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Archive for 13 agosto 2013

Ministra, tenga giù le mani dalle nostre amate suore

imagesCA6AW8GWdi Mario Giordano

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“Ho letto che il ministro Kyenge sostiene che “il fatto che la legge obblighi a far vedere il viso deve valere per tutte le donne, comprese le suore”. Ora una domanda mi sorge spontanea, la ma suddetta signora dove ha mai visto una suora con il viso coperto? Le suore hanno sì il velo, ma che copre solo i capelli, e per di più se ne vedono anche pochine con la carenza di vocazioni. Allora prima di dire ulteriori sciocchezze che s’informi e si documenti, perchè ultimamente sembra che tutto quel che dice sia oro colato.

Paola Parmeggiani

imagesca730fdbIl ministro Kyenge ha perso un’altra buona occasione per stare zitta. Se non fosse per quella banda di sciagurati di leghisti che l’hanno buttata in caciara a forza di oranghi e banane, sarebbe già apparsa per quello che è: uno dei peggiori ministri del governo Letta, una bandierina messa lì per fare titolo e figura, un condensato di tutti i luoghi comuni buonisti e irresponabili che stanno rovinando questo Paese. Putrtroppo però le sortite alla Calderoli l’hanno trasformata in una specie di santino, un totem intoccabile, la madonna pellegrina del politicamente corretto. E così può sparare qualsiasi scemenza senza pagare dazio.

Ci spieghi, per esempio, che cosa c’entrano le suore, che senso ha tirarle in ballo. A parte il fatto che non c’è nessuna suora che gira il Paese con il burqa, ma se anche fosse come si permette, ministro Kyenge?

imagesCAZIS6BMLe suore fanno parte della nostra storia, della nostra cultura, hanno allevato e cresciuto le nostre mamme, hanno custodito i beni di questo Paese, hanno curato i malati per generazioni, le suore sono la parte migliore dell’Italia, sono il tessuto culturale e di valori che l’ha tenuto in piedi, con le loro preghiere hanno accompagnato i nostri padri moribondi, con le loro mani hanno battezzato i nostri figli che rischiavano la vita in sala parto, hanno recitato infinite Ave Marie e insegnato il catechismo a schiere di ragazzotti indisciplinati.

Le suore sono le nostre radici, fanno parte di noi, anche di quelli che non credono o non credono più. E non c’enrano nulla con le musulmane col burqa, che al contrario appartengono a un altro mondo, a un’altra cultura, una cultura fra l’altro spietata con l’universo femminile, favorevole alla poligamia, alla violenza e alla sottomissione totale delle donne.

Ecco, se il ministro Kyenge vuole davvero fare qualcosa di utile all’integrazione faccia in modo che chi entra nel nsotro Paese lasci perdere quelle usanze. E, comunque, in ogni caso, tenga giù le mani dalle nostre amate suore. Non le permettiamo di offenderle.

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Puntura di medusa, cosa fare

Scritto da http://www.laredazione.org 

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Meduse Uno dei rischi più comuni con cui si ha a che fare al mare è la puntura della bellissima medusa. Nei nostri mari, fortunatamente, vivono delle specie di meduse che non possiedono un veleno letale per l’essere umano. Vediamo insieme quali sono i sintomi e, di conseguenza, i rimedi che possiamo adottare alla puntura di una medusa.

Sintomi e conseguenze più comuni:

  • Dolore molto intenso e immediato
  • Prurito sulla zona in cui si è stati punti
  • Insorgere di chiazze rosse e bollicine nel punto dove è avvenuto il contatto

Nel caso di contatto con meduse particolarmente velenose, altri sintomi possono essere:

  • Vomito, Diarrea, Dolori addominali, Intorpidimento. Formicolio

Rimedi naturali (e non) alla puntura di una medusa
Anzitutto, se si entra in contatto con una medusa, è molto importante non andare nel panico ma mantenere la calma.

  • imagesCAFKSWV5Acqua di mare Se siete stati punti da una medusa, cercate di rimanere in acqua il più a lungo possibile o, se avete paura di un altro attacco, mettete l’acqua in un secchiello e fate con questa molti risciacqui sulla zona punta. L’acqua salata tende a prevenire l’insorgere di vescicole e ne diminuisce l’effetto urticante. Non sciacquate la zona punta con acqua dolce: l’effetto urticante aumenterebbe notevolmente.
  • Aceto
    Curare la puntura di una medusa con impacchi d’aceto, secondo la Croce Rossa Italiana, è un metodo naturale ancora più efficace di quello dell’acqua di mare. Questo perché l’acido, oltre ad alleviare il dolore, neutralizza in fretta la puntura della medusa.
  • Aloe
    Altro rimedio per lenire il dolore è quello di usare l’Aloe (molto più efficace la pianta dei prodotti a base di Aloe). L’aloe è lenitiva, ripara le cellule danneggiate dalla medusa e non comporta alcuna controindicazione. La cosa migliore è portarsene un rametto in spiaggia: non si sa mai!
  • Ammoniaca? No!
    Gli impacchi con ammoniaca (alla pipì non ci pensate neanche!) sono da evitare perché mettiamo, oltre a quello della medusa, altro acido sulla pelle, provocando dolorose irritazioni.
  • I farmaci
    Nei casi più gravi in cui il bruciore e gonfiore, passati un paio di giorni, non cessino, dovrete immediatamente contattare il vostro medico e farvi prescrivere i farmaci adatti. Di solito, i medici prescrivono i questi casi pomate a base di cortisone e gentalyn e, in casi ancora più gravi, il bentelan.

