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Archive for 2 dicembre 2014

Ruvolo a Crocetta: «Situazione non più sostenibile»

Luigi Scivoli

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siraleDopo che la Regione ha assegnato (o meglio riassegnato perché si tratta di ritorno anche se momentaneo) la discarica di Lentini per il conferimento dei rifiuti, gli automezzi di Caltambiente, già carichi da tre giorni, sono partiti di buon’ora per la cittadina siracusana dove hanno effettuato il primo scarico.

Intanto il sindaco Giovanni Ruvolo ha inviato una lettera al presidente della Regione Rosario Crocetta nella quale evidenzia che la città ha avuto negli ultimi 15 giorni due emergenze per la mancanza di discariche dove conferire i rifiuti.

“Oggi – ha detto – apprendo dagli organi di stampa che una possibile soluzione indicata sarebbe quella di spedire i nostri rifiuti per nave fuori regione. Ritengo che questa precarietà non sia più accettabile per i nostri cittadini e che essi meritino l’offerta di nuove prospettive da parte di chi li amministra. Le continue emergenze, infatti, generano malumore tra i cittadini che per primi pagano prezzi economici non più sostenibili”.
ruvolo giovanni

Ha quindi ricordato che “nell’ambito da me coordinato, abbiamo espresso un piano di raccolta e differenziazione del rifiuto che tende a massimizzare la raccolta differenziata e, di contro, a minimizzare l’aliquota a carico dell’ultima fase residuale dello smaltimento in discarica; fase che vedrebbe interessate, in ultima analisi, discariche moderne, più piccole delle attuali e vicine ai territori da servire”.

Ruvolo ha comunicato ancora che “l’idea progettuale prevede la realizzazione di impianti ed infrastrutture delocalizzati nel territorio e destinati all’attivazione dei percorsi di sfruttamento della frazione umida residuale e delle filiere complete per tutti i materiali riciclabili”.
Per poi concludere che “alla luce di ciò ritengo che oggi sia arrivata l’ora di fare i veri interessi dei cittadini” e ha auspicato che “Lei possa attivare presso gli organi competenti le procedure di emergenza che possano drenare risorse per dare una spinta considerevole alla gestione integrata dei rifiuti”.

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Da linci a talpe!

Occhio agli sbandieratori !

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giusLa giustizia non è un concetto astratto, né tanto meno un concetto variabile, esso è, e rimane, sempre uguale ovunque ci si trovi. Ognuno di noi, fin da piccolo, ha sperimentato il senso di giustizia; anche in tenera età si distingueva chiaramente il tratto del sopruso o della prevaricazione, questo veniva segnato come dispettuccio o lite tra bambini. Siamo certi però che l’aver vissuto una qualche forma di prevaricazione rimanga impressa per tutta la vita in ognuno di noi, ovviamente spetta a ciascuno superare ed oltrepassare i momenti negativi vissuti.

Da grandi si impara, purtroppo, a classificare in modo diverso e tutto ciò che veniva chiamato dispettuccio prende il nome di angheria, la prevaricazione diventa prepotenza e così via … Da grandi si ha pieno discernimento, si distingue il bene dal male e tutto quello che concettualmente poteva apparire astratto dovrebbe diventare un valore da vivere nella piena consapevolezza.

Ogni cosa ha il suo nome, ogni parola ha il suo corrispondente e sinonimo, tutto, se si è in grado di intendere e volere, assume forma e contenuto. Non si può più bluffare: se un amico ti tradisce è tradimento, se il partner si intrattiene con altri è infedeltà. L’ipocrita invece sbandiera sempre il proprio senso di giustizia e legalità, ma quando si tratta del proprio “comodo” chiude un occhio e ha la pretesa che gli altri non se ne debbano accorgere. Eh no!!

cavChi si fa paladino della legalità, chi si fa intestatario di battaglie legali, chi intraprende percorsi squisitamente da giureconsulto non può poi avere l’arroganza che le piccole mancanze passino inosservate!! Siamo grandi, non siamo più piccoli, tutto ha un senso e la mancanza anche se piccolina non è altro che una illegalità!

