Randazzo: “Fate qualcosa o andate via”
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Non si erano spenti gli applausi per l’intervento puntiglioso e documentato del prof. Angelo Manta che quanti erano presenti al comizio venivano stupiti da un geniale colpo di scena: si mandava in onda l’audio dell’intervento del dottore Vitellaro quando non era sindaco nel contesto di una manifestazione contro il caro-bollette tenutasi al Parco urbano alcuni anni fa.
Allora il dottore Vitellaro pose alcune domande al sindaco Randazzo, gli chiedeva di conoscere il costo del servizio e del personale e anche perché non si fosse preso in considerazione di portare i rifiuti in un luogo diverso della lontana discarica di Catania. Confidò al pubblico di aver ricevuto una bolletta salata anche per lui che povero non è, figurarsi per i cittadini meno abbienti. E, senza troppi giri di parole, fece notare che nelle bollette non c’era l’intestazione e che non erano state consegnate per raccomandata suggerendo la possibilità che si potesse non pagarle senza alcun rischio. Concluse il suo intervento polemizzando: “Dove sono stati i sindaci in questi anni?” sollevando dubbi su chi amministra e non sa nemmeno ridurre i costi della spazzatura.
Sono trascorsi tanti anni da quel giorno dell’agosto 2008. Considerando però i pessimi risultati che hanno visto crescere enormemente le bollette, sabato sera Randazzo ha potuto replicargli in pubblico dicendo: “Buona sera a tutti, dopo avere ascoltato il dottore Vitellaro avremmo potuto chiudere il comizio di stasera senza ulteriori interventi o commenti. Le domande che lui faceva sono le stesse che facciamo noi oggi, e sono domande a cui il sindaco deve rispondere oggi”.
L’ex sindaco tiene subito a far notare una differenza sostanziale: “Noi come partito democratico e come opposizione in consiglio comunale non diremo mai “io non pago” e non diremo mai ai cittadini “non pagate”. Invece lui che allora si preparava a candidarsi a sindaco affermava “io non pago”. Però sottolinea Randazzo: “oggi che è sindaco chiede ai cittadini “pagate”. Per concludere soddisfatto: “Caro sindaco in politica, così come nella vita, ci vuole coerenza!!!”
E qui comincia il suo pressing: “Deve spiegare ai cittadini cosa stanno pagando oggi, deve spiegare ai cittadini quali sono i costi reali, in modo analitico e chiaro: cioè quale è il costo del conferimento in discarica dei rifiuti, qual è il costo per il personale, qual e’ il costo della raccolta differenziata e se ci sono altre voci che concorrono a determinare il costo complessivo della Tari”.
A Vitellaro che si chiedeva allora “dove sono stati i sindaci in questi anni e se avevano valutato l’alternativa alla discarica di Catania… quelli del Pd non chiedono dove è stato in questi sei anni e mezzo, lo sanno già, lo sa tutto il paese che al comune non si vede mai. Magari fosse all’Ato per difendere i cittadini di Milena, ma visti i risultati, qualche dubbio rimane. Per Randazzo si tratta di un vero fallimento ma non chiede le sue dimissioni immediate: “Caro sindaco hai fallito, prendine atto, rimboccati le maniche ed aiuta questo nostro paese a risorgere dall’inferno dove lo hai portato”.
Poi pone alcune domande: “Quando avete proposto quelle tariffe incredibilmente care, vi siete posti la domanda più semplice che un’amministrazione degna di tale nome dovrebbe porsi: quali sono gli effetti di queste tariffe sui nostri concittadini? quel commerciante che pagava 4000 euro allora, quanto paga oggi?”.
Questo non è dato saperlo visto perchè hanno bloccato le bollette dei commercianti accampando la scusa che erano da rivedere e da correggere. Randazzo chiede a Vitellaro: “Come pensi di correggerle visto che il costo della Tari è sempre lo stesso? e a spese di chi soprattutto?”
Non si aspetta nulla di buono da chi “in soli tre giorni “scarsi avrebbe verificato i costi, simulato e approvato le tariffe 2014”. E questi sono fatti documentabili.
Dice l’ex sindaco al sindaco attuale: “Noi crediamo invece che non solo non avete verificato i costi ma avete simulato le tariffe solo su alcune tipologie che vi interessavano, infatti dalle simulazioni e dal confronto con l’imposta precedente vengono fuori alcuni dati che i cittadini farebbero bene a meditare:
- le famiglie subiscono un aumento che va dal 18.49% per due componenti fino ad arrivare al 126,03 per nuclei con sei o più componenti.
- bar, caffè e pasticcerie subiscono un aumento del 243,34%
- ristoranti e similari subiscono un aumento del 218,74%
- banche e istituti di credito usufruiscono di uno sconto del 41,81%
- case di riposo usufruiscono di uno sconto del 19,21%.
Punzecchia beffardamente Randazzo: “E così sono stati accontentati i familiari ed i compari”. Per l’ex sindaco: “l’approssimazione e la superficialità dell’Amministrazione che ha fatto recapitare bollette anche ai morti, è diventata una cancrena per il paese”.
