Il 30 dicembre 1923, dalla fusione delle borgate di Milocca e San Biagio, nasceva Milena.
La storia delle lotte per liberarsi da Sutera e Campofranco è stata raccolta dal cav. Giovanni Cassenti, che assieme a Salvatore Angilella e Giuseppe Cannella fu tra i principali artefici dell’Autonomia.
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Cinquanta anni dopo…
Giovanni Cassenti
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1973, sono passati cinquanta anni dall’Autonomia, ormai finì quell’epoca ormai lontana in cui i forestieri chiamavano i nostri nonni “mulucchisi”, “truffara”.
Ormai finì Racalmuto di essere la fonte di ogni commercio, finirono i diversi medici di quel paese a essere chiamati a visitare gli ammalati di Milocca con conseguenti prelevamenti di medicine, finì il via vai di giorno e di notte di milocchesi che attraversavano la mulattiera Milocca – Racalmuto per ogni tipo di necessità indispensabili.
Finirono le due matrigne Sutera e Campofranco di curare ogni anno la riscossione di esose tasse dagli abitanti delle due borgate sottoposte di Milocca e San Biagio e finì, in caso di morosità, il subitaneo piombare di messi esattoriali che procedevano a pignoramenti e svendite ad asta pubblica, mentre mai e poi mai le matrigne si degnarono di offrire alcun servizio pubblico.
Io ho vissuto sia il periodo della colonizzazione delle terre: nacqui a Sutera e seguii mio padre che si trasferì a Milocca con la famiglia in cerca di uscita dalla povertà con la coltivazione della terra in un posto accogliente ma al di fuori dal mondo senza alcun servizio pubblico; sia il periodo più bello: la vittoriosa ascesa all’indipendenza amministrativa del nostro paese.
E voglio raccontarlo alle nuove generazioni con la precisione di un esatto giornalista. Le notizie che do sono brevi e aliene da ogni caratteristica speculativa. Quello che non ho visto di persona l’ho raccolto, grazie alla mia natura proclive a volere sapere sempre di più, fermando i vecchi del paese e, dopo il saluto, domandare sul passato. Mi hanno aiutato i capi delle famiglie Gandolfo, Mantione, Genuardi, Cassenti, Ingrao, Serrao, Saia e altri ancora dandomi tante e tante descrizioni da formare un libro.
Allora non c’erano come oggi automobili, biciclette, treni, littorine, autocarri, autobus, cinema, televisione, caffè, illuminazione, acqua, gas, esercizi commerciali, banche, chiesa, asili, scuole, edifici e ogni altro benessere.
Allora il mondo contadino era tutto terra, quadrupede da lavoro, la famiglia e caso mai il fucile, non altro. Il giorno seguiva il buio senza altre novità, tutto come da secoli e secoli.
A complicare le cose purtroppo c’era la presenza di alcuni fuorilegge, ma i nostri padri seppero resistere anche a loro, lottarono eroicamente come tanti leoni: tanto era l’attaccamento alla terra che permetteva di campare se stessi e le proprie famiglie, famiglie che spesso raggiungevano anche i dieci figli. Si deve a loro se ora Milena è il popoloso e bel paese di oggi.
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MML ha pubblicato tutta una serie di scritti del cav. Cassenti sull’Autonomia di Milena della quale ricorre oggi il 91° anno. Pochi altri ancora ne mancano. Non perdetevi l’ultimo, in cui Cassenti e Angilella, realizzato il loro sogno, decidono di formarsi finalmente una famiglia e si distaccano dall’impegno in prima persona. Col passare degli anni giungeranno ad un’amara riflessione…
“Mi hanno aiutato i capi delle famiglie Gandolfo, Mantione, Genuardi, Cassenti, Ingrao, Serrao, Saia e altri ancora dandomi tante e tante descrizioni da formare un libro.” Cassenti merita un libro che raccolga le sue memorie in vero molto preziose per la storia di Milocca/Milena.
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