Comodo farsi i fatti propri, bello e forse anche rilassante! Il vantaggio personale supera tutto, la convenienza privata oltrepassa i confini della tanto ostentata moralità. Quando si tratta di “grattare” la volpe diventa cieca!

acchVolpi, linci, aquile che vedevano tutte le imperfezioni del mondo … altrui, improvvisamente diventano talpe se solo si parla di qualche piccolo e minuscolo profitto personale. E’ inutile dimostrarsi quindi volpi quando l’indole, la natura, l’animo è quello del ratto che rosica di nascosto!

Inutile ed ipocrita mostrare i muscoli in pubblico se in privato si è deboli e approfittatori. Inutile, ipocrita e drammatico, se non fosse anche patetico, improvvisarsi spadaccini con la lingua … dimostrazioni inutili! Se vi trovate di fronte una volpe, una lince, un’aquila che della sua virtù ne ha fatto un simbolo, bandiera e insegna, sarebbe giusto il caso di osservarli meglio: forse, sotto cotanto pelo, c’è il vizio! Occhio …

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Video del comizio Pd

Nel video l’intervento del dottore Vitellaro sul caro bollette

quando non era sindaco

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Il pacco di Natale

Carmelo Locurto

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LaICL070094120141130CLPagare la bolletta dell’immondizia ma eventualmente solo quando saranno forniti tutti i chiarimenti del caso da parte del sindaco e degli uffici comunali preposti sugli aumenti registratisi in bolletta e ritenuti eccessivi.

E’ quanto hanno deciso di fare diversi cittadini che, dopo essersi incontrati ieri davanti al palazzo comunale in segno di protesta, domani mattina si ritroveranno ancora davanti al Comune per incontrare il sindaco Dacquì e farsi spiegare il perché degli aumenti della Tari, vedendo anche se è possibile spalmare in più rate la bolletta per un eventuale più comodo pagamento.

Una protesta, è bene dirlo, pacifica e civile, ma ferma e decisa contro il caro bollette rifiuti.

monnezza--190x130«Lo scorso anno avevo pagato 1.800 euro, mentre ora mi è arrivato un “Regalo di Natale” di 5.700 euro! », ha rimarcato ironicamente un ristoratore.

Poco più in là dei semplici cittadini hanno lamentato di aver ricevuto aumenti in bolletta nonostante avessero fatto la raccolta differenziata con l’aspettativa di poter defalcare sulla bolletta la percentuale di rifiuti conferiti nel centro comunale di raccolta. Aspettativa delusa: «A questo punto – ha spiegato uno di loro – considerato che lo scorso anno pagavo 400 euro e ora 600, e che da un anno faccio la differenziata senza che abbia avuto un solo euro di risparmio in bolletta, differenziata non ne farò più».

E mentre uno di loro raccontava che era arrivata una bolletta (salata) intestata persino ad una sua zia morta diversi anni addietro, tra i cittadini davanti al Comune il malumore si tagliava a fette. Come quello di due fiorai: «lo scorso anno – ha raccontato uno di loro – avevo pagato 700 euro, ora dovrei pagarne 3.100 per un negozio di 70 metri quadrati, manco fossimo a Roma! ».

awUn altro cittadino, poco più in là, ha commentato: «Non è possibile che uno, per pagare la tassa dell’immondizia, deve mangiarsi mezzo stipendio! Come fanno a chiedere tutti questi soldi se non ci sono nemmeno cassonetti a sufficienza per conferirvi i rifiuti e c’è un paese così poco pulito? ».

Presenti alla protesta anche diversi rappresentanti della politica cittadina. Per il responsabile cittadino del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Aronica, «i costi del servizio rifiuti si possono abbattere solo promuovendo la differenziata e la raccolta dell’umido».

awwL’ex assessore comunale Totò Alaimo ha invece chiesto: «Qual è il costo complessivo di questo servizio? Cosa è compreso? Perché la raccolta differenziata, malgrado sia stata avviata dall’ex assessore Valenti con l’inaugurazione del Centro comunale di raccolta, non è decollata? Perché i cittadini che hanno fatto la differenziata non hanno ottenuto alcuno sgravio in bolletta? ».

aqwInfine, per Totò Pelonero (Pd): «Recentemente è stato approvato un Piano di intervento dell’Aro da 1,1 milioni di euro; il sindaco Dacquì chiarisca i criteri di questo nuovo piano e perché non ha ritenuto, come fatto da altri Comuni, di aderire ad una gestione associata per ridurre i costi di gestione del servizio rifiuti».