Inutile scaricare su altri le proprie responsabilità, è facile come sparare sulla Croce Rossa dire in giro che la colpa è dei funzionari comunali, come se amministrassero loro. Randazzo rimprovera: “I dipendenti si guidano e si difendono sempre e comunque, caro sindaco, non si accusano ingiustamente come avete fatto trapelare voi per giustificarvi davanti ai cittadini”. E le colpe vanno addebitate ad “un’amministrazione che deve fare i conti con l’assenza perenne del sindaco dagli uffici comunali, che si continua a comportare come un feudatario che affida la guida del paese al suo gabellotto con buona pace del sotto sindaco e degli altri assessori. Un’amministrazione senza un minimo di programmazione che vessa i cittadini di Milena, e non solo con la tari ma anche con la Tasi fissata al 2 x mille e senza alcuna detrazione per le persone meno abbienti”
Randazzo continua la sua analisi lucida e spietata: “E non venite a raccontarci che la colpa è sempre degli altri. La Tasi potevate azzerarla senza alcun danno per le casse comunali come hanno fatto alcuni comuni confinanti con il nostro.
Anche il dirigente dell’area finanziaria aveva dato parere favorevole all’azzeramento della Tasi ma non avete voluto saperne in quanto l’emendamento era stato presentato dal gruppo di opposizione Milena in Comune. pur di non dire che era una cosa buona e fattibile avete aumentato l’aliquota di un punto”.
I numeri parlano chiaro e non lasciano alibi: “Dall’esame del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario per l’anno in corso approvato in consiglio comunale pochi giorni fa, un dato emerge con tutta la prepotenza che solo i numeri sono capaci di evidenziare: nelle entrate tributarie alla voce tasse si passa da 10.681 a 779.600 cifra composta dalla somma della Tari e della Tasi alla quale vanno aggiunto altri 347,000 euro per imposte quali addizionali all’Irpef e Imu per un prelievo ai cittadini di euro 1.127.000”. Altro che bastonate caro sindaco, altro che emoraggia economica e Randazzo rievoca l’immagine del succhiasangue Conte Dracula per rappresentare l’attuale amministrazione: “Non avete lasciato una goccia di sangue ai cittadini di Milena, non vi è più rimasto nulla da succhiare”.
Almeno pagando le tasse si avesse qualcosa di buono in cambio: “A fronte di queste tasse quali sono i servizi che rendete ai cittadini? La risposta è sotto gli occhi di tutti: servizi al minimo indispensabile, strade piene di buche: da anni oramai non si asfaltano piu’ le strade, l’illuminazione pubblica chiamarla fatiscente è un eufemismo, eppure continuate a pagare fior di quattrini: avete aumentato il costo per il consumo dell’illuminazione pubblica di altri 45.000 euro e così il paese si ritrovera a spendere per questo pessimo servizio la considerevole somma di 182.000 euro. Per non parlare del trasporto scolastico con lo scuolabus che i giorni pari gira ed i giorni dispari li passa in officina”.
Randazzo poi mette in guardia quanti credono al sindaco che qualche giorno fa dichiarava di voler usare le somme ricavate dall’elenco degli evasori e degli elusori per abbassare la tassa sui rifiuti ai nuclei familiari numerosi sui quali la Tari incide di più. Non corrisponde al vero: “l’evasione e l’elusione va combattuta per tempo e gli introiti possono essere destinati al miglioramento dei servizi erogati dal comune, le somme ricavate non possono essere utilizzate per abbassare le tariffe, i commercialisti vicino al sindaco dovrebbero saperlo”.
Discorso a parte sulle bollette di alcune tipologie di utenze non domestiche che avevano subito l’aumento più alto. Il sindaco ha convocato un consiglio comunale straordinario per correggere, a detta sua, un errore riscontrato nel redigere le tariffe. “Meglio tardi che mai” dice Randazzo. Ma si chiede e gli chiede: “Siamo sicuri che anche le altre tipologie di utenze non domestiche e soprattutto quelle domestiche, che ricordiamo rappresentano piu’ dell’ 80% del totale, non siano viziate da errori?
Ce ne sono tanti, per esempio: la tipologia di casa contadina delle nostre campagne. che non usufruiscono di alcun servizio e sono costrette a contribuire. “Come mai vi siete accorti solo ora a distanza di quasi due mesi che c’era un problema? siete sicuri che non ci siano altri errori o che il costo del servizio preventivato corrisponda al vero? chiede Randazzo che rimprovera gli amministratori superficiali: “Perchè non avete pensato prima a verificare il piano finanziario? a correggere quelle storture che in esso sono presenti e che non rispondono al reale costo complessivo del servizio”
L’esponente provinciale Pd passa all’esame del clamoroso flop della tanto strombazzata raccolta differenziata: “Sapete qual è il costo della raccolta differenziata per la quale il nostro sindaco, in questi ultimi anni, si è vantato di raggiungere successi e percentuali che nessun altro comune ha mai raggiunto? Ve lo diciamo noi: il costo della raccolta differenziata compreso il trattamento ed il riciclo, riportato sul sito dell’Ato cCL1 per il comune di Milena è di circa 100 mila euro”.
Di fronte a questa spesa si domanda: “E quali sono i vantaggi per i cittadini ai quali avete promesso degli sgravi sulla tassa sui rifiuti? Risposta: Zero sgravi!!! La differenziata ci costa 100.000 euro all’anno per far pavoneggiare gli amministratori, sindaco in testa, sui giornali e nel corso delle riunioni con gli altri sindaci.
Ai volenterosi cittadini di Milena, oltre al danno si è aggiunta la beffa.