Dacquì sferza Vitellaro:
“Non fa funzionare l’Unione Terre di Collina!”
«Aspetto ancora la riunione dei sindaci»
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Serradifalco. «Non si capiscono le ragioni a seguito delle quali il presidente dell’Unione Terre di Collina, più volte sollecitato, non abbia predisposto alcuna riunione di Giunta dei sindaci dell’Unione».
E’ iniziata con questa considerazione la riflessione del sindaco di Serradifalco Giuseppe Maria Dacquì a proposito del collega di Milena Peppuccio Vitellaro, che è presidente dell’Unione Terre di Collina.
Una analisi critica che, a dire il vero, non è la prima che il primo cittadino serradifalchese propone e che ha rappresentato certamente una sferzata per il presidente dell’Unione. In particolare, Dacquì ha sottolineato: «A questo punto, visto che più volte sollecitato non ha predisposto alcuna riunione, mi chiedo se bisogna aspettare che il sindaco Vitellaro decida quanto debba durare ancora questo stato di cose o se bisogna rassegnarsi all’idea che Terre di Collina sia una istituzione paragonabile, con tutto il rispetto per quella istituzione, al dopo lavoro ferroviario».
Secondo Dacquì, «Se il sindaco Vitellaro è impegnato in più contesti può tranquillamente rappresentare eventuali sue difficoltà e fare si che altri colleghi possano impegnarsi in seno all’Unione Terre di Collina per consentirne il regolare funzionamento».
Dacquì ha poi rilevato: «Non si comprende, inoltre, come mai non debbano essere considerati rilevanti alcuni punti come quello dell’istituzione del canile intercomunale dell’Unione, o quello del corpo di polizia municipale dell’Unione, o l’avvio di servizi unificati che consentirebbero non solo risparmi importanti per i Comuni dell’Unione, ma anche di ottimizzare i servizi che gli stessi offrono ai cittadini; servizi che diventerebbero più efficienti».
Dacquì ha concluso: «personalmente spero vivamente che il sindaco di Milena cominci ad attivarsi per quanto di sua competenza; in caso contrario, convocherò una riunione dei sindaci dell’Unione per proporre il rinnovo della figura del presidente agli altri sindaci in modo da poter dare nuovo impulso all’attività di Terre di Collina».