Insomma, la gente contesta la Tari rincarata mentre il sindaco venerdì aveva spiegato che oramai la normativa nazionale prevede che il costo del servizio deve essere coperto interamente dagli utenti.

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carrateddu

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Forfait in Consiglio anche di alcuni firmatari

La Tari si paga senza sconto la mozione non passa in aula

G. V.

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tari1Niscemi. La Tari, il famigerato balzello sui rifiuti che sempre di più svuota le tasche dei cittadini, deve essere pagata senza sconti. Ciò è la conseguenza dell’inaspettato colpo di scena avvenuto lunedì sera in consiglio comunale.

La mozione di indirizzo all’amministrazione comunale, sottoscritta dal gruppo consiliare di opposizione e precisamente dai consiglieri Giuseppe Rizzo e Sandro Tizza, Idv; Franco Alesci, Giuseppe Manduca, Salvatore Lupo del Megafono; Gianluca Cutrona, Pd; Luigi Virone di Fi e Massimiliano Amato, Mpa, non supera l’esame del voto in aula, in quanto alcuni sottoscrittori hanno dato forfait.
La mozione aveva come tema “Rivisitazione dell’atto giuntale del 30 settembre scorso – Modifica approvazione piano finanziario e tariffe Tari 2014”, per rivedere urgentemente i calcoli dell’applicazione tariffaria, di ridurre la somma prevista dalla delibera “di euro 379.850,80 detratta dalla percentuale di ribasso del 13,89% e dal ricavo dei derivati della raccolta differenziata”.

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Niscemi

La mozione non supera l’esame del voto in aula (parità di voti 6-6), in quanto alcuni sottoscrittori hanno determinato, con la loro assenza in aula, Massimiliano Amato e Gianluca Cutrona, e con l’astensione di Luigi Virone, la bocciatura. Hanno votato sì alla revisione dei calcoli Tari sei consiglieri: Giuseppe Rizzo, Sandro Tizza, Luigi Licata, Giuseppe Manduca, Franco Alesci e Salvo Lupo.

Hanno votato no alla revisione sei consiglieri “Pro sindaco La Rosa”: Giuseppe Giugno, Carmelo Giugno, Francesco Trainito, Eliana Menzo, Carlo Attardi e Daniele Cona.

Gli astenuti sono stati Giacomo Gagliano, Luigi Virone, Luigi Gualato.

“Il paradosso politico – sottolinea Italia dei valori – è che i sottoscrittori della mozione non difendono la propria azione di proposizione, non difendono la nostra comunità”. Ciò non permette di ridurre la bolletta della tassa per i rifiuti. La riduzione poteva consentire una riduzione annuale media per famiglia di 38 euro.

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s3Le scuse per non fare sesso

di Alessandra Brafa

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Se proprio non hai voglia di intimità e non vuoi offendere il tuo partner, meglio ricorrere a una mezza verità. Chiarito che mal di testa e stanchezza accomunano l’uomo e la donna nell’arte di dire bugie a letto, vi sono altre scuse abbastanza reali da utilizzare per evitare di giungere svogliatamente al momento clou.

