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Archive for 7 ottobre 2019

IO CITTADINO OFFESO

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in silenzio

Claudio Cipolla

Ogni epoca ha i suoi farisei! E di questo oramai siamo certissimi. Con questa premessa è difficile iniziare un discorso semplice perché potremmo spaziare e dilungarci per ore. Cercheremo di concentrare i pensieri … impresa che non ci riesce sempre …

Potremmo parlare degli alberi, ma non crediamo ci sia molto da aggiungere. Tutto si è ormai compiuto, purtroppo e, mentre in altri posti ne vengono piantati di nuovi, qui o si tagliano o si estirpano.

La cosa che più ci allarma è il silenzio del sindaco che non ha trovato un secondo per spiegare alla popolazione le sue intenzioni o il suo eventuale progetto. Niente.

Ci dispiace che un ragazzo, moderno, simpatico che dovrebbe usare i social anche per scopi istituzionali, non abbia trovato una manciata di secondi per informare la povera gente che attendeva qualche straccio di spiegazione.

A quanto pare, da una rapida ricognizione, i social vengono sì usati, ma soltanto per documentare passerelle, feste e niente più. Che tristezza.

Ci saremmo aspettati, da un giovane, un atteggiamento, se non rispettoso, che prescinde dall’età, almeno un agire aperto al dialogo anche non formale. Invece, dobbiamo, purtroppo ancora, constatare che, il sindaco, sprangandosi nel rigoroso silenzio ha dato, ha fornito la possibilità di formulare ipotesi in merito non esattamente ammirevoli.

Cipolla Claudio sindaco – Randazzo Giovanni presidente

Né tantomeno i suoi collaboratori o perfino il Presidente del consiglio si sono premurati a dare chiarimenti, come se non avessero neanche visto e toccato con mano il malcontento della popolazione. Chissà poi perché!

Noi riteniamo che, appurato il disappunto anche di un solo cittadino, il sindaco avrebbe dovuto fermarsi e prestare attenzione a quanto veniva riferito, chiesto e invocato. Probabilmente un atteggiamento di ascolto avrebbe evitato la polemica e il polverone sollevato. Sarebbe bastato poco per non essere nell’occhio del ciclone.

È l’indifferenza che a noi ha maggiormente impressionato, in quanto non la riteniamo ammissibile da chi occupa una posizione apicale. La viviamo come un sopruso, un danno, un nocumento, una vessazione.

C’è gente che, forse, vive il silenzio in maniera normale, forse perché abituata a soccombere di fronte alle ingiustizie, ma ci sono altri, e noi siamo tra questi, che il silenzio lo rinnegano, lo ripudiano, lo disprezzano.

È come un tradimento da parte di chi credevamo di fiducia e invece scopriamo all’improvviso essere solo una figura patetica, una carcassa …

Il “meraviglioso mutismo” di chi al contrario dovrebbe, per istituzione, confrontarsi, eloquiare, trovare compromessi mal si addice ad una carica così importante. Immaginiamo un ministro, un senatore, tanto per rendere l’idea, non attento all’ascolto delle esigenze del territorio, quali prospettive avrebbe in un futuro?

È il mestiere che impone un certo tipo di comportamento!

Se non si risponde ai richiami della popolazione si è falliti su tutta la linea!

Non ci possono essere sconti, non si possono perdonare queste cose!

Noi siamo fermamente convinti che l’armatura dialettica sia uno strumento importantissimo ed un Sindaco che non ne fa uso deliberatamente offende irrimediabilmente chi chiede spiegazioni.

Avremmo capito tutto, siamo certi che avremmo davvero compreso qualsiasi spiegazione ci fosse stata fornita, forse lo avremmo anche giustificato, ma trincerarsi e sghignazzare con i soliti subalterni NO!

Non è tollerabile! Non si addice ad un Sindaco!

Dobbiamo quindi pensare che l’abitudine a non ascoltare derivi dal bisogno primario di imporre la propria decisione? La comunicazione è il fondamento di ogni agglomerato sociale sano e collaudato, se il Sindaco se ne priva è chiara ed evidente la volontà di voler nascondere qualcosa, forse per tenere saldi dei privilegi poco ammissibili o poco trasparenti?

La comunicazione è un indicatore della salute istituzionale di una amministrazione pubblica, il grado di impegno si misura spesso in termini verbali, non esiste società vigorosa senza una comunicazione semplice, chiara e trasparente. Se così non è, Signori, potremmo essere di fronte ad una grandissima minaccia sociale.

Avremmo continuato, ma vogliamo fermarci qui. Lasciamo ai lettori le considerazioni e conclusioni.

Kenna, Ottobre 2019.

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La forestale dovrebbe cominciare a fare qualche multa in giro.

Salvatore Palumbo

(altro…)

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Dissertàre

DISSERTARE dis-ser-tà-re (io dis-sèr-to)

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Discorrere trattando un argomento in modo serio e ampio: dal latino dissertare, intensivo di dissèrere ‘esporre, trattare’, derivato di sèrere ‘intrecciare, concatenare’ col prefisso ‘dis-‘ che indica separazione.

