, diventando il proseguo privilegiato degli studenti del proprio omnicomprensivo, e che nel tempo potrebbe offrire più indirizzi.
Purtroppo la risposta a questa proposta dall’Assessorato fu negativa, come negativa e molto tiepida -spiace dirlo- fu la reazione alla chiusura del Comprensivo di Milena-Campofranco da parte di Campofranco stessa, felice anzi di entrare a far parte del nuovo Comprensivo di Mussomeli.
Comprensivo mussomelese che già di suo non necessitava di aiuti esterni da parte di altri comuni, ma che piuttosto avrebbe dovuto ricercare una soluzione all’interno del proprio comune, con il logico accorpamento semmai tra i due Istituti Comprensivi mussomelesi.
Potevano essere così salvate tutte le realtà urbane e scolastiche del Vallone -un comprensivo autonomo a Mussomeli, rafforzato da un punto di vista numerico e didattico, e un istituto omnicomprensivo a Milena-Campofranco-, coinvolgendo anche Sutera (oltretutto dall’accorpamento con Mussomeli anche loro non hanno avuto nessun giovamento, anzi hanno dovuto assistere alla chiusura della scuola media).
Oltretutto la tipologia di Istituto Omnicomprensivo è già realtà in diversi comuni svantaggiati calabresi e nella stessa Catania, dove per motivi di svantaggio economico nel 2015 venne autorizzato dal MIUR e dall’assessorato all’istruzione siciliano la formazione di un istituto omnicomprensivo a Librino.
Ma ritornando nella nostra zona, un’intera area del Vallone viene svuotata e depauperata quasi supinamente dagli ennesimi servizi essenziali!
Ma l’aspetto che brucia maggiormente in queste vicende è purtroppo la rassegnazione di molti cittadini, rassegnazione che dà forza a queste decisioni scellerate, che oramai non più tanto lentamente, portano ad un declino culturale, economico, ambientale, sociale ed urbano dei nostri territori.
Se i piccoli comuni del Vallone e le loro realtà politiche, invece di operare come entità autonome ed isolate da un campanilismo fine a se stesso, talvolta perfino in competizione tra loro, si ritrovassero invece uniti nel proporre soluzioni condivise alternative a questo depauperamento dei servizi essenziali -come un comprensivo proprio ed autonomo e una scuola superiore, frutto e spinta socio-culturale per tutta l’area di appartenenza-, ne avrebbero sicuramente un giovamento tutti.
Un’istanza spinta da più Amministrazioni e dagli stessi cittadini avrebbe sicuramente più peso di una varata isolatamente da un solo comune.
C’è stato il decreto di smembramento del Comprensivo di Milena-Campofranco e la ventilata decisione di spostare l’IPIA a Mussomeli, ma entrambe le decisioni ancora non sono in atto: nulla in questo mondo è irreversibile, ed anche una decisione puó essere cambiata, specialmente quando iniqua.
Uniamo in una sola voce le varie forze politiche milocchesi, coinvolgendo le amministrazioni dei comuni del Vallone, a prescindere dell’appartenenza politica, e tentiamo di salvare queste due realtà!
La proposta c’è: peroriamone tutti insieme la causa!