Le scuse delle donne

Se un tempo la donna si appellava alle fatidiche mestruazioni e di fronte a tale stato fisico, nessun uomo osava controbattere e rimaneva inerme di fronte a tale dato di fatto; oggi la scusa non regge più: i signori maschietti hanno capito che è impossibile avere il ciclo ogni settimana. Così, sfatato il mito del ciclo a convenienza, ne viene meno un altro: “Ho dimenticato di prendere la pillola”, la risposta risiede in altri metodi contraccettivi. Inutile allora ripiegare su sorelle/fratelli/suoceri/genitori nella stanza a fianco, sarebbe come interrompere un rapporto fisico solo perché il cane ti fissa…

s4Tra le scuse migliori delle donne, troviamo:

  • Mancata depilazione: “Non ho fatto la ceretta, mi vergogno.”
  • Appetito: “Non ho energia, ho mangiato così poco oggi./ Mi sono abbuffata, non sfiorarmi!”
  • L’ovulazione: “Sono al 14°giorno, è pericoloso, potrei rimanere incinta!”
  • Malattie veneree e infiammatorie: “Ho la candida, che fastidio!”
  • L’umore: “Non sono dell’umore giusto!”
  • L’attesa aumenta il desiderio: “Aspetta e sarai ricompensato!”
  • Il parrucchiere: “Ho fatto la piega, non vorrai mica sgualcirla?”
  • Vita familiare: “Ci sono i bambini di là, potrebbero sentirci.”
  • Le amiche: “Devo scappare, le mie amiche mi stanno aspettando!”
  • Stato fisico: “Mi sento gonfia!”

Le dieci scuse per non fare sesso

s1Le dieci scuse più utilizzate per non fare sesso sono a tratti scontate e banali. Scuse diffuse che giustificano la nascita di stereotipi quali il mal di testa e gli acciacchi fisici improvvisi.

  1. Sono stanco/stanca.
  2. Non ho voglia.
  3. Ho mal di testa.
  4. Devo alzarmi presto domani.
  5. Sono preoccupato/preoccupata per questioni di lavoro.
  6. Mi innervosisci.
  7. Ho sentito il bambino agitarsi.
  8. Dovresti farti una doccia.
  9. Ho mal di schiena.
  10. Non ci conosciamo abbastanza.

Anche gli uomini dicono le balle

s6Se eravamo abituate a donne pronte a menzogne a fin di bene, a sorpresa scopriamo un universo maschile sempre più disposto a bruciare calorie davanti a una partita alla playstation che non con la propria donna. Ecco alcuni esempi del giustificazionismo maschile:

  • La squadra del cuore: “Oggi gioca la Juve!”
  • Avere sonno: “Scusa, amore, ho troppo sonno stanotte.”
  • L’insonnia: “Se mi ecciti, non riuscirò a prender sonno!”
  • Fingere di dormire già.
  • La fretta: “Perdonami, sono di corsa.”
  • Il cibo: “Tutta colpa delle tua cena, mi è rimasta sullo stomaco!”
  • La contraccezione: “Ho finito i preservativi!”
  • Il lavoro: “Lavoro troppo in questo periodo”.
  • I malanni delle 4 stagioni: “Sto male!”
  • Il risveglio: “Devo alzarmi presto domani!”.

 

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Il defibrillatore al Liceo «Alessandro Manzoni»

Salvo Milazzo

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da sin. Michele Ferraro, Luigi Scarnato, Giuseppe Mannino e Rosa Maria Chiarello

da sin. Michele Ferraro, Luigi Scarnato, Giuseppe Mannino e Rosa Maria Chiarello

E’ il Liceo delle Scienze umane Alessandro Manzoni l’istituto scolastico nisseno scelto per ricevere in dono il defibrillatore automatico al termine di «PIllole per il cuore, note per la mente», manifestazione che unisce spettacolo e educazione alla salute in programma 10 dicembre prossimo, alle 20,30, al teatro Rosso di San secondo di Caltanissetta, con ingresso libero.
L’evento, organizzato dall’associazione “Cuore Chiaro”, presieduta dal cardiologo nisseno Luigi Scarnato, in collaborazione con l’associazione “Arca Sicilia” e la “ZeroTre” di Michele Ferraro ed Ivo Turco, affronterà come sempre importanti temi legati alla prevenzione e al mantenimento di uno stile di vita sano; sul palco si alterneranno gli interventi di medici ed esperti intervallati da momenti di intrattenimento. Prevista la partecipazione di un ricco carnet di artisti tra i quali spicca il comico palermitano Sergio Vespertino.
In programma anche un matinée aperto proprio agli studenti del liceo delle Scienze umane Alessandro Manzoni. Il personale dell’istituto che è diretto da Giuseppa Mannino, nei giorni successivi alla manifestazione, parteciperà inoltre ad un corso di addestramento per il corretto utilizzo del defibrillatore.
«Obiettivo di questo appuntamento – spiega il cardiologo Luigi Scarnato – è quello di fare prevenzione in maniera leggera, ma altrettanto incisiva; ancora una volta contiamo in una splendida cornice di pubblico».

