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Archive for 21 ottobre 2017

Musumeci al San Michele

La Sicilia con Musumeci diventerà bellissima

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La Lista nissena di Diventerà Bellissima è formata da Anna Comandatore, consigliera comunale di Gela; Fabio Bennici, presidente del Consiglio comunale di Niscemi e Michele Ricotta ex deputato regionale in quota An.

Proprio Ricotta ieri sera ha ospitato Nello Musumeci nella sala dell’hotel San Michele di Caltanissetta, affollata da amici e simpatizzanti.

Il candidato Ricotta ha dato la parola a Fabio Bennici e ad Anna Comandatore dando così una lezione di stile ed un’immagine unitaria dei tre candidati che, come si dice, hanno fatto squadra.

Subito dopo l’intervento, Nello Musumeci è stato accompagnato a Serradifalco per un comizio in piazza.

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Il candidato alla presidenza della regione, come si sa, ama comiziare all’antica, mostrandosi apertamente alla gente per manifestare il suo pensiero.

Il suo è un vero e proporio tour de force, infatti dopo Serradifalco è “volato” a Niscemi per l’ultimo comizio della giornata.

E così tutti i giorni nella speranza di potere raggiungere il suo obiettivo che è quello di dare una svolta a questa nostra che è già bellissima fuori, ma non ancora dentro, nella sua anima distrutta dal malgoverno, dalla burocrazia e dalla rassegnazione.

b.jpgc.jpgChiede il voto per un solo mandato: “non faccio il politico per mistiere”, cinque anni per un’inversione profonda della politica. E diffida di quanti demonizzano l’avversario, specie  quando dentro casa loro hanno deputati regiionali e sindaci inquisiti e rinviati a giudizio e non anno cosa voglia dire amministrare.

“Io ha amministrato per due volte la provincia di Catania facendola diventare la prima d’Italia, facendola diventare una stazione appaltante, e producendo migliaia di delibere senza mai avere avuto a che fare con l’occhio della magistratura addosso”.

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LA DRAMMATICITA’ DELLA FAME NEL MONDO RIMANE UN’EMERGENZA

Franco Petraglia

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Contrariamente alle numerose affermazioni di principio-dichiarazioni d’intenti fatte nel tempo da parte dei Paesi ricchi del pianeta, la fame continua a rappresentare una quotidiana emergenza mondiale.

La conferma di quanto sopra ci viene data anche dai recenti rapporti del World Food Program (Agenzia dell’ONU), che stima in 800 milioni circa le persone che nel mondo soffrono di malnutrizione. Le nazioni più colpite sono: Etiopia, Eritrea, Congo, Angola, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Guinea, Burundi ed altri Stati africani.

Questa “brutta bestia” uccide ogni anno, nel mondo, circa 3 milioni di bambini. A lanciare l’allarme è il nuovo rapporto di “ Save The Children.” E’ una vergogna! Noi “lottiamo” ogni giorno contro le malattie causate dall’iperalimentazione, mentre ci sono nel globo interi popoli che vengono costantemente morsi dalla fame.

Basta con interventi propagandistici e dalle connotazioni quasi esclusivamente assistenzialistiche e pietistiche.

E’ necessario che questi Paesi sfortunati, che tendono la mano per chiedere l’elemosina, si affranchino completamente dalle dipendenze economiche e  politiche verso gli Stati più opulenti: più giustizia sociale, più uguaglianza, più pace, più benessere materiale! Solo se riusciamo ad offrire ossigeno vero a questi nostri fratelli disperati, possiamo dire di aver lavorato per la civiltà e il progresso di tutta l’umanità.

Parole sante quelle di Papa Bergoglio nella Giornata Mondiale dell’Alimentazione che si è celebrata presso la FAO di Roma il 16 ottobre scorso:” La fame non è una malattia incurabile”.

E qui amo riportare anche altre tre citazioni: “I poveri non possono aspettare”(San Giovanni Paolo II); ”Non capisco perché, se do da mangiare ai poveri mi chiamano santo, se chiedo perché i poveri non hanno da mangiare mi chiamano comunista” (Dom Hèlder  Pessoa Camara (compianto Arcivescovo cattolico e teologo brasiliano) ; “Il sazio non crede al digiuno” (la buonanima di mia madre).

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Occhio!!!

ottica

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amit

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Per Asia: “Si rende conto che chi è stata stuprata davvero…?”

di Daniela Santanché

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Cattura.PNGIl caso Weinstein ha aperto il dibattito sul comportamento degli uomini con le donne e subito le donne, o meglio un certo tipo di donne, si sono schierate con le “vittime”, aggiungo io di se stesse.
Donne che molti anni dopo hanno raccontato sui giornali e alle televisioni, senza avere il coraggio di denunciarle agli organi preposti, le violenze, e qualcuno ha usato anche la parola stupro, subìte dal re di Hollywood. Io non ci sto. Io senza opportunismi e ambiguità mi schiero dalla parte della “vita” e vi spiego perché. Da sempre gli uomini hanno usato il potere e la ricchezza per sedurre le donne e da sempre le donne hanno usato la bellezza per sedurre gli uomini. È il gioco delle parti. I primi cercano di conquistare con la merce che hanno, le seconde si concedono e in cambio ottengono carriera, denaro, protezione.

Cambio merce – Nel mio lavoro (vendo pubblicità) si chiama cambio merce. Questa è la vita, questo avveniva ieri, oggi e avverrà domani. Non facciamo le vergini, non facciamo finta di scandalizzarci e di non sapere che il rapporto tra uomo e donna è anche questo. Non diventiamo le Meryl Streep di turno, che nel 2012 alla consegna degli Oscar diceva in mondovisione: «Weinstein è il mio Dio», mentre oggi la stessa donna dice che Weinstein è disgustoso e imperdonabile. Ma lei dove viveva? Con chi parlava la donna più potente di Hollywood? Non frequentava il suo mondo?

aaChe orrore, che disgusto, per usare le sue stesse parole, mi fanno queste donne. Per me, loro sono imperdonabili. Non si sputa nel piatto in cui si mangia con gusto. Troppo facile quando si è ricche, potenti e affermate sputare come ossicini di pollo quegli uomini che nutrivano la loro fame di successo e di ricchezza.

Sarebbe più dignitoso per la nostra categoria se queste donne ammettessero con se stesse e in silenzio che hanno accettato un cambio merce: io te la do e tu in cambio mi dai il tuo potere per la carriera.

Un appello –  Sarebbe più rispettoso per tutte quelle donne che hanno subìto le violenze dei maschi, che non hanno fatto finta di godere e che portano le cicatrici dello stupro nel loro cuore e non ci sono carriera o soldi che a loro potranno far dimenticare.
Faccio un appello a tutte le donne, non cascateci, ma anzi combattiamo tutte insieme gli stupri, facciamo tutto quello che serve perché nessuna donna debba più subire le violenze, quelle vere. Non cadiamo nella trappola di difendere chi utilizza un tema così delicato per ottenere qualche intervista o qualche passaggio televisivo o ancora peggio per essere strumento di qualche gioco di potere.

In ultimo, da mamma, chiedo alle mamme di insegnare alle proprie figlie che chi paga comanda e se paghiamo i nostri conti comandiamo noi sulla nostra vita e decidiamo noi a chi vogliamo darla. Questa si chiama parità.

 

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abcUn po’ di RELAX

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Quale delle due è quella giusta?

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Quell’area del Pacifico pullula di pescecani.

Quell’area del Pacifico pullula di pescicani.

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