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Archive for 29 dicembre 2014

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n1foto /Giovanni Schillaci

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Il 30 dicembre 1923, dalla fusione delle borgate di Milocca e San Biagio, nasceva Milena. 

La storia delle lotte per liberarsi da Sutera e Campofranco è stata raccolta dal cav. Giovanni Cassenti il quale, assieme a Salvatore Angilella e Giuseppe Cannella, fu tra i principali artefici e protagonisti dell’Autonomia.


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Cinquanta anni dopo…

Giovanni Cassenti

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Giovanni Cassenti

Il 23 dicembre 1973 sono passati cinquanta anni dalla conquistata Autonomia da Sutera e Campofranco.

Ormai finì quell’epoca ormai lontana in cui i forestieri chiamavano i nostri nonni: “mulucchisi”, “truffara”.

Ormai finì Racalmuto di essere la fonte di ogni  commercio.

Finirono i diversi medici di quel paese a essere chiamati a visitare gli ammalati di Milocca con conseguenti prelevamenti di medicine.

Finì il via vai di giorno e di notte di milocchesi che attraversavano la mulattiera Milocca–Racalmuto per ogni tipo di necessità indispensabili.

Finirono le due matrigne, Sutera e Campofranco, di curare ogni anno la riscossione di esose tasse dagli abitanti delle due borgate sottoposte di Milocca e San Biagio.

E finì pure, in caso di morosità, il subitaneo piombare di messi esattoriali che procedevano a pignoramenti e svendite ad asta pubblica, mentre mai e poi mai le matrigne si degnarono di offrire alcun servizio pubblico.

toto-angilella1Io ho vissuto il periodo della colonizzazione delle terre.

Nacqui nel 1886 a Sutera e seguii mio padre che si trasferì con la famiglia, in cerca di uscita dalla povertà con la coltivazione della terra, a Milocca, un posto accogliente ma al di fuori dal mondo senza alcun servizio pubblico.

Vissi il periodo più bello raggiunto con la vittoriosa ascesa alla indipendenza amministrativa del nostro paese: Milena.

E voglio raccontarlo alle nuove generazioni con la precisione di un esatto giornalista. Le notizie che do sono brevi e aliene da ogni caratteristica speculativa.

Quello che non ho visto di persona l’ho raccolto, grazie alla mia natura proclive a volere sapere sempre di più, fermando i vecchi del paese e, dopo il saluto, domandando sul passato. Mi hanno aiutato i capi delle famiglie Gandolfo, Mantione, Genuardi, Cassenti, Ingrao, Serrao, Saia e altri ancora dandomi tante e tante descrizioni da formare un libro.

Giuseppe Cannella "'u presidenti"

Giuseppe Cannella “‘u presidenti”

Allora non c’erano, come oggi automobili, biciclette, treni, littorine, autocarri, autobus, cinema, televisione, bar, illuminazione, acqua, gas, esercizi commerciali, banche, chiesa, asili, scuole, edifici e ogni altro benessere.

Allora il mondo contadino era tutto terra, quadrupede da lavoro, la famiglia e caso mai il fucile, non altro.

Il giorno seguiva il buio senza altre novità, tutto come da secoli e secoli.

A complicare le cose purtroppo c’era la presenza di alcuni fuorilegge, ma i nostri padri seppero resistere anche a loro, lottando eroicamente come tanti leoni: tanto era l’attaccamento alla terra che permetteva di campare sé stessi e le proprie famiglie, famiglie che spesso raggiungevano anche i dieci figli.

Si deve a loro se ora Milena è il popoloso e bel paese di oggi.

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Sottratto l’autovelox ai vigili addormentati

Automoto.it

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vvOrmai gli autovelox mobili sono diventati apparecchi così sofisticati che non necessitano più della presenza di un vigile per il rilevamento della velocità dei veicoli e per scattare, se necessario, la fotografia.

Di solito ad essere pizzicati dagli autovelox sono i guidatori che transitano in corrisponza delle telecamere a velocità superiori a quelle imposte in quel determinato tratto di strada. Questa volta invece è stata una pattuglia della Polizia locale di Roma a ricevere una brutta sorpresa.

Nella notte tra il 15 e il 16 dicembre infatti due vigili, dopo aver posizionato l’autovelox mobile a bordo strada, si sono seduti in macchina per ripararsi dal freddo. I due agenti però, contro ogni logica professionale, non sono riusciti a resistere al tepore creato dall’aria calda in uscita dalle bocchette di ventilazione e si sono inspiegabilmente appisolati abbassando la guardia per qualche minuto. È stato in questo lasso di tempo che dei malviventi di passaggio hanno pensato bene di fasi un bel (e costoso) regalo di Natale, rubando sotto gli occhi addormentati degli agenti di Polizia l’autovelox compreso di cavalletto, macchina fotografica e fotocellula.

imagesCCC0PQV5Purtroppo non si hanno notizie sui ladri e la denuncia presentata dalla municiaple alla procura della Repubblica, per il momento, risulta essere ancora contro ignoti. Non è da escludere quindi che la vicenda finirà per essere archiviata per assenza di prove ed elementi utili per l’identificazione.

