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Archive for 7 agosto 2013

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Concerto “Del mio tempo” organizzato da “Fromher”. La cantante Giovanna Dangi (nella foto), messinese, che ha partecipato a Sanremo nell’anno 2005, proporrà i suoi brani i cui testi, per altro, sono stati scritti dall’avv. Giuseppe Dacquì mentre le musiche e gli arrangiamenti da Aldo Giordano. La band è composta da Aldo Giordano, Simona Malandrino, Peppe Sferrazza, Donato Emma, Laura Gallo, Giulia Baglio e Orazio Maugeri. Quest’ultimo è un sassofonista di fama internazionale che ha anche lavorato con artisti del calibro di Francesco De Gregori e Joan Baez. Il concerto sarà aperto dalla giovanissima Gaia Lipani che ha partecipato con successo all’ultima edizione “Ti lascio una canzone” su Rai Uno condotta da Antonella Clerici.

 

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Troppe lamentele… e il sindaco prende provvedimenti!

di C. L.
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imagesCAAIM7W2Con una sua ordinanza risalente a fine maggio di quest’anno, il sindaco di Santa Caterina Michelangelo Saporito aveva concesso una deroga ai limiti di orario e sonori per le manifestazioni temporanee per tutto il periodo estivo.
Tuttavia, a seguito di lamentele e di controlli, secondo quanto motivato nella nuova ordinanza il primo cittadino ha fatto rilevare che gli stessi esercizi pubblici non avrebbero «posto le opportune cautele per la conciliabilità delle attività con il riposo e la tutela della salute delle persone, così come nell’ordinanza imposto» per cui è stato costretto a rivedere quanto già concesso, revocando la determinazione sindacale.

Da qui la decisione del primo cittadino caterinese di operare un “giro di vite”.
Questi, pertanto, i nuovi limiti di orario: fino al 30 Settembre, da Lunedì a Giovedi fino alle ore 24,00, dal venerdì alla domenica e nelle giornate festive e prefestive fino alle ore 01,00. Dal 1° Ottobre e fino al 31 Maggio da Lunedì a Giovedi fino alle ore 23,00, mentre dal venerdì alla domenica e nelle giornate festive e prefestive fino alle ore 24,00.

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Le famiglie Palumbo, Piccione, Colombo, Passera etc… ringraziano l’amministratore delegato

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font picci e gatto

Una colomba si rinfranca dopo aver bevuto, mentre sotto la fontana c’è qualcosa di strano, mai visto prima!

Non si può prendere sul serio una cosa che seria non è, anzi non lo è mai stata.

E siccome anche i comandanti continuano a permettere il ridicolo, anche noi ci permettiamo lo stesso lusso. Per una volta vogliamo ridere pure noi su una cosa resa ridicola,

Ci riferiamo all’ossessiva cura nei riguardi della decrepita fontana e sul ferale accanimento terapeutico esercitato nei confronti del seriale manufatto di cemento, che bello non lo è mai stato fin dalla nascita; fabbricato per essere venduto ai padroncini di case campagnole nelle fiere delle circonvallazioni delle città più grosse.

Della patinata Fontana-story Tutti ormai sanno tutto fin dalla prima puntata.

L’ultima ha visto i pessimi risultati del così detto restauro, visibili particolarmente sul sostegno della conca, sormontata da putti di pallida imitazione serpottiana sostenenti una sorta di vassoio porta-papiro-patinato che, come l’araba fenice, risorge sempre (quasi) dalle sue chiome  seccate dal sole cocente e dalle radici fardice d’acqua guanata.

Sulla fontana e sul suo principale badante ci sono varie scuole di pensiero. C’è chi è a favore e chi contrario, c’è chi sostiene la necessità del volontariato e chi grida giù le mani della fontana! C’è chi si augura una regolamentazione dell’uso e consumo del tutto onde evitare che la gente residente e di passaggio rida dell’amministrazione che è come ridere di noi tutti. Non facciamoci prendere ancora una volta a pi…randellate.

font gatto

CLICCA PER VEDERE MEGLIO

In mezzo a tutto questo “Caos” (per rimanere in tema di novellame giugintana) sicuramente rincuora apprendere della presenza di  alcune famiglie numerose che si sono schierate senza se e senza ma a favore dell’amministrazione della Cosa (la fontana) pubblica e del suo Sindaco revisore quotidiano. Queste famiglie hanno preteso di essere fotografate sulla e sotto la fontana, dalla quale traggono benefici: dissetamento e ristoro.

Se è cosa normale per le famiglie alate delle quali abbiamo riportato anche i cognomi, è invece assolutamente eccezionale la presenza di una famiglia sicuramente ostile, da sempre in eterna competizione. Ci riferiamo agli odi atavici della famiglia felina che spesso tende agguati anche mortali in piazza alla famiglie volatili.

