Sotto il segno del Tau
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E’ trascorsa da poco la Festa di Sant’Antonio.
Il giorno dopo, a molti rimane ancora oscuro il significato di quella settantina di tappetini viola con la lettera gialla “T” che sono stati appesi ai balconi delle case di piazza Garibaldi e di quelle lungo il percorso delle vie Nazionale e Foscolo.
A sciogliere il dubbio interviene l’arciprete di Milena.
Don Rosario Castiglione, pur intento a sovrintendere ai lavori di preparazione del palco e della scenografia del musical Venite Gente, pazientemente ci ricorda il senso di quella lettera T.
Quel segno T non è altro che il simbolo della lettera Tau, la ventiduesima ed ultima lettera dell’alfabeto ebraico.
Essa ha un valore altamente simbolico. Rappresenta la fine del percorso religioso, lo scopo ultimo della vita di ogni bravo cristiano. La Tau indica la via che porta al ricongiungimento con Dio, restandogli sempre fedele e rispettando i suoi insegnamenti.
La Tau ha anche un altro valore: rappresenta il simbolo della Croce, caro ad ogni buon cristiano.
La Tau ha quindi lo stesso significato dell’ultima lettera dell’alfabeto greco l’omega ( ω ), non è un caso che i primi cristiani la scrivevano simbolicamente nei luoghi sacri ed anche nelle catacombe, assieme alla prima lettera l’alfa ( α ) per ricordare ai credenti che c’è un inizio ed una fine, entrambi in Cristo.
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