Dopo aver avanzato l’ipotesi di un possibile utilizzo di gas narcotizzante da parte dei malviventi, i vigili protagonisti sono stati sottoposti ad una serie di esami del sangue che hanno prontamente smentito l’ipotesi. Gli agenti sono stati dunque multati con una sanzione disciplinare interna rischiando anche la sospensione dal servizio. Naturalmente dovranno anche ripagare all’Amministrazione la strumentazione di ultima generazione comprata dal Comune solo pochi mesi fa.

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29 dicembre 2014 ore 10:31

 

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Stangata sul Villarosa per l’aggressione all’arbitro

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Il giudice sportivo Pietro Accurso nel campionato di Seconda Categoria, girone L ha assegnato il 3 a 0 a tavolino per la gara disputata lo scorso 21 dicembre tra Acquaviva Platani e Villarosa e sospesa dal signor Chillura di Agrigento al 90′ sul 2 a 1 per i padroni di casa.

aaaL’Acquaviva Platani di mister Antonio Mistretta grazie a questa vittoria raggiunge al terz’ultimo posto l’Atletico Raffadali a 9 punti.

Il giudice sportivo a seguito di questa gara ha inibito a svolgere ogni attività il dirigente del Villarosa Mario Scarpello fino al prossimo 20 gennaio, squalificando il calciatore Sollami fino al 30 novembre 2015, Rivituso Domenico fino al 31 maggio, Burgarello per 6 gare e Rivituso Salvatore 2 gare.

La gara fino al momento della sospensione era stata spettacolare, con grandi emozioni, ma senza tensioni. Dopo lo 0 a 0 del primo tempo, nella ripresa tra il 57′ e il 64′, uno due dell’Acquaviva con Morosanu, Sorce, a 9 minuti dalla fine Fasciana accorciava le distanze.
All’87’ il brutto episodio, su assist di Sorce, Morosanu entra in area e viene atterrato, con il conseguente rigore assegnato dall’arbitro e le successive proteste dei calciatori ospiti con l’arbitro che decide di sospendere l’incontro e non far tirare nemmeno il calcio di rigore.
A questo era seguito uno scambio di accuse via web delle due società sui rispettivi siti internet, martedì il Villarosa aveva accusato l’Acquaviva che aveva risposto con fermezza, dopo un colloquio telefonico e il chiarimento.

Questa la nuova classifica del raggruppamento: Chiaramontana Mussomeli 24; Città dei Mosaici 18; Spartacus San Cataldo 17; Valledolmo, Vallelunga 14; Comunità Frontiera 12; Atletico Aragona 11; Villarosa 10; Acquaviva Platani, Atletico Raffadali 9; Accademia Mazzarinese 2.

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Eccessi medici, bisogna correre ai ripari

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images0WR9LFBT«Ci sono un sacco di motivi per celebrare la medicina e la sanità, ma è anche vero che il troppo stroppia». Scrive sul Bmj Ray Moynihan, un giornalista investigativo australiano autore di numerose inchieste: «le prove degli eccessi medici nei paesi ricchi hanno continuato ad accumularsi, con un incremento della documentazione inequivocabile sui danni e sui costi degli interventi inutili».

Anche al di là dell’Atlantico si sono mossi in molti, e in tempi recenti sono state avviate due iniziative che stanno cominciando a lasciare il segno: “Less is more” (meno è più) della rivista Jama internal medicine, diretta da Rita Redberg, e “Choosing Wisely” (scegliere con saggezza” messa in piedi dall’American Board of internal medicine foundation.

Si vogliono esplorare le cause e i potenziali rimedi dell’eccesso di esami, di diagnosi e di terapie e si fanno alcuni esempi.

psicofarmaci«Nell’ottobre dello scorso anno, per esempio, un’importante investigazione ha scoperto che una donna su cinque che riceve diagnosi di cancro della mammella non avrebbero avuto alcun danno da quel tumore. In dicembre, il presidente della task-force del Dsm-IV (Diagnostic and statistical manual of mental disorders) ha messo in guardia contro il rischio di “massiccia sovradiagnosi e dannosi eccessi terapeutici” conseguenti alla continua espansione delle definizioni di disturbo mentale – per esempio trasformando i sintomi fisici del cancro o delle malattie cardiache in un disturbo psichiatrico chiamato “somatic symptom disorder” – nella quinta edizione del manuale, in uscita a breve. I dati suggeriscono» si legge ancora nell’editoriale del Bmj «che esiste un problema più o meno marcato di sovradiagnosi in un’ampia gamma di condizioni diffuse, tra cui il cancro della prostata e della tiroide, l’asma, nefropatia cronica, e attention deficit hyperactivity disorder».

