CARMELO CIPOLLA E GIUSEPPE VITELLARO STANNO ORGANIZZANDO INSIEME LA “SPEDIZIONE” IN FRANCIA PER L’INAUGURAZIONE DI “PIAZZA MILENA. LO RIVELANO I BIGLIETTI D’INVITO FIRMATI DA ENTRAMBI
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L’ambasciatore di Milena nel Mondo – a quanto si sa e si vede – è ancora in piedi. Sembrava finito sul binario morto e invece riappare sulla scena politica più vivo di prima. Carmelo Cipolla ha il cuoio duro, è tipo che non molla, mai, neanche dopo la serie di colpi bassi ricevuti dal sindaco Vitellaro che avrebbero steso un mammuth. Fatto è che da poco è stato miracolosamente reintegrato nel suo ruolo di badante degli emigrati.
E’ un combattente, un pugile che spesso cade al tappeto e sempre si rialza, anche se un pò stonato. Vediamo alla moviola i più recenti k.o.
Nella passata legislatura, l’ex sindaco Giovanni Randazzo si vide costretto a mandarlo via da assessore per incompatibilità ambientale su forti e continue pressioni in tal senso di gran parte dei suoi colleghi di giunta. Fu un colpo pesante ma sferrato con guanto di velluto. La sostanza fu che anche allora se ne andò con tanto di strilli, lettere aperte e articoli sui giornali, alla fine inutili.
Nell’attuale amministrazione il colpo più basso che non si può arrivò troppo presto, minuti prima di salire sul ring della giunta quando gli fu negato l’assessorato anticipato alla cittadinanza e sottoscritto dal sindaco nel programma elettorale. Le sue proteste verbali e scritte, gli articoli su giornali, gli strilli del suo avvocato difensore non sevirono a niente. Carmelo Cipolla rimase a terra. Poi miracolosamente gli fu regalata la caramellina di ambasciatore di Milena nel mondo per compensarlo dell’assessorato negato e per addolcirgli la lingua.
Durò poco. Ben presto si accorse di essere stato raggirato e cominciò a lamentarsi di essere ambasciatore soltanto sulla carta perchè nei fatti mai coinvolto nel ruolo assegnatogli, e mai invitato nei viaggi al nord e in Francia da quelli che contano nell’A.C. Vitellaro. Il sindaco non gradì le sue lamentele, nè le proteste scritte e qualche articolo apparso sui giornali, soprattutto pare che non mandò giù un’ intervista rilasciata a questo blog e di botto gli revocò l’incarico, sic et simpliciter. Il botto stonò il malcapitato che emise strilli che come al solito non servirono a nulla.
Dopo qualche tempo l’ambasciatore si è risollevato anche da questo terzo kappao, sembra negando la veridicità di quanto pubblicato da MML: è bastato criticare questo blog per avere l’indulgenza plenaria. Tra i due ora è scoppiata la pace, meglio dire una tregua conveniente per entrambi. Carmelo non poteva restare ancora con le mani in mano a vedere assottigliare il suo minuto elettorato in terra straniera. Peppuccio non poteva farsi scappare, dopo di tanti altri più pesanti ex compagni di viaggio, anche l’ambasciatore. Della serie chi si contenta gode: abbonè picca ca nenti.
E così, il nostro ambasciatore, nonostante tanti pugni sullo stomaco e una lunga serie di colpi bassi, si rialza ancora un’altra volta senza restare al tappeto. Questa sua capacità di sollevarsi sempre, di non abbattersi mai ricorda il famoso pupazzo degli anni ’60 “ERCOLINO SEMPRINPIEDI” a cui potevi mollare miliardi di calci e pugni senza mai riuscire di farlo crollare al tappeto.