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Archive for 1 agosto 2013

Consiglio del 31-07-13

Contestazioni e promesse

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UN MINUTO DI SILENZIO IN MEMORIA DELLE VITTIME DELL’INCIDENTE DEL PULLMAN PRECIPITATO DAL VIADOTTO

minuto silenzioComincia così con la proposta del presidente del Consiglio Falletta di dare un minuto di silenzio per onorare le 38 vittime del tragico incidente del bus finito nella scarpata verificatosi domenica sera sull’A16, a Monteforte Irpino, per il quale è stato proclamato il lutto nazionale.

CALDIERO E’ IL CAPOGRUPPO DELLA MAGGIORANZA

Luca Caldiero legge un documento nel quale la maggioranza lo nomina suo capogruppo e dichiara la sua disponibilità alla collaborarazione a all’apertura.

pubblico e nuovo cc

CONSIGLIO PER POCHI INTIMI SVOLTOSI IN UNA SALA QUASI VUOTA

Preso atto delle dimissioni del consigliere comunale Antinoro, nominata assessore, si procede all’atto formale della sua surroga con il primo dei non eletti, Salvatore Di Marco.

APPROVATI I VERBALI

I verbali della seduta precedente vengono approvati all’unanimità.

COMUNICAZIONI DEL CAPOGRUPPO DELLA MINORANZA

Il consigliere Gioacchino Palumbo rivolge alla presidente del Consiglio alcune critiche sull’utilizzo della sala Falcone Borsellino che dovrebbe essere scelta solo per eventi eccezionali e alcune proposte relative alla trasmissione in tempo utile delle “camice” delle delibere da discutere in consiglio e propone oltre al metodo tradizionale di poter usare anche la via e-mail. La presidente ringrazia il capogruppo e dichiara che ne terrà conto; sull’utilizzo della sala della biblioteca svela che si tratta di forza maggiore in quanto l’aula consiliare dentro il palazzo municipale non è in buono stato di conservazione, come conferma il sindaco che spera di far aggiustare al più pretso, trovandosi le somme, l’aula consiliare ed anche le stanze dei vigili urbani.

NOMINATI I COMPONENTI DELLA COMMISSIONE ELETTORALE

Vengono eletti con 5 voti ciascuno i componenti titolari: Cipolla Claudio e Falletta Filomena per la maggioranza; Provenzano Rosa per la minoranza. Con successiva votazione vengono eletti i supplenti con 5 voti ciascuno: Curto Carmelo, Alfonso Ferlisi e Virciglio Giuseppina per la minoranza.

NOMINA DEI COMPONENTI PER I GIUDICI POPOLARI

Vengono eletti Luca Caldiero (10 voti) e Concetta Ingrascì (5 voti)

NOMINA CONSIGLIERI DI TERRE DI COLLINA

La presidente Falletta rinuncia a far parte di diritto di Terre di Collina. Vengono così eletti i due componenti della maggioranza nelle persone di Ferlsi Alfonso e Falletta Filomena Flora; Pellegrino Rosalba per la minoranza. Tutti riportano 5 voti ciascuno.

VALUTAZIONI SULLA GIUNTA DA PARTE DELLA MINORANZA

minoranzaIl Sindaco non ha comunicato al Consiglio Comunale, insediato (26.06.13), la composizione della Giunta Comunale, snobbandolo.

La pirandelliana nomina di due vicesindaci con lo stesso numero di protocollo, pubblicata nel sito istituzionale, è una violazione di una elementare norma giuridica, sia dal punto di vista formale che dal punto di vista sostanziale. Si doveva prima revocare la determina  non conforme alle direttive, e ,successivamente, provvedere  alla riformulazione. 

Nulla da obiettare sulla nomina dei due Assessori indicati al momento della presentazione della  sua candidatura. Perplessità, condivise dall’opinione pubblica, basate su una promessa del Sindaco secondo la quale l’assessore Ingrao sarebbe rimasto fuori dal municipio. 

Criticata anche la scelta del vicesindaco, in considerazione della non  assidua  presenza nel palazzo municipale del sindaco, si poteva fare una scelta diversa su una persona a cui l’intera cittadinanza si poteva rivolgere per la soluzione delle pratiche quotidiane.

