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Archive for 3 agosto 2013

Berlusconi ai suoi: “Subito la riforma della giustizia o si torna al voto”

(I.S.)

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Silvio Berlusconi parla ai gruppi parlamentari del Pdl che lo hanno accolto con una standing ovation e lunghissimi applausi.

IL VERDETTO CHE TANTI ASPETTAVANO

IL VERDETTO CHE TANTI ASPETTAVANO

“In tutti questi anni, sulla mia persona è stato gettato addosso solo fango, nefandezze senza alcun fondamento. Questa sentenza della Cassazione è “basata sul nulla, sul fatto che io non potessi non essere a conoscenza. Ma è un teorema che non sta in piedi, messo ad arte solo per eliminarmi dalla scena politica”. A questo punto, aggiunge: “Noi dobbiamo resistere. Non possiamo sottrarci al dovere di una vera riforma della giustizia”. Altrimenti, “meglio tornare alle elezioni al più presto”.

Epifani non accetta quel richiamo al voto del Cav e afferma: “Con molti se e con molti ma, qualora avesse detto questo, vuol dire che romperebbe quel patto contratto con gli italiani al momento di creare un governo di servizio”.

Corsa al Colle e dimissioni

Intanto i parlamentari del Pdl cominciano a muoversi per chiedere un mossa al Colle per risolvere la crisi di queste ore. 

E per dare una spinta all’iniziativa dei due capigruppo del Pdl, i parlamentari azzurri hanno consegnato le loro dimissioni a Renato Schifani e Renato Brunetta, che le porteranno al Capo dello Stato Giorgio Napolitano nell’ambito dell’annunciata iniziativa per “il ripristino dello stato di democrazia”. Anche Angelino Alfano sta dalla parte del Cav e minaccia le dimissioni dei ministri del Pdl dall’esecutivo: “Se c’e’ da difendere i nostri ideali e la storia di tutti noi e la storia del presidente coincide con la nostra, siamo pronti alle dimissioni a partire dai ministri del governo”.

E ALLA FINE VUOLE FARSI  ANCHE LA... GRAZIA!!!

E ALLA FINE VUOLE FARSI ANCHE LA… GRAZIA!!!

Daniela Santanchè invece prova a spingere per la grazia: “Noi abbiamo solo un’idea su come il presidente Giorgio Napolitano potrebbe intervenire sulla condanna a Silvio Berlusconi, mi fa un po’ effetto pronunciare quella parola (grazia, ndr) legata a Silvio Berlusconi”.

La risposta dal Colle e la grazia

E dal Colle arriva una prima risposta. Interpellati sulle ricorrenti richieste di una grazia del presidente della Repubblica a Silvio Berlusconi, ambienti del Quirinale ricordano che “e’ la legge a stabilire quali sono i soggetti titolati a presentare la domanda di grazia”. La procedura per ottenere la grazia è complessa. Può richiedere la grazia il condannato oppure alcune altre persone a lui vicine, specificate dalla legge: un suo prossimo congiunto, il suo convivente, il suo tutore o curatore oppure il suo avvocato.

È possibile anche che il presidente della Repubblica conceda la grazia a un condannato senza che nessuno ne faccia richiesta. La domanda di grazia va presentata al ministero della Giustizia ed è diretta al Presidente della Repubblica. Se chi ne fa richiesta è detenuto, può essere presentata al magistrato di sorveglianza.

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Nell’orazione di Lisia, in merito al processo per la lite fra due anziani che si contendevano un giovinetto, uno spaccato di costume dell’epoca

L’eros omosessuale nell’antica Grecia tra reato e pedagogia

di Silvana Grasso

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Silvana Grasso

Silvana Grasso

Questa di oggi è una vicenda vera, dell’Atene del V a. C., celebrata davanti al tribunale dell’ Areopago, competente nel giudicare cause di ferimento premeditato (dike traumatos) in quanto « le cause di assassinio o ferimento, se morte e ferite sono premeditate, sono celebrate davanti all’Aeropago…» (Aristotele, Costituzione degli Ateniesi).
Dicevamo un procedimento giudiziario vero, come veri sono i nome dei due contendenti, Simone, l’attore del giudizio e il convenuto che resta anonimo. Come vero l’ Areopago, il Tribunale così chiamato perché teneva le sue sedute sul colle sacro ad Ares.

