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Archive for 14 dicembre 2014

 Giovane polacca “folgorata” dalla fede a Medjugorje incontra gli studenti

Roberto Mistretta

w3Mussomeli. Da top model dalle lunghe gambe ed in procinto di sposarsi col nipote di Berlusconi, a testimonial di fede convertita a Medjugorje dove ha vissuto a lungo in una comunità mariana. Ci riferiamo ad Ania Goledzinowska, ex top model polacca per Chanel, corteggiatissima e richiestissima in tutti i salotti, che martedì prossimo sarà a Mussomeli dove incontrerà gli studenti del triennio dell’Itgc, ex Hodierna. Incontro promosso dall’avvocato/docente Amedeo Cumella col supporto della dirigente scolastica Carmela Campo.
Da anni, la bellissima modella polacca, volto di punta della maison Chanel, già fidanzata con Paolo Emilio Beretta, figlio di Maria Antonietta, sorella di Silvio Berlusconi, ha scelto di cambiare vita e si è trasferita a Medjugorje. La conversione avvenne mentre era attesa da Flavio Briatore che le aveva proposto di lavorare nel suo noto locale in Costa Smeralda, il “Billionaire”.
w1Si tratta di una conversione autentica di cui la top model darà testimonianza martedì agli studenti. In precedenza, Ania faceva parte della grande famiglia Berlusconi. Era… allergica alle chiese e agli abiti talari, ora invece recita il Rosario ed ha fondato l’associazione «Cuori puri». La conversione avvenne nel 2011. Dalla sua esperienza ha scritto l’intenso libro “Con gli occhi di bambina”.
In quegli anni Ania viveva a Milano e venne coinvolta di striscio nell’inchiesta Ruby-gate per le serate “Bunga Bunga” alle quali assicura non ha mai preso parte. La sua è la storia drammatica di una ragazzina violentata a soli otto anni dal compagno della madre, ed a soli 13 anni conobbe la droga e il sesso. Una infanzia non vissuta, madre assente e padre morto giovane. Una bambina, Ania, rimasta vittima di violenze, che vagava per le strade di Varsavia alla ricerca della felicità. Ed invece sono anni di solitudine, droga e disperazione.
A 16 anni viene in Italia per realizzare il suo sogno di diventare una modella, ma inizia un nuovo incubo. Viene tenuta in ostaggio a Torino e costretta a lavorare in un night. Subisce ancore violenze ed abusi sessuali. Grazie ad un ragazzo però riesce a fuggire ed approda a Milano, il sogno di diventare modella diventa realtà, ma anche qui entra in un vortice di cocaina, locali, vip, sesso, solitudine.
w0L’inferno finisce quando anche grazie al giornalista Paolo Brosio (anche lui convertito dalla Madonna) decide di andare a Medjugorje e viene “rapita” da quell’oasi di pace e serenità. “Sono riuscita, con gli anni, a perdonare chi mi ha fatto del male. Se penso ai bambini che hanno dovuto subire quello che ho subito io – ha dichiarato Ania – provo una rabbia difficile da spiegare. Ogni volta mi viene da piangere. Oggi prego per queste persone perché, e cito Gesù, “loro non sanno quello che fanno”. Le mele marce sono ovunque, ma questo non vuol dire che non debbano essere punite”.
Martedì dunque, Ania racconterà agli studenti, come dal mondo fasullo si possa uscire con la luce della fede.

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Domenica 14 dicembre 2014 - ore 08:14

Domenica 14 dicembre 2014 – ore 08:14

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Gioacchino ChiparoRacchiuso nella mia solitudine

Gioacchino Chiparo

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Racchiuso nella mia solitudine

prigioneiero della tristezza

viaggiano nella memoria

i miei pensieri.

 

solL’aria

che taciturna mi circonda

sempre mi fa pensare

la felice fine dell’esistenza.

 

Sarà come l’isola delle fate

dove tutto è di tutti

e l’allegria

lotta contro la tristezza

sotterrandola.

 

padLe persone

saranno come fratelli

e gli animali

tra di loro tutti amici.

 

Il sole

darà più luce sulla terra

e la luce illuminerà le notti

con un nuovo chiarore.

 

Racchiuso nella mia solitudine

un una parvenza di ricordi

alla ricerca della felicità.

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pokPerché si dice… fare un buio

di B.M. Quartu

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Figurato: intraprendere un’iniziativa azzardata ma teoricamente redditizia; correre un rischio sperando in un lauto guadagno.

Deriva dal gioco del poker, in cui è una mossa con la quale il giocatore primo di mano (alla sinistra del cartante) raddoppia il piatto prima ancora di vedere le proprie carte. Questo gli assicura il diritto di rilanciare; inoltre se gli altri giocatori si ritirano, incamera la posta senza nemmeno giocare.

 

 

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Argento mondiale a ballerini siciliani

Salvatore Giordano

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La nissena Giulia Carlino in coppia con Emanuele Cannistraro di Cefalù (entrambi da poco tempo hanno festeggiato 14 anni) ha vinto la medaglia d’argento ai campionati mondiali di ballo per amatori che si sono svolti nei giorni scorsi a Parigi, organizzati dalla Wdc’al Amateir League. La coppia di ballerini siciliani ha partecipato alla prestigiosa manifestazione danzante in rappresentanza dell’Italia

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Giulia Carlino ed Emanuele Cannistraro sono sul podio numero 2

Giulia Carlino, figlia di Ninni e Antonella Guagenti (maestri professionisti che nel capoluogo nisseno gestiscono una avviata scuola di ballo), frequenta il primo anno del Liceo linguistico «Ruggero Settimo» del capoluogo nisseno ed ha iniziato a frequentare le sale da ballo sin dall’età di 4 anni ma fa coppia fissa con Emanuele Cannistraro da appena sei mesi. Entrambi hanno ricevuto parecchi complimenti, in particolar modo per la loro giovane età, per la tecnica ed eleganza messa in mostra nel corso della manifestazione mondiale che fa ben sperare per altri e più importanti risultati futuri, da parte dei massimi esponenti della Federazione nazionale di danza sportiva e da quella che associa i maestri professionisti.
La medaglia d’argento ai mondiali amatori non ha certo fermato gli impegni della coppia danzante: il 21 dicembre prossimo i due ballerini saranno protagonisti nella seconda edizione dell’Open Sicily Cup che si svolgerà al PalaMaira di San Cataldo per poi proseguire a marzo con il campionato regionale a Bagheria e il campionato nazionale italiano che avrà sede a Cervia nel mese di giugno.

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Il Decimo Killer

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Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 1,6-8.19-28

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gioVenne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.
Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce.
E questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Chi sei tu?».
Egli confessò e non negò, e confessò: «Io non sono il Cristo».
Allora gli chiesero: «Che cosa dunque? Sei Elia?». Rispose: «Non lo sono». «Sei tu il profeta?». Rispose: «No».
Gli dissero dunque: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?».
Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia».
Essi erano stati mandati da parte dei farisei.
Lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque battezzi se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?».
Giovanni rispose loro: «Io battezzo con acqua, ma in mezzo a voi sta uno che voi non conoscete,
uno che viene dopo di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

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