Si evidenziano alcuni atteggiamenti post-elettorali poco appropriati da parte dei riconfermati Assessori, nei confronti di alcuni dipendenti comunali non allineati e si ricorda al Sindaco che deve essere il garante di tutti i cittadini, di tutti,  anche di quelli che non l’ho hanno sostenuto.

Dopo questa serie di critiche, anche dure, si fa richiamo all’abbandono delle logiche del passato e al conseguente spazio da dare a nuove e giovani energie per meglio affrontare le emergenze che attanagliano la nostra comunità. La minoranza dichiara che senza pregiudizi sarà disponibile  a dare il suo contributo, nonostante si sia persa l’occasione di coinvolgerla con l’assegnazione della vicepresidenza.  E si finisce con l’augurare al Sindaco e alla Giunta buon lavoro per il prosieguo del mandato.

L’INTERVENTO DEL CAPOGRUPPO DI MAGGIORANZA

Immediato l’intervento del consigliere Luca Caldiero che sulla vicenda della doppia delibera con lo stesso numero di protocollo, afferma trattarsi di errore e non di “illecito amministrativo”, e sfida la minoranza se convinta a rivolgersi alla Procura della Repubblica, dimenticando il suo precedente invito al dialogo. Sulla linea del rinnovamento e di nuove energie, fa il nome di Alessandra Antinoro, come esempio dato.

L’INTERVENTO DEL CONSIGLIERE CIPOLLA

Il consigliere Claudio Cipolla, invece sostiene che venga perseguita la via della collaborazione che potrà dare buoni frutti in futuro, purchè – è la sua tesi – la minoranza non si faccia dirigere e influenzare da persone esterne non meglio precisate.

L’INTERVENTO DEL CONSIGLIERE PELLEGRINO

A lui e al capogruppo replica il consigliere Rosalba Pellegrino. La collaborazione – che deve essere reciproca – si fa non con i bei proclami ma con i fatti. Si è persa una occasione “simbolica” che sarebbe stata un fatto esemplare, dopo le “parole” dette in campagna elettorale dalla lista del sindaco: la vicepresidenza si poteva offrire alla minoranza. Al consigliere Cipolla ricorda che le sue parole possono essere accettate in sede diversa e amichevole, non nell’aula consiliare, dove ognuno risponde delle sue azioni e non ad interferenze. Al consigliere Caldiero risponde domandandogli, a proposito dell’illecito amministrativo, se è un avvocato e si limita a prendere atto che lo stesso dichiari di non esserlo. Fa presente poi che, date alla mano, non sono rispettati i tempi della comunicazione al consiglio della nuova giunta, come prevede la legge.

LA REPLICA DEL SINDACO

Il sindaco dopo aver apprezzato dell’intervento della minoranza lo spirito aperrto e l’invito alla collaborazione, replica su qualche punto. Alla Pellegrino fa sapere che lui ha mandato al consiglio la comunicazione in tempo utile; semmai è il consiglio che è stato convocato con ritardo. Difende a spada tratta l’amico Ingrao che, insieme a Nicastro, rappresentano i pilastri dell’amministrazione precedente sulla quale si è proceduti a nuovi innesti del calibro dell’Antinoro (la quale subito dopo la fine dl consiglio comunale, afferma che è e sarà per la collaborazione con la minoranza). Sulla doppia delibera difende il facente funzione dott. Lorenzo Saia che permette di risparmiare migliaia di euro all’amministrazione comunale; e dell’errore della doppia delibera il sindaco si assume la responsabilità.

LEGGI LA NOTA DELLA MINORANZA SUL SINDACO E SULLA GIUNTA COMUNALE

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Sgombrate, per favore

Non ci resta che rivolgerci a MML perchè venga rimossa la catasta di bottiglie di vetro ammassata sulla strada che porta all’isola ecologica. Spero che così qualcuno faccia finalmente pulizia. Fino a oggi nessuno è intervenuto nonostante le segnalazioni.

Questa in sintesi la protesta che ci hanno girato e del fatto ci siamo subito interessati noi cubalibera. Le bottiglie di vetro, in gran parte intere, sono cadute per strada evidentemente per un guasto al camioncino che le trasporta come differenziata. Il fatto è avvenuto qualche giorno fa. Non si è trovato di meglio che ammucchiarle al lati della strada, ma molte si trovano sulla carreggiata stradale.

