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Archive for 13 ottobre 2019

Non siamo stati messi nelle condizioni di esercitare il nostro mandato di controllo e di proposta

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Per la prima volta, i consiglieri di MILENA DOMANI abbandonano l’aula consiliare interrompendo i lavori per protesta perché non sono stati messi in condizione di svolgere il loro ruolo di controllo e di proposta.
Il sindaco non ha voluto riferire in consiglio sui motivi del taglio urgente dell’Albero del Gemellaggio.
Non è stata portata in consiglio la proposta di adozione del ravvedimento operoso e di altre misure idonee a sgravare le bollette di multe e interessi quadriennali nonostante all’odg fosse un solo argomento, la variazione del bilancio per trovare le somme da destinare all’ospitalità di un centinaio di ospiti di Aix-les-Bains città gemellata con Milena.
STEMMA GRUPPO CONSILIARELa minoranza comunque auspica che, dopo le polemiche vengano ripristinati i buoni rapporti tra le istituzioni e assicurato il rispetto della dignità e del lavoro dei consiglieri comunali tutti
Per i consiglieri di MILENA DOMANI quanto accaduto rappresenta soltanto uno spiacevole ritardo della loro azione, non certo di una rinuncia a svolgere il loro mandato di controllo sull’Amministrazione e di proporre azioni intese a fare il bene comune, infatti di questi argomenti si dovrà riparlarne al prossimo consiglio comunale.

Ecco il testo integrale della loro nota.

Signor Presidente del Consiglio Comunale,

noi sottoscritti Consiglieri comunali Alfonso Cipolla, Angela Falcone, Maria Carmela Ferlisi e Maria Giulia Provenzano, siamo costretti, nostro malgrado, ad informarla in merito ad alcuni fatti recenti che ci hanno impedito di esercitare il nostro mandato sia di controllo che propositivo.

-Il 10/09/2019 avevamo richiesto al Sindaco di venire a riferire in Consiglio comunale sul da lui preannunciato taglio dell’Albero del Gemellaggio al fine di trovare una soluzione condivisa per evitarlo e trovare un altro posto idoneo per un’opera celebrativa del Gemellaggio in arrivo da Aix-les-Bains.

-Il 13/09/2019 il Sindaco faceva tagliare quell’albero senza preoccuparsi minimamente di informare il nostro Gruppo consiliare. Ritenendo che un simile comportamento configuri uno sgarbo istituzionale, ci siamo appellati a lei perché tuteli la dignità e il ruolo dei Consiglieri comunali.

IMG_20190924_180004-Il 30/09/2019 abbiamo invitato il Sindaco a venire a riferire nel prossimo consiglio comunale sull’intera vicenda che ha portato al taglio dell’Albero del Gemellaggio per documentare i motivi dell’urgenza e della pericolosità per la pubblica incolumità.

– Il 30/09/2019 abbiamo chiesto formalmente di inserire all’ordine del giorno del prossimo consiglio (questo di oggi) un punto molto importante per l’intera Cittadinanza in cui si proponeva l’esame di alcuni sistemi, tra cui il Ravvedimento operoso, al fine di ridurre il peso delle tasse e dei tributi comunali che gravano sui contribuenti, incolpevoli, costretti a pagare penalità e interessi per tributi che riguardano il 2014, con l’intento di creare un rapporto più amichevole tra i Cittadini e l’Amministrazione Comunale.

tax– L’1 ottobre lei convocava il consiglio comunale con un solo punto all’ordine del giorno: una variazione di bilancio per consentire di stanziare i fondi per ospitare una delegazione francese che verrà a Milena a rinverdire il Gemellaggio. Un argomento importante, come altrettanto importante riteniamo quello di cambiare in meglio, per i cittadini e lo stesso Comune, il Regolamento dei tributi .

Così stando le cose, di fatto ci è stato impedito di ascoltare il Sindaco sull’urgenza del taglio dell’Albero del Gemellaggio e di esaminare le proposte sulle tasse che, secondo noi, non possono essere richieste con oltre quattro anni di ritardo e pretendere pure il pagamento degli interessi e delle penalità.

Per i motivi detti, siamo costretti a non partecipare all’unico ordine del giorno di questa seduta consiliare, confidando che questa spossa essere la prima e l’ultima volta, sperando nel pronto ripristino del rispetto dei ruoli istituzionali e nel permettere ai consiglieri della minoranza di esercitare il loro diritto propositivo e di controllo sull’operato dell’Amministrazione, senza l’interposizione di alcun ostacolo e ritardo.

Con questo auspici la invitiamo ad allegare agli atti questa nostra nota di protesta e la salutiamo.