E’ incredibile ma vero! Abbiamo la prova fotografica!

(altro…)

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XVIII Sagra della ‘Mbriulata a Milena

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SAGRA 2013 mbriulataEvento dedicato al piatto tipico locale, che anticamente le massaie preparavano come pasto unico per i familiari che si recavano per l’intera giornata a lavorare nei campi.

Oggi la tipica “Mbriulata” accompagnata da un buon vino locale è un vero e proprio vezzo per i palati più raffinati.

Il gustoso e tipico alimento del popolo milocchese, nonostante l’incessante trascorrere del tempo, è ancora oggi preparato con gli stessi ingredienti che venivano utilizzati un tempo dalle donne.

La “mbriulata” è composta da pasta sfoglia arrotolata, condita con olive, patate, formaggio e tritato di maiale, che sostituisce l’originarie “frittuli” – i ciccioli di maiale.

Ogni anno sempre più numerosi sono i turisti che puntualmente non mancano a questo lieto appuntamento culinario. – Ricetta: ‘Mbriulata

Milena “paese delle Robbe“, raggruppate in tredici villaggi ed un centro urbano, è unica nel suo genere. Posta sui versanti di una collina della Sicilia centrale, ad un’altitudine di circa 460 metri sul livello del mare.

All’alta densità abitativa del centro urbano e dei villaggi si contrappongono le robbe sparse nel territorio. Il paesaggio è interamente collinare dalle cui vette è possibile godere panorami bellissimi quali la riserva di Monte Conca, la Valle del Platani sino a scorgere il mare e, nelle giornate terse, sino a vedere l’Etna.

Per maggiori informazioni:
www.prolocomilena.it – www.comune.milena.cl.it

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Yes men pi-di-elle

Il non – pensiero dei politici del Pdl

di Attilio Doni
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4+AGOSTO+2013Silvio Berlusconi dell’altro giorno:  “Subito riforma della giustizia o voto”. E i politici del Pdl in coro: “Subito riforma della giustizia o voto”.
Silvio Berlusconi di via del Plebiscito a Roma:  “Nessuno può venire a dirci che siamo degli irresponsabili, perché  abbiamo detto chiaro e tondo che il governo deve andare avanti e deve approvare i provvedimenti economici”. E tutti in coro i politici del Pdl:  “Nessuno può venire a dirci che siamo degli irresponsabili, perché abbiamo detto chiaro e tondo che il governo deve andare avanti e deve approvare i provvedimenti economici”.
imagesCA90BY8EIl Cavaliere condannato:  “Io sono innocente”. E tutti in coro, i politici del Pdl: “E’ innocente”.
Insomma, sono da ammirare questi politici: hanno un pensiero unico, vale a dire, secondo Simone Weil, un non – pensiero. Possibile non ci sia un politico del Pdl che la pensi lievemente in modo diverso? Che abbia un pensiero autonomo? Non so, ci sarà qualcuno che si chieda: “Possibile che i giudici della Cassazione abbiano condannato un innocente?”.

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Bus a 5 Stelle

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COLLEGAMENTI A 5 STELLE

c. l.)

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Il Movimento Cinque Stelle di Milena, il cui garante è Giovanni Schillaci, ha promosso due petizioni online ad iniziativa popolare.

La prima intende realizzare un servizio bus di collegamento, a cadenza regolare tra Milena ed Agrigento, che raggiunga nei mesi estivi anche San Leone; tale linea servirebbe oltre che Milena anche i paesi vicini come Bompensiere e Montedoro.

La seconda petizione, invece, riguarda la realizzazione di un servizio bus tra Montedoro, Bompensiere, Milena e la stazione di Campofranco.

Secondo i promotori «il servizio bus Milena-Agrigento presenterebbe numerosi risvolti positivi per le nostre comunità (turistici e funzionali), collegando Milena, Bompensiere e Montedoro con la città più vicina, aiuterebbe i nostri ragazzi ad avere una più ampia scelta di indirizzi scolastici ed universitari, collegherebbe Milena, Bompensiere e Montedoro con il mare, permettendo ai ragazzi, ai cittadini, ai turisti e agli emigrati sprovvisti di mezzo proprio di raggiungere nei mesi estivi il mare, limitando la circolazione veicolare».

Inoltre, secondo gli organizzatori, «Il bus-navetta tra Milena (e paesi viciniori) e la stazione di Campofranco, invece, collegando Milena, Bompensiere e Montedoro con le ferrovie, aiuterebbe i nostri ragazzi ad avere una più ampia scelta di indirizzi scolastici ed universitari, usufruendo dell’offerta formativa agrigentina e palermitana, collegando più agevolmente Milena, Bompensiere e Montedoro con Palermo ed Agrigento».