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Nessuno fino alla tarda mattinata di oggi è intervenuto. Magari con una semplice carriola si sarebbero potute portare dentro l’sola ecologica che si trova a pochi metri di distanza.

vetroest

urp

Ci dicono che del fatto sia stata informata l’amministrazione comunale, nei suoi vertici. Come mai nessuno ancora è intervenuto?

Noi cubalibera non ci addentriamo nelle beghe politiche. Ci limitiamo come sempre a evidenziare tutto quello che non va nel nostro ambiente e a stimolare soluzioni.

Non siamo al corrente di eventuale altre proteste-proposte sul sito del Comune, in cui l’assessore Ingrao invita la cittadinanza a rivolgersi. Non se la prenda a male se ci permettiamo di fargli concorrenza come sito. Il nostro blog non intende sostituirsi al sito istituzionale, ma ad affiancarlo nell’interesse del paese.

In fondo in questo caso le persone non chiedono un miracolo, ma un intervento ordinario e fattibile.

Alla Polizia Municipale ci permettiamo di chiedere la collocazione di apposita segnaletica che avverta i motorini e le auto che affollano la zona, preferita anche dalle coppiette.

La salute prima di tutto.

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Il segno dei tempi

teleguidando

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«Alcolismo giovanile, allarme sociale diffuso le ragazze le maggiori protagoniste dello sballo»

di Giuseppe Scibetta
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imageswSi abbassa sempre di più l’età dei soggetti che, in diversi giorni della settimana, a Caltanissetta fanno uso di alcool all’insaputa dei loro genitori e dei loro familiari: e a “segnalare” questa realtà è la dott. ssa Anna Arnone, responsabile della comunità “L’Oasi”, una delle strutture di “Casa Famiglia Rosetta” creata da don Vincenzo Sorce per combattere le tossicodipendenze.

«Ormai – racconta l’esperta che si occupa del recupero delle persone che sono rimaste vittime dell’uso eccessivo di alcoolici – si può tranquillamente dire che i ragazzi cominciano a bere a 13-14 anni e lo fanno quando ancora frequentano le scuole medie inferiori. L’uso dell’alcool è diventato una sorta di rito da consumare assieme agli amici e viene consumato prima di ogni qualunque tipo di programma: un drink si prende prima di andare a prendere la pizza, prima di andare a ballare o prima ancora di rincasare. Il tutto con una finzione che ormai è diventata chiara a tutti: si prendono delle bevande al sapore della frutta, che mistificano il fatto che sono ad alto contenuto alcoolico. Un rito che è diventato sempre più diffuso tra le ragazzine, che, ormai, sono di gran lunga in maggioranza rispetto ai loro coetanei».

«La Coca Cola o l’aranciata – ricorda la dott. ssa Arnone – sono delle bevande che vengono richieste sempre di meno: la birra infatti viene bevuta dai ragazzi con una “normalità” che risulta ormai preoccupante. E qui sono i genitori che dovrebbero meglio controllare i loro figli, non credere sempre a quello che dicono, verificare dove e con chi sono veramente: non si può lasciare tutto al caso e fare in modo che rovinino la loro salute in questo modo».

oasi«Le leggi che tutelano i minori ci sono – aggiunge la responsabile de “L’Oasi” di Caltagirone, l’unica comunità in Sicilia dove vengono curati gli alcolisti e dove sono ospitati moltissimi giovani nisseni – ma è sin troppo facile procurarsi delle bevande alcoliche: basta andare in un supermercato e, assieme alle altre provviste per la spesa, inserire pure delle bottiglie di superalcolici; oppure basta che nella comitiva o nel gruppo ci sia uno che ha un’età superiore ai 18 anni che va a “fare la provvista” per tutti quanti ed il “gioco” è fatto. In questo modo le normative vengono aggirate e lo sballo è assicurato. Quello dell’alcolismo è recentemente diventato un fenomeno tristemente più attenzionato perchè sono sempre di più gli incidenti mortali che si verificano dopo una serata fatta a base di bevande alcoliche. Non sarebbe male che i genitori, così come fatto altre volte, riproponessero l’uso di pullman da mettere a disposizione dei loro figli quando decidono di andare a ballare, in maniera poi da riportarli a casa sani e salvi».