 

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Onore ai quattro della minoranza, hanno rappresentato tutti i cittadini liberi di Milena

Salvatore Ferlisi

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La minoranza consiliare, oggi ha dimostrato di non essere uno strumento del presidente.
Oggi è stata cancellata ogni zona di grigio tra le due parti politiche.
E’ arrivato il momento delle scelte : tra l’ essere sudditi supini, genuflessi verso la presidenza e l’essere persone libere, non piegate dalle lusinghe di un potere assoluto, reazionario ed accentratore.
Sono le piccole cose che danno la dimensione e lo spessore dei singoli.
Si può essere forti con una pianta ( innocente ).
Non si possono mostrare i muscoli alle persone intelligenti e libere.
Onore ai quattro della minoranza, oggi, loro hanno rappresentato tutti i cittadini liberi di questa comunità.
Non so che dire della maggioranza: se ci sono consiglieri ancora in vita, che battano un colpo, che si facciano sentire, non tutti, immagino, sono allineati e coperti agli ordini del kaiser.
In paese, dall’inizio di questa nuova amministrazione è successo di tutto, che a rifare l’elenco diventerebbe persino noioso, e non è possibile, che nessuno di questa maggioranza ha la facoltà di parlare o di avere un pensiero proprio, non etero/diretto.
Il presidente deve comprendere che la teoria della carota e del bastone, può funzionare solo tra i suoi e non è applicabile alle persone libere.
A, proposito, quando è stato convocato l’ultima volta il comitato per il gemellaggio previsto dal regolamento comunale ?
Chi lo doveva convocare ? E, non doveva essere questo Organo a dare le direttive ?
L’attuale amministrazione, a mio parere, è la peggiore di sempre, non ha eguali nella storia del paese.
L’attuale Sindaco percepisce dai fondi la maggiore indennità mai pagata ad altro Sindaco prima di lui.
Siamo alle solite, le cose più care, sono le peggiori.

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Milena il paese delle Robbe o il paese dell’Oki??

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Ormai in questo piccolo paesino dell’entroterra siciliano sta succedendo di tutto, ora arriva l’emergenza OKI, un farmaco antinfiammatorio in polvere di uso comune.
Come si è sentito parlare in questi giorni in piazza, nei locali, e in qualsiasi attività commerciale i giovani d’oggi vogliono sperimentare di tutto.

Addirittura come si dice in paese in questi giorni sarebbero state fermati 4 ragazzi nel vicolo Garibaldi da due persone e sono stati sorpresi mentre sniffavano OKI.

Anche durante le riunioni parrocchiali il parroco ha sollevato il problema con i genitori dei ragazzi che frequentano la scuola, i genitori molto sconcertati di tutto questo si sono subito allarmati…

DOVE STIAMO ARRIVANDO?

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Tra poco il rifacimento del secondo tratto: dalla miniera al bivio per Milena

Michele Mancuso

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Mi sembra giusto, dopo tante peripezie, comunicare alla nostra cittadinanza che proprio ieri è stata aggiudicata dal Libero Consorzio di Caltanissetta, ex Provincia, il rifacimento del tratto di strada che va dalla miniera di Racalmuto al bivio per Milena.

Una soluzione importante tanto attesa da tantissimi cittadini che, per lavoro o per piacere, attraversano quel tratto tutti i giorni.

Alfonso Cipolla, l’ass.reg. alla viabilità Marco Falcone, l’on.le Michele Mancuso, Giovanna Candura

L’avevamo promesso.

Finalmente sarà sistemata la Racalmuto – Milena

L’abbiamo mantenuto.

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Solidarietà alla famiglia Mariottini

 

Ma voi pensate come si debbano sentire i genitori di una ragazza di 16 anni stuprata per ore da quattro di queste bestie e poi ammazzata, quando si sono visti recapitare una denuncia da parte dell’assassino della propria figlia.
Yousef Salia una di quelle bestie che si trovava in Italia con un permesso umanitario, ha denunciato la mamma ed il papà di Desirée Mariottini per abbandono e mancata vigilanza del minore.
Questa bestia fa sapere tramite il suo avvocato che “se i genitori avessero tenuto a casa la figlia questa sarebbe ancora viva”.
Brutta bestia se tu fossi restato a casa tua o se uno Stato degno di questo nome ti avesse rispedito a calci nel culo al tuo paese, Desirée sicuramente sarebbe ancora viva.

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Catania, la neomelodica Agata Arena truffava sul reddito di cittadinanza

di Carmen Greco

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Catania, la neomelodicatruffava sul reddito di cittadinanza

Agata Arena, percepiva illegalmente il sussidio che l’Inps le ha ora revocato. Denunciata dalla polizia per truffa assieme a due suoi familiari

Anche i neomelodici piangono. E questo si sa. Ma poi si riprendono e sanno benissimo come sbarcare il lunario, magari facendosi mantenere da quello stesso Stato contro il quale si scagliano nelle loro canzoni.

È il caso di Agata Arena, ministar del settore e componente di una famiglia che a Librino ha fatto il bello e cattivo tempo nel settore della compravendita di stupefacenti. Agata – che a “Quartiere Librino” ha dedicato una sua hit – percepiva illegalmente il reddito di cittadinanza.