Oggetto del processo, di cui Lisia, oratore-logografo nato ad Atene intorno al 455 a. C., cura il logos difensivo per il suo assistito, è un giovinetto plateese, di nome Teodoto, per il quale hanno letteralmente perso la testa due cittadini ateniesi, avanti negli anni: Simone, che sostiene l’accusa e l’anonimo cliente di Lisia, che chiameremo X.
Entrambi avevano pagato molte dracme per il favori dell’efebo, accordi del genere erano perseguiti dalla Legge, solo nel caso in cui avessero riguardato un giovinetto ateniese di condizione libera, mentre Teodoto è uno straniero.
Grande l’imbarazzo che, il signor X, rivale dell’accusatore Simone, prova davanti ai giudici; l’immagine che egli vuole dare di sé è quella d’un uomo sensato, equilibrato, che cede «a qualche debolezza», che vuole tenersi alla larga dagli scandali, che prova «vergogna a parlare di faccende tali», per cui si era pure rassegnato a subire, a «essere trattato ingiustamente».

simposioIl silenzio di X, durato anni, viene legittimato dalla paura di vedersi infangato ridicolizzato per le sue debolezze. Ai giudici chiede clemenza non già per il reato, di cui è ingiustamente accusato, ma per essersi «nei confronti del ragazzetto comportato in modo più sciocco di quel che convenisse alla sua età.. in tutti gli uomini è innata la concupiscenza ma il migliore e il più saggio è forse chi sa sopportarne gli inconvenienti nel modo più decoroso» (Lisia, Contro Simone).
Se di reato si tratta, il suo, ribadisce l’accusato, è solo reato d’eros, reato d’accecamento passionale, di smarrimento d’autocontrollo solo in quanto senex. Insomma, reato contro quella vecchiezza, cui si dovrebbe immolare ogni libido in nome del frigido, ma onorevole, decus, il decoro degli anziani, indicati dalla Storia e dal comune sentire, come exempla di saggezza e virtù.

L’imbarazzo sincero del signor X ci autorizza a credere che simili passioni in persone anziane fossero oggetto, non di sentenza, ma di ridicolo, di scherno. Mentre, oggi, intrattenere relazioni con giovinette/i da parte di senili impomatati danarosi «avventori» dell’eros si considera uno status-symbol, un fregio non da poco.

Risse d’amore dovevano essere comuni nell’Atene di Lisia, ma non tutte finivano in tribunale come questa, per di più promossa da chi, Simone, era penetrato in casa del rivale per scippargli il conteso Teodoto.
«Noi due, o Giudici del Consiglio, ci eravamo innamorati di Teodoto, un giovinetto di Platea.. ». L’eros omosessuale maschile greco poggiava, per le persone di nobile sentire, su un’inclinazione dell’anima e il rapporto amoroso si nobilitava nella considerazione che il maggiore d’età si valesse della sua “amicizia” col più giovane per educarlo al vero eroismo. In virtù di simile accezione, tale eros divenne una parte integrante dell’educazione impartita a cura dello Stato e a Tebe, per esempio, il fior fiore dell’esercito era formato da combattenti, giovanissimi e anziani, uniti dalla onnipotente potenza di Eros.