«Da sottolineare infine – aggiunge la sott. ssa Arnone – che qui a “L’Oasi” arrivano per i primi interventi di recupero giovani di 18-19 anni che fanno uso di alcool da diversi anni e con il tempo sono diventati anche poliassuntori, perchè poi, col tempo, dall’alcool sono passati anche alle sostanze stupefacenti e quindi al gioco con le macchinette “video-pocker”. Indispensabile dunque da parte dei genitori prestare maggiore attenzione a quello che fanno i loro ragazzi…: prevenire è sempre meglio che curare».

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Lo stato dell’Arte

ilenia

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Estate 2013

Programma Milena 2013

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Mafia, per pm Di Matteo scorta rafforzata: per lui rischio attentato

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Nino Di Matteo

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Il confidente, non mafioso, è considerato attendibile. E per questo il pm di Palermo Nino Di Matteo, pubblica accusa nel processo sulla Trattativa, avrà la scorta di primo livello.

gs1Cosa nostra starebbe organizzando un attentato contro un magistrato e per ucciderlo sarebbero già arrivati nel capoluogo siciliani 15 chili di esplosivo.

La notizia è riportata da alcuni quotidiani, tra cui La Repubblica, che descrive come un mese fa agli investigatori un uomo legato al traffico di droga abbia svelato questo piano della mafia, anche se senza fare nome della toga finita nel mirino.

gs2Ma il “candidato” più probabile è stato individuato in Di Matteo, già scortato, che ora avrà con lui tre carabinieri del Gis, il Gruppo intervento speciale. Il confidente avrebbe riferito di un summit fra capimafia in cui sarebbe stato chiesto di accelerare l‘esecuzione dell’attentato.

Al palazzo di giustizia la tensione è alle stelle. Venti giorni fa qualcuno si è introdotto in casa di un altro pm, Roberto Tartaglia anch’egli pubblica accusa nel processo sulla trattativa Stato-mafia rubando una pen-drive: nella chiavetta Ubs c’erano verbali non ancora depositati. L’attenzione è quindi massima intorno a tutti i magistrati che indagano sul presunto patto tra pezzi delle Istituzioni e Cosa nostra per fermare la stagione stragista. In parallelo al processo trattativa c’è infatti un fascicolo d’inchiesta bis, il fascicolo madre in realtà che sta cercando di accertare eventuali responsabilità di ambienti deviati dei servizi segreti. Ad aprile, erano già arrivate due lettere anonime che annunciavano un attentato nei confronti di Nino Di Matteo, “autorizzato” dal super latitante Matteo Messina Denaro e da alcuni suoi “amici romani”.

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DON ERSILIO TONINI: UN VERO UOMO DI CHIESA

Franco Petraglia

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untitledLa madre di Ersilio Tonini diceva:” Ricordiamoci che la fortuna della vita sta nel fare del bene”. E il cardinale Tonini, una delle figure più amate e rappresentative della Chiesa italiana, lo ha fatto davvero.

Era un vero uomo di Dio, costruttore di pace, che ha saputo incarnare quella capacità di andare verso il mondo che il Concilio Vaticano II aveva auspicato nei confronti della Chiesa. Aveva una spiccata passione verso i poveri. Lui stesso povero:aveva le scarpe solo per andare a scuola e a messa la domenica. Il padre gli diceva: “Studia perchè ogni conoscenza in più è una ricchezza per i poveri”.

Con la sua bontà evangelica ed il suo linguaggio semplice sapeva raggiungere il cuore di tutti, in particolare dei giovani. Era un comunicatore per eccellenza. Ogni volta che lo vedevo in televisione provavo un’ammirazione unica. Sempre accattivante, contagioso per carità e dolcezza spirituale. Raccomandava alle nuove generazioni di svolgere la propria missione con amore e responsabilità.
Insomma, mancherà alla Chiesa, come a tutti noi, per la sua forza d’animo e immenso entusiasmo. Grazie per le sue  esemplari lezioni di vita che rimarranno, indubbiamente, a lungo nel  nostro cuore e nella nostra mente.

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