(altro…)

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Entro settembre il prete anti-Cav dovrà lasciare la diocesi. Una settimana fa la lettera dalla Congregazione della Fede: “Rimuovi i post offensivi”

Troppi insulti a Berlusconi: trasferito don Giorgio De Capitani

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Don Giorgio De Capitani

Don Giorgio De Capitani

La lettera arriverà a settembre, al massimo a ottobre. La curia ha deciso: don Giorgio De Capitani, il prete anti-berlusconiano doc, dovrà lasciare la sua sede di Rovagnate, nel lecchese.

“I motivi del trasferimento? Non so se c’entra la politica. Ma un mese fa mi avevano imposto di rimuovere tutti gli articoli sul mio sito che riguardano Silvio Berlusconi”, dice il parroco.

La Congregazione del Clero ha giudicato pericolose le sue affermazioni: “Incitano all’odio”, si legge nella lettera ufficiale arrivata un mese fa all’indomito prete. In effetti… “Signore, fai venire un ictus al Cavaliere”. “Dio, spedisci quel porco di Berlusconi all’inferno”. Sono solo alcune delle sparate contro il Cav postate sul suo blog e su Facebook.

Senza contare le opinioni da lui gentilmente concesse al pubblico su Lega Nord e Vaticano: “La Lega gli occhi ce li ha sul culo: vede solo ciò che la società espelle di brutto, e vorrebbe farne un cibo succulento per i suoi milioni di zombi” e “Il sesso è stato strumentalizzato dalla Chiesa, e non solo dalla Chiesa, come arma per soggiogare i fedeli” e “Anche il Vaticano è un puttanaio?”.

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Sospendete il giornalista Crosetti per aver augurato la morte a Berlusconi

di Marinella Tomasi

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SOSPENDETE CROSETTI  DALL'ALBO DEI GIORNALISTI PER AVER AUGURATO LA MORTE A BERLUSCONI .

Crosetti

Offesa dopo offesa e insulto dopo insulto , fino ad augurare la morte …. ma in che mondo viviamo ?

Riguardo alla manifestazione di solidarietà organizzata dal Pdl per Silvio Berlusconi su Twitter scrive: “E’ difficile organizzare una stessa densita’ di minchioni per metro quadrato” . E ancora: “E a voi tutti la mia piu’ cordiale insolazione, teste di niente” . Poi aggiunge: “Primo giorno di guerra civile, Brunetta ferito da un’oliva gigante da aperitivo”.

Ma la frase che più mi ha fatto arrabbiare è un tweet ora misteriosamente scomparso che però il sito qelsi.it è riuscito a catturare con lo “stamp”: “Ma non si era detto che l’estate uccide i vecchi?”.

Se la legge è uguale per tutti , se insultare la Kyenge è pari che insultare Berlusconi , se insultare gli elettori di sinistra (sempre che qualcuno lo faccia, ma ne dubito ) è pari ad insultare gli elettori di Centrodestra , IO ne chiedo la sospensione IMMEDIATA dall’albo dei giornalisti , perchè , detto tra di noi , cominciamo ad averne le scatole piene !

http://www.qelsi.it/2013/giornalista-di-repubblica-su-twitter-si-augura-la-morte-di-berlusconi-e-insulta-i-manifestanti/

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Se non sei Maometto…

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Quarant’anni fuori dal mondo

Nascosti nella foresta dalla guerra in Vietnam, l’incredibile storia di un genitore che nel ’71 per fuggire ai bombardamenti si era rifugiato tra gli alberi con il suo piccolo di un anno

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Hanno vissuto per 42 anni nella giungla, in Vietnam, da una notte del 1971 quando scapparono dopo che la loro casa era stata bombardata durante il conflitto con gli Stati Uniti.
E’ la storia di Ho Van Thanh, 82 anni, e suo figlio Ho Van Lang, che di anni ora ne ha 40, e ha trascorso quindi tutta la vita senza mai entrare in contatto con il mondo esterno, vivendo in una capanna di legno, coltivando vegetali e con abiti ricavati da lembi di corteccia.

bom1I due sono stati scoperti per caso da due persone di un villaggio che cercavano legna da ardere e che hanno notato la loro capanna su un albero. Lo ha riferito il quotidiano “Thanh Nien” (Gioventù) spiegando che una squadra di recupero si è addentrata per 40 chilometri nella foresta della regione centrale di Quang Ngai.

I due avevano fabbricato asce, coltelli e una serie di utensili con cui sono riusciti a sopravvivere. Avevano anche piantato del tabacco. Van Thanh, troppo vecchio e debilitato per muoversi da solo, è stato trasportato su un’amaca nella civiltà.

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