Quello che la delibera dice e… non dice
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E’ la vigilia di Natale tutti si preparano alla festa.
Tutti tranne il sindaco e la giunta di Milena che restano dentro il municipio a lavorare per… noi e sfornano calda calda la delibera n°88 con la quale concedono in comodato d’uso alcuni locali del Centro Diurno per Anziani di via M. D’Azeglio alla Associazione onlus ” i Girasoli “.
Manca solo l’assessore Curto. L’ufficio proponente è quello tecnico – lavori pubblici che con l’associazionismo dovrebbe stare come i cavoli a merenda.
Dalla delibera si apprende che il 10/12/2014 il Sig. Santoro Calogero nato e residente a Gela, presidente e legale rappresentante dell’Associazione onlus i Girasoli, ha chiesto la concessione di un locale quale sede della stessa per l’attuazione del progetto sociale SPRAR sistema per la protezione dei richiedenti aiuto e rifugiati.
Nella freddezza dei righi della delibera non si spiega come mai il Santoro sia arrivato a Milena e nemmeno si fanno i nomi delle persone che lo avrebbero contattato, nè si scende nei particolari sul curriculum dell’associazione, nè si parla dei volenterosi volontari milenesi che otterranno benefici economici a qualsiasi titolo, per esempio con gli affitti.
Qualche curiosità la si può soddisfare facendo quattro clic su internet. Ma evidentemente il sindaco e i suoi assessori sono ben informati dei fatti e infatti concedono la sede richiesta ponendo alcune condizioni:
• il locale dovrà essere adibito per le attività dell’associazione senza fini di lucro;
• le eventuali spese di pulizia del locale in uso, saranno a carico del concessionario;
• il concessionario entro il mese di gennaio di ogni anno dovrà versare al Comune di Milena la somma forfettaria di € 90,00 (novanta) annue quale contributo per spese consumi acqua ed energia elettrica;
• l’Amministrazione con una semplice comunicazione, in qualsiasi momento e senza alcun onere o penale di qualunque genere, potrà revocare la concessione.
Si dà mandato all’Ufficio tecnico di convocare il delegato dell’associazione per la scelta dei locali e la sottoscrizione del verbale di consegna degli stessi. E data la fretta la stessa deliberazione viene dichiarata esecutiva lo stesso 24-12-2014.
Intanto si apprende dell’arrivo di non meglio identificati extracomunitari nella giornata odierna in numero superiore alla dozzina, mentre altri ne sarebbero arrivati alla spiciolata e – si dice – avrebbero cominciato a bussare alle porte per elemosinare.
Di questi arrivi in paese se ne parlava da tempo, c’era stato un grande allarme, la stragrande maggioranza dei cittadini si era espressa sfavorevolmente, come confermato da un sondaggio pubblicato da questo blog.
Di più, la maggioranza degli stessi esponenti della maggioranza in consiglio e in giunta si erano detti pubblicamente contrari all’ospitalità di stranieri preoccupati per la tranquillità del paese e per le notizie arrivate da Roma circa le speculazioni finanziarie sulla pelle dei migranti.
Si vede che la maggior parte degli esponenti della maggioranza – a parole contrari – sono trattati da chi comanda veramente come o peggio che ai tempi del Marchese del Grillo, interpretato da uno straordinario Alberto Sordi il quale si permetteva di zittire i sottoposti che osavano chiedergli spiegazioni sulle sue decisioni dicendo: “Io so’ io e voi nun siete un cazzo!”
Intanto cresce l’allarme a dismisura, anche per le notizie che giungono dai paesi vicini: si parla di liti scoppiate tra i rifugiati ospitati a Sutera, delle pessime condizioni di quelli ospitati a Montedoro.
Si citano invece i buoni esempi di Mussomeli dove c’è stata ribellione dei consiglieri e dei cittadini, di Bompensiere che non ha voluto entrare a far parte dei comuni che prendono soldi dallo stato per assistere i migranti e di Serradifalco dove i cittadini, per evitare di trasformare un’intera zona in un ghetto. hanno detto chiaro e tondo all’assessora-vicesindaco: “Li vuoi? Ospitali a casa tua!”
A Milena non resta che sperare nella minoranza per tutte le iniziative che permettano di rappresentare la volontà popolare e per far conoscere direttamente e pubblicamente al sindaco e agli amministratori le preoccupazioni di quanti vogliono il paese tranquillo e fuori dal ogni affarismo sulla pelle dei migranti.Non si escludono azioni autonome dei cittadini.
Insomma il pensiero prevalente del Paese delle Robbe è che i soldi pubblici il governo dovrebbe spenderli prima e in gran parte per gli italiani che non hanno lavoro o lo hanno perso e oggi si trovano nella più grande disperazione a pietire un pasto caldo presso le associazioni e a rischiare di morire di freddo.
Qualcuno fa i conti e dice che con il costo giornaliero di un migrante si potrebbe sfamare un’intera famiglia. Per non parlare dei minori il cui costo giornaliero si dice sia quasi di 100 euro! Sono ragionamenti fatti non con il cuore ma con la pancia, d’accordo, ma hanno un retrogusto di verità.
A cambiare e complicare l’atteggiamento benevolo verso i migranti sono state certamente le notizie di speculazioni pervenute da Roma dove è stata messa su una vera industria dell’accoglienza degli emigranti. Persone disagiate che vengono viste da alcune associazioni sedicenti onlus, collegate alla politica e/o alla malavita, non come fratelli bisognosi di assistenza e affetto ma come fonte di speculazione e di guadagni vergognosi, quando non illeciti.
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