Siamo davanti a una parola ricercata, che si userebbe davvero di rado se il vasto pubblico non l’avesse presente per il suo essere ricercata e la impiegasse largamente in sensi ironici: difficile imbattersi in dissertazioni vere, facile esagerare un discorso in dissertazione.

Il significato è tutt’altro che impervio: è un ragionare in maniera seria, ampia, circostanziata, con cognizione, di un certo argomento. Si tratta di una voce dotta recuperata da un’uguale voce latina – e ha avuto successo in italiano solo dalla fine del Settecento. Il dissertare latino era un intensivo del verbo disserere, che arrivava al significato di ‘esporre, trattare’ con una composizione intelligente e suggestiva: aggiungeva al verbo serere e al suo significato di ‘intrecciare, concatenare’, il prefisso ‘dis-‘, che indica separazione.

L’esporre del disserere procede, con pazienza e metodo, intrecciando il discorso attraverso un’analisi attenta che distingue le fibre sottili di una questione. Le due tensioni opposte del discernimento che separa e della composizione che concatena si sintetizzano nel disserere, e quindi nel dissertare, un alto esercizio d’intelletto.

Capita che durante la cena due commensali inizino a dissertare di politica ad alto livello; durante il convegno i relatori dissertano riguardo a diversi aspetti di un problema vasto; e davanti alla domanda provocatoria invece di rispondere seccamente l’interrogato ci disserta sopra, in modo da segnare la sua autorevolezza. È un’azione che si prende il suo tempo, e anche se il dissertare non è sempre freddo e anzi può comporre un dibattito acceso, ha un ineludibile atteggiamento posato, compassato: non si disserta di fretta, non si disserta vociando o facendosi scappare male parole.

Ciò nonostante, e anzi proprio per questo, il dissertare può essere volto in tono scherzoso, come iperbole di un gran parlare, volentieri più retorico del dovuto: l’amica ci dà consigli non richiesti dissertando sulla nostra vita, la gente in fila alle poste disserta su quanto sia inefficiente il servizio, disserta la bambina profondendosi in lallazioni piene d’enfasi.

Una parola dotta, importante, che sa sorridere.

Testo originale pubblicato su unaparolaalgiorno.it: https://unaparolaalgiorno.it/significato/D/dissertare

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” Wall of Life” è una soluzione sviluppata con l’intervento della Regione Siciliana, per la cooperativa sociale ennese, per supportare i ragazzi con disturbi dello spettro autistico in una serie di attività quotidiane.

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Festa dell’accoglienza al Virgilio

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Accogliere i nuovi studenti, con una grande festa di inizio di anno scolastico, è una bella tradizione del “Virgilio”. Nei giorni scorsi , presso l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Virgilio” di Mussomeli, si sono svolte le attività d’accoglienza per il nuovo anno scolastico 2019/2020.

Tre giorni dedicati a dare il benvenuto agli studenti delle classi prime dei diversi indirizzi della scuola, che hanno visto tutto il personale scolastico coinvolto nelle iniziative proposte dalla Commissione dedicata all’accoglienza. Gli studenti hanno conosciuto i loro nuovi docenti ed hanno visitato gli spazi scolastici, dai laboratori alla palestra.

Poi, i nuovi alunni sono stati ricevuti e guidati in auditorium dagli studenti,futuri hostess e steward ,dell’IPSEOA e lì sono stati accolti dal Dirigente Scolastico, dott.ssa Calogera Genco, che ha dato loro il suo personale benvenuto, rivolgendo parole di plauso ad una platea attenta di giovani studenti, che hanno scelto il “Virgilio”, per la sua consolidata tradizione di alta formazione culturale nel territorio del Vallone.

Ella ha augurato ai nuovi allievi un felice corso di studi superiori, all’insegna dell’ impegno di studio, della responsabilità , del rispetto delle persone e delle regole, per il raggiungimento di traguardi sempre più alti, nel segno della conoscenza e del sapere , perché ciascuno possa contribuire alla costruzione di una società migliore e al progresso dell’Umanità. Ha avuto luogo poi la proiezione di un filmato che ha documentato i momenti più significativi della vita del Virgilio, dalle esperienze di Alternanza Scuola-lavoro, previste dalla Legge n. 107/2015, alle visite guidate, alle attività laboratoriali.

modiosaIl 19 settembre, infine, ha avuto luogo la Festa dell’Accoglienza , in cui gli studenti “veterani” hanno accolto le new entry, ed hanno comunicato, con spontaneità e profondità di pensiero, la loro personale esperienza a scuola, invitando i compagni ad amarla e a credere fermamente in essa e nel suo valore educativo.

L’evento è stato animato poi dal gruppo MODIOSA, costituito da studenti dell’Istituto, che hanno eseguito con maestria numerosi brani musicali. Da ultimo, gli alunni della sede IPSASR-IPSEOA hanno offerto ai nuovi compagni la colazione di benvenuto, preparata da loro , sotto la guida esperta dei docenti dei laboratori di sala e cucina e di trasformazione agroalimentare, e allestita nella sala- ristorante della sede IPSASR-IPSEOA. Grande la soddisfazione del dirigente per l’ottima riuscita dell’evento, frutto della collaborazione di tutte le componenti scolastiche.

Il dirigente scolastico

dott.ssa Calogera Maria Genco

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