DEPOSITATE LE FASCE TRICOLORI
Luigi Scivoli
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Sono entrati alla spicciolata e hanno deposto la fascia tricolore sul tavolo anticipando con questo gesto, sicuramente provocatorio, l’annuncio successivo di essere pronti a consegnarla definitivamente.
A compiere questo gesto sono stati i sindaci dei Comuni della provincia convocati dal sindaco Michele Campisi per esaminare la grave situazione determinatasi a causa della riduzione e del ritardo dei trasferimenti statali e regionali che di fatto bloccano l’attività dei Comuni e minacciano la sospensione dei servizi erogati ai cittadini ma anche il pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali come è già avvenuto a Butera mentre a San Cataldo sono state ridotte le ore di lavoro agli ex precari.
Un quadro molto significativo di quello che succede è stato fatto da Campisi il quale ha espresso timori per quello che potrà succedere a breve; ha quindi lanciato “un forte grido di allarme” e ha auspicato interventi urgenti.
Per meglio evidenziare quanto succede, Campisi ha comunicato che nel 2012 il Comune di Caltanissetta ha ricevuto dallo Stato trasferimenti per 12 milioni di euro e 3 milioni per rimborsi per l’attività degli uffici giudiziari nonché 2,3 milioni dalla Regione. Per l’anno in corso i trasferimenti dello Stato ammontano a 3 milioni con nessun rimborso per gli uffici giudiziari, e solo 388.000 euro dalla Regione. Ossia 15 milioni in meno.
Il vice sindaco di Gela Fortunato Ferracane ha detto di evitare che “i Comuni diventino una vera e propria polveriera” e ha chiesto “di attenzionare i Comuni”. Per il sindaco di Sutera Giuseppe Grizzanti “così facendo, tutti i Comuni andranno in dissesto. ”
Per il sindaco di Vallelunga Giuseppe Montesano “il peggio deve ancora venire”.
“I Comuni sono diventati polveriere che stanno per esplodere” ha detto il sindaco di Marianopoli Carmelo Montagna.
“Non possiamo garantire nulla e non possiamo fare alcuna programmazione”, ha aggiunto il sindaco di Sommatino Crispino Sanfilippo. Mentre il sindaco di Butera Luigi Cassisi ha detto che “possiamo assicurare solo le emergenze e non possiamo effettuare alcun pagamento”. Di “situazione disperata” ha parlato il vice sindaco di Mussomeli Sebastiano Sorce.
La gravità del problema è stata espressa dal sindaco di Riesi Salvatore Chiantia il quale ha detto: “Non possiamo garantire niente. Cosa governiamo? Cosa ci stiamo a fare? “. Per il sindaco di Milena Giuseppe Vitellaro “Stato e Regione non hanno le carte in regola; noi piccoli Comuni abbiamo problemi più grossi rispetto ai grandi Comuni”.
Di “tagli allucinanti” dello Stato e della Regione ha parlato il sindaco di Bompensiere Gioacchino Lo Sardo mentre per il sindaco di Santa Caterina Michelangelo Saporito “non sapendo se e quando e in che entità ci daranno i trasferimenti, non possiamo approvare i bilanci”. Gli ha fatto eco il sindaco di San Cataldo Francesco Raimondi il quale ha detto che “all’aumento dei servizi da erogare corrisponde la riduzione dei trasferimenti, dove dobbiamo prendere i soldi? Intanto non c’è lavoro e i cittadini non possono pagare le tasse”. Sulla stessa lunghezza di onda si sono espressi i sindaci di Resuttano Rosario Carapezza e di Acquaviva Salvatore Caruso e il vice sindaco di Campofranco Vincenzo Morreale.
C’erano anche il capo di gabinetto della prefettura Domenico Fichera e il commissario straordinario della Provincia Raffaele Sirico.
08/08/2013
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