«Gli operatori sanitari volontari nei Paesi africani colpiti dal virus, eroi che combattono per tutti». Plaudono la Casa Bianca e l’Ue: «Un riconoscimento meritato per uomini e donne che si fanno onore»
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Time: gli “Ebola fighters” i personaggi dell’anno
Gaetana D’Amico
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Washington. Gli “Ebola fighters”: sono loro, gli operatori sanitari, tra cui il medico catanese di Emergency ricoverato allo Spallanzani di Roma, i personaggi dell’anno 2014 per la rivista americana Time.
«Hanno rischiato, perseverato, si sono sacrificati e hanno salvato vite umane», per questo sono stati scelti, è la motivazione della rivista che cita il proverbio: «Non le armi scintillanti combattono la guerra, ma il cuore degli eroi».
E appunto i volti di questi eroi compaiono sulla copertina di Time: tra loro anche Kent Brantly, il medico americano che ha contratto il virus in Liberia ed è guarito, insieme alla foto centrale di un operatore completamente coperto dalla tuta di protezione.
«Per i loro instancabili atti di coraggio e di misericordia, per il tempo che hanno dato al mondo di rafforzare le proprie difese, per i rischi che hanno corso, sono loro i personaggi dell’anno», ha annunciato in un video posto sul sito della rivista il direttore, Nancy Gibbs.
E ancora: «Ebola è una guerra e un avvertimento. Il sistema sanitario globale non è forte abbastanza per mantenerci al sicuro da malattie infettive e “noi significa “tutti”, non solo coloro che si trovano in posti lontani dove questa è una minaccia insieme a tante altre. Il resto del mondo può dormire la notte perché un gruppo di uomini e donne è disposto a resistere e a combattere».
Il personale medico, sottolinea la rivista, è in prima linea nella lotta contro il virus e paga un prezzo particolarmente pesante.
L’Ebola si trasmette attraverso il contatto diretto con i fluidi corporei di pazienti che sviluppano sintomi, tra cui febbre e vomito. Il bilancio delle vittime nei tre Paesi maggiormente colpiti, Liberia, Sierra Leone e Guinea, dopo lo scoppio dell’epidemia, è di 6.388 su un totale di 17.942 casi, secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità.
La scelta di Time è stata lodata anche dalla Casa Bianca: «Sono uomini e donne che meritano il riconoscimento internazionale», ha affermato il portavoce, Josh Earnest. Mentre il coordinatore europeo degli aiuti contro Ebola e Commissario per gli aiuti umanitari, Christos Stylianides, ha detto: «Accolgo con favore il riconoscimento che Time ha dato agli operatori sanitari che lottano contro Ebola: un onore è più che meritato».
La nomina del personaggio dell’anno su Time è una tradizione che risale al 1927 e non è la prima volta che viene assegnata a un gruppo di persone. Nel 2011, la rivista ha messo in copertina “The Protester”, a seguito della primavera araba e delle proteste di “Occupy Wall Street”. Lo scorso anno toccò a Papa Francesco mentre nel 2012, la scelta cadde su Barack Obama, per il suo secondo mandato.