(altro…)

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«Crocetta non ha mai pensato di stoppare il Muos»

Rosario Buccheri

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imagescroPrima delle elezioni al centro congressi di Niscemi hai promesso che se ti votavamo avresti revocato la costruzione del Muos; promessa che hai mantenuto, così sei ritornato a Niscemi per ricevere il tripudio e raccogliere altri voti.
Mentre tu parlavi ¾. di Niscemi ti battevano le mani; mentre tu parlavi, un signore seduto accanto a me mi chiese perchè non ti battevo le mani? Senza pensarci due volte gli risposi che tu Rosario li stavi prendendo in giro tutti; a mio avviso Tu non hai mai pensato di stoppare il Muos e questo lo hai deciso con chi ti U. S. A.
Tu Crocetta hai creduto fino in fondo che il Muos non fa male ed il T. A. R. ti avrebbero permesso di continuare ad ingannare la popolazione.
Una volta che la Magistratura ci ha dato ragione, quelli che ti hanno portato a Bruxelles e a Palermo ti hanno richiamato di risolvere la situazione.

Qualcuno dice che sei stato costretto perchè minacciato di morte ed hai revocato la revoca.
Se le cose stanno così, caro Rosario hai perso l’occasione di morire da eroe, ma avresti salvato la vita di milioni di bambini da una morte atroce: Tu pensi che i nostri giovani sdraiandosi sotto le ruote dei camion non rischiano la vita? La stessa cosa hanno fatto i ragazzi che sono saliti sulle antenne, così le mamme che quando tornano a casa rischiano di prendere dal marito il foglio del divorzio perché trascurati.
Rosario tu pensi che Rosario non rischia scrivendo questi volantini senza guardare in faccia nessuno?

imagesokVergognosamente tu Rosario Crocetta ti vanti di tutto ciò che io mi vergognerei.

Ti vanti che hai fatto risparmiare alla Regione Sicilia ben 18 miliardi di dollari per la penale per la mancata costruzione del Muos-tro, il nostro leader Peppe ribadisce che nel contratto non c’è nessuna penale nel contratto; quant’anche ci fosse hai quantificato che la vita di 3 milioni di persone vale meno di 3.000 tremila dollari a testa, ci hai dato il prezzo che si da ad una mucca.; intanto avresti dovuto stoppare il Muos-tro, poi per la penale avremmo discusso dopo.
Sono convinto che l’unica cosa che hai pensato di salvare è la tua poltrona… che tu oltre ad essere sfiduciato dal popolo che ti ha eletto, presto verrai scaricato da chi ti U. S. A.

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Consiglio comunale convocato il 5 agosto

di c. l.)

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Dopo la seduta inaugurale di insediamento del nuovo consiglio comunale, torna a riunirsi la massima assise civica, convocata dal presidente del consiglio Giosuè Marotta per il prossimo 5 agosto alle ore 19, con diversi punti inseriti all’ordine del giorno. In particolare, tali punti riguardano: l’elezione dei nuovi consiglieri che dovranno rappresentare l’assise bompensierina nel consiglio intercomunale dell’Unione Terre di Collina.
I consiglieri comunali da nominare dovranno essere tre, di cui due del gruppo consiliare di maggioranza e uno del gruppo consiliare di minoranza.

bompensiere1Subito dopo si passerà all’esame ed eventuale approvazione del programma triennale 2013-2015 delle opere pubbliche. Il piano triennale, in precedenza era stato approvato dalla Giunta.
Sarà poi esaminato il regolamento comunale per i lavori, le forniture e i servizi in economia. Infine l’esame ed approvazione del regolamento per il servizio di lampade votive nel cimitero comunale.

Eletta la commissione elettorale

E’ stata eletta in consiglio comunale la nuova commissione elettorale comunale. La commissione è composta dal Sindaco e da tre componenti effettivi e tre supplenti.

Sono stati eletti Luigi Guarino (1972), Angela Licata e Deborah Schillaci. Supplenti Maria Monella Giuseppina Galante e Rosario Amico. Tutti sono stati eletti con 4 voti ciascunoa testa. I consiglieri erano 12 in totale di cui 8 per la maggioranza e 4 per la minoranza.

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