Lo hanno scoperto gli agenti del commissariato del quartiere i quali hanno denunciato a piede libero lei ed altri due componenti della sua famiglia, per il reato di “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” (leggasi il reddito di cittadinanza).

Tutto è nato dai manifesti che pubblicizzavano “il primo lavoro discografico” di Agata Arena. Manifesti che gli agenti hanno notato affissi abusivamente all’interno di un immobile – di proprietà del Comune di Catania – nel quale la stessa Arena e due suoi familiari avevano messo su un minimarket completamente abusivo e, ovviamente, senza agibilità e a canone gratuito. Già basterebbe questo quadro a far capire il livello di assoluta illegalità che regna a Catania.

Ma andiamo avanti. Durante il controllo i poliziotti hanno scoperto che tutti e tre i componenti dello stesso nucleo familiare avevano dichiarato falsamente all’Inps di essere disoccupati cosa che aveva fatto ottenere alla Arena il sussidio del reddito di cittadinanza, vale a dire 709,99 euro al mese per 18 mesi (corresponsione partita nel luglio scorso).

La stessa Arena è assegnataria di una casa popolare nel comune di Belpasso, ma risulta domiciliata a Catania, al viale San Teodoro, area storicamente di pertinenza della sua “famiglia”.

A cosa serviva il reddito di cittadinanza percepito ingiustamente a danno di chi ne avrebbe bisogno davvero? A pubblicare il nuovo album di Agata Arena, ovviamente, sul quale ha già investito con una cifra di 3.000 euro. Per completare la track list (finora sono stati pubblicati solo 4 brani dalla Sea Musica) servivano altri soldi e quindi serviva il bancomat di Stato per completare l’opera.

Forse, però, l’album “Quartiere Librino 2” non vedrà la luce con buona pace dei fan di Agata Arena che dovrà restituire le due mensilità già incassate dopo la segnalazione della polizia all’Inps. Non solo non riceverà più il reddito di cittadinanza ma dovrà restituire 1.419,98 euro e rinunciare agli altri 11.359,84, che avrebbe potuto percepire.

La questura sta valutando anche la possibilità di emettere a carico dei tre denunciati, ulteriori provvedimenti.

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Ritrovata la tela « Satan mène le bal » di Cyril Constantin

Marina Ferrari

Sparita da parecchi anni, la tela « Satan mène le bal » (Satana mena la danza) dipinta nel 1944 dal famoso artista aixois Cyril Constantin è stata presentata l’altro ieri in municipio.
Un grazie a Pascal Bourrier, che ha ritrovato quest’opera qualche anno fa, per averla restituita alla città. Dopo il restauto, questa tela potrà essere mostrata di nuovo alla visione degli aixois.
Sono contentissima che i riflettori si accendano su Cyril Constantin questo genio sconosciuto ai più e ringrazio Geneviève Frieh ambasciatrice di Cyrillie, la quale ha conosciuto molto bene l’artista e anche pubblicato una bellibro si di lui che ci ha fatto di nuovo scoiprire la sua incredibile personalità.

L'immagine può contenere: 1 persona, persona seduta, tabella e spazio al chiuso
Secondo Pascal Bourrier, ogni volto dipinto sulla tela rappresenta una persona da lui conosciuta, alcune addirittura hanno già un nome. Bisognerebbe organizzare una mostra sull’opera iconoclasta dell’artista.
 

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Ritorna in Sicilia – dopo l’ultima edizione svoltasi a Verona nel 2016 – la storica Coppa degli Assi, il concorso equestre internazionale di salto a ostacoli. A ospitare l’evento, dopo le trentadue edizioni svoltesi a partire dal 1976 nel campo che si trova all’interno del Parco della Favorita di Palermo, sarà il rinnovato impianto della Tenuta di Ambelia di proprietà della Regione Siciliana, che sorge sulle colline di Militello in Val di Catania a due passi da Scordia e a quaranta chilometri dal capoluogo etneo.

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Sforza Italia

Ma cosa hanno in testa?

Giuseppe Mancuso

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In un periodo dove si fa a gara a perdere le nostre tradizioni, la nostra identità, non poteva che mancare la maglia della nazionale di calcio.
Una scelta incomprensibile, a mio avviso, che assieme alle altre iniziative ci sta portando ad una deriva pericolosa.
Non mi stancherò mai di difendere la nostra cultura, le nostre tradizioni, la nostra identità, non è tollerabile la rinuncia continua a tutti i simboli identitaria del nostro paese.

 

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Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 17,11-19

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images (5)Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, alzarono la voce, dicendo: «Gesù maestro, abbi pietà di noi!».
Appena li vide, Gesù disse: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono sanati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce; e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono?
Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Alzati e và; la tua fede ti ha salvato!».

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