Addirittura, secondo q uesti esperti la sovradiagnosi sembra oggi diventata la norma, e non più l’eccezione: «Questo è rilevante perché una volta che le persone vengono etichettate con una diagnosi segue una cascata di conseguenze mediche, sociali ed economiche, alcune delle quali permanenti. L’etichetta medica e la conseguente terapia comportano un pedaggio emotivo e finanziario per l’individuo, con anche costi per il sistema sanitario».

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Delsey La Défense

Il bagaglio perfetto per chi deve viaggiare molto, ma vuole farlo in sicurezza: la nuova valigia di Delsey è infatti dotata di un sistema anti-ladro che permette di attaccare il bagaglio ad una parte fissa del veicolo su cui state viaggiando.

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Costo: 179 euro – Guardalo qui.

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Ha un debito col fisco: gli sequestrano il gatto (di lusso)

Animali nel mirino

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Il fisco è una brutta bestia in tutti i Paesi. Ma da noi (almeno per il momento) non si avvicina lontanamente a quello russo.

ldw9ar005w=--A Novosibirsk è capitato infatti che gli esattori delle tasse abbiano preso di mira uno studente della città siberiana che doveva circa 12mila rubli (182 euro) in un modo a dir poco originale: appurato che il giovane era un nullatenente e soprattutto non aveva alcun bene prezioso che potesse essere confiscato, gli agenti gli hanno sequestrato il suo amato felino, un prezioso British shorthair e i suoi tre piccoli gattini.

Il caso dello studente non è isolato. A Tomsk, città situata nella parte sud-occidentale della Siberia, una donna d’affari doveva dei soldi a un fondo pensione. L’imprenditrice, proprietaria di quattro Scottish Fold, ha restituito il bottino solo quando gli esattori delle tasse le hanno sequestrato i suoi gatti.

Stesso destino per un uomo di Krasnoyarsk che doveva 20mila rubli (302 euro) e che non potendo pagare le tasse arretrate ha subito non solo il sequestro del suo gatto, un British Shorthair chiamato Yasmin, ma anche la confisca del coniglio da compagnia con cui viveva da anni.

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Trova tanti consensi l’iniziativa della Pro Loco per i bambini

Letterine per Babbo Natale

Roberto Mistretta

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Hanno avuto una graditissima sorpresa quest’anno i bambini di Mussomeli, che hanno potuto visitare la casa di Babbo Natale e con lui soffermarsi all’interno della baita di legno dove hanno posato per una foto ricordo ed hanno lasciato le loro letterine piene di tenerezza.

LaICL080032720141228CL La casa in legno di Babbo Natale si trova in piazza Caltanissetta e lì rimarrà per tutto il periodo delle feste, così che i bimbi che ancora non l’hanno visitata, possano farlo e trascorrere qualche minuto col simpatico vecchietto dalla fluente barba bianca e di rosso vestito.
L’iniziativa si deve alla sensibilità di Seby Lo Conte/Babbo Natale che da anni coltivava tale sogno ma la mancanza di quattrini non aveva mai permesso alla Pro loco di cui Lo Conte è colonna portante, di farsi carico di tali spese.
Quest’anno, Lo Conte ed il presidente della Pro loco Salvatore Piazza, hanno messo al corrente della propria idea Sonja Barba, referente della Banca Mediolanum. La dott. ssa Barba, in sintonia con la donazione dell’area ludica ai bimbi presso il parco urbano “Salvatore Genco”, ha accolto di buon grado tale proposta ed ha erogato un contributo alla Pro loco che ha provveduto all’acquisto della casa lignea di 12 metri quadri. Tale casetta rimarrà quindi alla Pro loco che ha provveduto a montarla su un carrellone munito di ruote per trasportarla agevolmente. Quindi l’ha arredata allestendo al suo interno l’immancabile albero ed un camino, vi ha posizionato la scrivania e la poltrona di Babbo Natale ed infine in un angolo ha collocato anche la bacheca dove i bimbi hanno potuto lasciare le proprie letterine. Ed è stato un successo, un’esplosione di innocente gioia e meraviglia da parte dei più piccoli.
Il giorno di Natale è stata montata anche la slitta di Babbo Natale trainata da un pony (messo a disposizione da Salvatore Messina, mentre gli addobbi natalizi sono stati messi a disposizione dalla cartolibreria di Andrea Fasino), e l’allegra carovana è stata allietata dalla presenza dei novenari che hanno riproposto le antiche nenie natalizie e dai giovani dell’associazione “ViVi” sorta in memoria di Vincenzo Ricotta, giovane molto impegnato nel sociale e troppo presto mancato alla vita.
Un successo strepitoso che ripaga degli sforzi profusi, i tanti che continuano ad amare Mussomeli ed a questa città dedicano tempo e passione, offrendo anche ai più piccoli sereni momenti di svago.

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