L’Accademia Euromediterranea delle Arti premierà il nostro concittadino poeta Paolo Ivan Tona per la poesia MARE DI SERA. Il Presidente Maria Teresa Prestigiacomo comunica che la cerimonia di premiazione si svolgerà sabato prossimo, 13 dicembre nella Sala Smeraldo dell’Università Pegaso in Corso Cavour (Piazza Duomo) a Messina.
Abbiamo il piacere di pubblicare l’anteprima di una nuova opera:
Il mistero eleusino
di Paolo Ivan Tona
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Tutto comincia dove tutto finisce. Il principe di Butera ed il conte Tasca nel loro parlar fitto non si erano accorti di avere salito la scalinata sulla sinistra e varcando la soglia fatti pochi passi erano entrati nel salone degli specchi: così in terra come in cielo, così in cielo come in terra. Avevano cominciato la loro conversazione in una meravigliosa mattina di Bagheria con l’odore di salsedine che arrivava dal mare di Aspra e via via sempre più fitto si era fatto il loro discorso, tanto che ormai erano estraniati da tutto.
Il Principe diceva: “Caro conte quello che noi abbiamo perduto è il naturale rapporto tra fisica e metafisica ci siamo impantanati in una ossessiva ricerca della verità fisica e abbiamo perduto i cardini della metafisica. Certi che la rappresentazione della realtà ci sfugge cerchiamo con leggi fisiche di ricondurre a noi tutto quanto succede.
Il cuore del tramonto sul cielo di Bagheria entrava nelle vetrate si rifletteva sul pavimento e colpiva il soffitto di specchi e ricadeva giù e poi ancora in alto creando nella sala e sulle mani delle statue degli strani colori.
La Metafisica aveva voluto trovare un nesso a tutto e tutto doveva avere un nesso logico che fosse un continuità delle cose e delle idee che poi si capisce che nulla sarebbe cambiato nella sostanza e poi ci accorgiamo che senza averlo notato siamo ancora fermi ai greci. Perché, se c’è stato un big bang tutto è Dio banalità, vero Conte, siamo nel Panteismo se invece crediamo a Dio crediamo nella creazione ed ad un principio unico e irremovibile creatore di tutte le cose?
Certo annuì il Principe che si erano concentrato su quelle parole “creato”. Ma quanto aveva creato e soprattutto la formidabile parola “generato”. Era più semplice generare o creare e perché qualcosa o qualcuno doveva essere generato e qualcun altro o qualcosa doveva essere stato creato. Quale gerarchia c’era nell’ordine delle cose? Generare creare Big Bang Generazione Dio creazione ma anche generazione.
E le tenebre penetrarono nella luce ma la luce le respinse. La morte ma non peccati. La metempsicosi forse corrisponde al suo assurdo desiderio, caro principe. Oltretutto mettere d’accordo l’acqua col fuoco sembrava cosa impossibile eppure qualcuno tra noi ci ha stupiti tutti mettendoli d’accordo: Il Sole
Il gonnellino bianco svolazzava sulla terra battuta del campo di tennis. Era un luogo off-limits. Per generazioni su quel campo si erano affrontati solo ragazzi ed ora per la prima volta vi svolazzava un gonnellino. C’è sempre una prima volta. I ragazzi guardavano stupiti quello che era stato il loro dominio assoluto solcato dalla leggerezza di due gonnellini ancora più bianchi al caldo sole di un pomeriggio Palermitano. Off-Limits. Ovviamente come sempre quell’off-limits era stato ampiamente superato Il ragazzo era stato il giorno prima in quello che chiamavano il gineceo. Lo avevano portato in un enorme salone affrescato e subito dopo era entrata una suora che si era seduta al pianoforte e aveva cominciato a suonare musiche di Mozart. Subito dopo era entrata la ragazza. Si sedettero sul divano e cominciarono ad interloquire tra loro. Qualcosa stava cambiando. Dai loro volti traspariva una gaiezza ed uno slancio vitale che quei luoghi mai avevano conosciuto. Le loro mani cominciarono lentamente a solcare il divano sin che le dita non si incontrarono intrecciandosi fra loro. La suora suonava musiche di Bach. I ragazzi sorrisero di uno splendore che solo la giovinezza può dare ed ora io vecchio, vecchio oltre ogni limite e carico di vecchiaia, vedendo in un riflesso del vetro quei ragazzi, so che esiste un mondo inaccessibile che è l’incontro di due creature. Come l’acqua col fuoco.