Due tablet di ultima generazione ed una stampante multifunzione

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LaICL040013820141130CLDue tablet di ultima generazione ed una stampante multifunzione. Sono le nuove attrezzature tecnologiche dell’Istituto comprensivo Lombardo Radice di Caltanissetta che la scuola ha acquistato grazie al premio vinto nella scorsa primavera nell’ambito della 5^ edizione del concorso internazionale di disegno bandito da Caltaqua al quale, in questa occasione, hanno partecipato gli alunni delle quarte classi delle scuole primarie della provincia.

L’Istituto Lombardo Radice si era aggiudicato lo speciale premio – un assegno del valore di mille euro, tratto sulla speciale “Banca del Sapere – CaltaquaCampus”, da destinare, come da regolamento, interamente ad acquisti di prodotti informatici per la didattica. In questo modo è calato il sipario sull’edizione 2014 dell’iniziativa promossa nell’ambito delle azioni programmate per l’area tematica “CaltaquaCampus” creata per dare organicità ai diversi interventi che coinvolgono il mondo della scuola, della formazione e dell’università.

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Dopo la consegna dei tablet i libri di testo sono digitali

Roberto Mistretta

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LaICL080114220141130CLMussomeli. Appena finito di consegnare i tablet a tutti gli alunni e docenti della scuola primaria e secondaria dell’Istituto comprensivo “Leonardo da Vinci” di Mussomeli, diretto dal prof. Salvatore Vaccaro, è stato avviato il progetto “Col tablet a scuola”. Tale attività didattica prevede il coinvolgimento dei docenti con il supporto di due docenti esperti interni, Antonina Vincenza Scannella e Pio Di Salvo, e di un esperto in metodologia e didattica innovativa, l’ingegnere Marilina Pidone. “Allievi e docenti – dice il dirigente scolatico – possono, in tal modo, sfruttare la “realtà” offerta dalle risorse digitali dei libri di testo in adozione e delle App didattiche e pluridisciplinari scaricabili dal Play Store di Google ed essere motivati e stimolati ad apprendere sempre di più e meglio, ed a ricercare nuovi strumenti e percorsi didattici che continueranno ad utilizzare, in maniera certamente più appropriata e consapevole, anche nelle altre ore curriculari oltre il progetto, che ha una durata complessiva di quasi 500 ore annue. In tale logica dell’innovazione della metodologia dell’insegnamento-apprendimento, la scuola ha, inoltre, inserito le classi terze della scuola primaria nell’altro progetto “Programmare il futuro”, su proposta del Miur ed in collaborazione con il Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica), e che si inquadra nell’ambito del piano “La buona scuola”, promosso dall’attuale Governo. Oltre al monte ore previsto per l’uso del tablet, gli allievi svolgeranno, quindi, un’attività di introduzione al “coding”, ovvero al ragionamento logico-algoritmico ed alla implementazione di semplici funzioni in pseudo-linguaggio di programmazione, che avrà luogo nei moderni laboratori di informatica del plesso Madonna di Fatima”. L’interattività e la multimedialità dei tablet e delle Lim, oltre agli altri strumenti tecnologici, promuoveranno, quindi, la qualità e l’efficacia dell’apprendimento multisensoriale ed il coinvolgimento degli alunni e con i docenti così da far riscoprire ai bambini e ragazzi nuove funzionalità nei tablet e nelle altre strumentazioni tecnologiche e multimediali.

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Le scorte armate ai nostri governanti servono per difenderli da noi o difenderci da loro?

 

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