«L’auspicio – hanno ribadito gli organizzatori – è di sensibilizzare, oltre che l’Amministrazione Comunale, anche la Regione e alcune ditte di autotrasporti, allo scopo di dare vita ad una collaborazione che conceda un servizio utile per la collettività». Il Movimento Cinque stelle di Milena ha promosso una raccolta firme on line sia a Milena che nei paesi vicini.

http://firmiamo.it/milena-agrigento

http://firmiamo.it/milena-stazione-campofranco

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LaIPCL10052920130805CLGela. Un fico d’India con cinque “figli” attaccati (come dimostra la foto che pubblichiamo).

La natura si modifica, così ieri mattina in aperta campagna Nicola D’Onchia, un pensionato amante della natura, non ha creduto ai suoi occhi. Quel frutto aveva cinque figli attaccati. Un fenomeno raro della natura, eppure è accaduto non tanto distante dalla nostra città. Un amante della natura con una «scoperta» tra le mani: il fico d’India il pensionato gelese lo ha portato a casa per farlo vedere ai congiunti e soprattutto al nipotino Nicolò.

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Corso di poesia per poeti analfabeti

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Mi limitai a dirgli: “Non preoccuparti. Non importa se non sai leggere e scrivere. Io scriverò per te: metterò su un foglio di carta i tuoi versi, e poi te li restituirò con tutto il foglio, così rimarranno a te e conserverai in tasca la tua poesia.”
La proposta sembrò interessarlo, non fosse altro che per curiosità.
“Iniziamo, Don Giuseppe… dimmi, secondo te, cos’è l’amore.”
Don Giuseppe iniziò a parlare, ed io scrivevo. Alla fine gli lessi quello che avevo scritto:

thCA9R9OVZ“L’amore è come un grosso macigno
che ti pressa lo sterno.
Però non è dolore: è patimento,
ma non ti azzarderesti mai ad allontanarlo.
Non mangi più, perché non esiste mangiare
che ti possa saziare da questa grande fame;
non bevi più, perché per questa grande sete
non basterebbe neanche l’acqua che è nel mare.
Ti basta solo sentire il tuo respiro,
e sai che ancora vivi in questo mondo;
e se l’amore tuo ti corrisponde,
capisci perché ancora sei in vita, e sei contento.”

Finita la lettura, Don Giuseppe rimase un po’ perplesso. Volle che la rileggessi ancora una volta, e poi mi disse:
“ma accussì cu ‘u capisci ca è ‘na puisia? E d’unni si capisci ca è d’amuri?” (ma così chi lo capisce che è una poesia? E da dove si evince che è d’amore?)
“Scrivila comu parru iu, fammi ‘u favuri, sennò strazza ‘sta carta. Cu ‘u sa? Forsi è ppi chissu ca nun m’haiu ‘mparatu a scriviri: pensi di ‘na manera, e dopu scrittu, leggi tutt’autra cosa, e nun ci capisci nenti…” (Scrivila come parlo io, fammi questo favore, altrimenti strappala quella carta. Chi lo sa? Forse è per questo che non ho mai voluto imparare a scrivere: pensi in un modo e, dopo scritto, leggi tutt’altra cosa, e non ci capisci più nulla).

Gliela riscrissi come lui l’aveva pensata e detta.

thCACNCQNW“L’amuri è comu un grossu massu,
ca ti teni munciuta ‘a ‘ucca ‘i l’arma.
Però nunn’è duluri: è patimentu,
e nun ti risichii di ‘lluntanallu.
Nun mangi cchiù, pirchì nun c’è mangiari
ca ti pò saziari ‘sta gran fami;
nun vivi cchiù, pirchì ppi ‘sta gran siti
nun basta mancu l’acqua di lu mari.
Ti basta sulu sentiri ‘u tò sciatu
e sai ca ancora campi ‘nti stu munnu;
e si l’amuri tò ti duna cuntu,
capisci pirchì campi, e si cuntentu.”

Sorrise triste, mi guardò con dolcezza, e facendo per girarsi e andarsene, mi disse:
“ Mi piaci! Ora la ricanusciu! …cridìa ca ’u duluri ‘nta ‘ucca ‘i l’arma, ccu l’anni assu passatu, ma ora sacciu ca ‘u massu è sempri dda, e nun si tuculìa mancu cch’e bummi!” … dammilla sta carta! (Mi piace, ora la riconosco! …credevo che il dolore allo sterno -nella bocca dell’anima- col tempo sarebbe passato, ma ora so che il masso è sempre lì, e non si smuove neanche con le bombe!) … dammela questa carta!

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