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Archive for novembre 2017

Musumeci non lega

PALERMO – Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha ufficializzato la composizione del proprio governo

La Sicilia

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Tutte confermate le anticipazioni stampate questa mattina dal nostro giornale che ha dato tutti i nomi e le deleghe così come sono state assegnate dal nuovo governatore. Confermata anche l’esclusione della Lega che ha già creato i primi mal di pancia nella maggioranza che sostiene Musumeci all’Ars.

Questa la composizione della squadra di assessori e le deleghe: l’avvocato Gaetano Armao (indipendente) all’Economia e vice presidente; l’agronomo Edgardo Bandiera (Forza Italia) all’Agricoltura; l’avvocato Salvatore Cordaro (Popolari e Autonomisti) a Territorio e Ambiente; l’avvocato Marco Falcone (Forza Italia) a Infrastrutture e Mobilità; Vincenzo Figuccia (Udc) a Energia e Servizi di pubblica utilità; l’avvocato Bernadette Grasso (Forza Italia) a Autonomie locali e Funzione pubblica; la farmacista Mariella Ippolito (Popolari e Autonomisti) a Famiglia, Politiche sociali e Lavoro; Roberto Lagalla (Idea Sicilia) a Istruzione e Formazione professionale; il colonnello Sandro Pappalardo (Fratelli d’Italia) a Turismo, Sport e Spettacolo; l’avvocato Ruggero Razza (Diventerà Bellissima) alla Salute; Vittorio Sgarbi (Ind.) ai Beni culturali e Identità siciliana; l’avvocato Girolamo Turano (Udc) alle Attività produttive.

Musumeci ufficializzando la squadra ha anche convocato la prima seduta di Giunta che si terrà domani pomeriggio e dovrà subito affrontare temi scottanti, come la richiesta di proroga al governo nazionale dei poteri speciali in tema di rifiuti per cercare di tamponare l’emergenza discariche alle porte.

Come detto la composizione della Giunta, ha creato malumori nella Lega. L’esclusione del partito di Salvini dal governo della Sicilia manda in soffitta il “modello” che aveva portato alla vittoria delle elezioni e che rappresentava la base da cui partire in vista delle politiche e creerà presumibilmente problemi di numeri, alla già risicata maggioranza che sostiene Musumeci all’Ars, visto che il deputato leghista Tony Rizzotto ha già lasciato il gruppo parlamentare di FdI- Noi con Salvini per passare al gruppo misto. Ma Rizzotto era il 36° deputato della maggioranza di Musumeci tra i 70 parlamentari dell’Ars. Una presenza che, dunque, è fondamentale per il governatore. La Lega ha annunciato che in Aula deciderà caso per caso, provvedimento per provvedimento.

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PA 60 BASILICA

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La bella inglese

di Briciolanellatte

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8«Sono proprio stanco. E scocciato. Sì, stanco e scocciato. Prima sono stato per mesi senza mai muovermi in quella sottospecie di stamberga che chiamano casa, metà arredata e metà no; (sembra che, siccome sono onesto, non mi possa permettere con il mio stipendio un posto più dignitoso in centro. Almeno così ha scritto Lui); e ora sono qui a guardare il via vai incessante di questa piazzetta, come un automa o un cartone pubblicitario.

Per tacere poi di come sono vestito. All’inizio portavo il solito odioso impermeabile, poi per fortuna ci ha ripensato. Ora vesto informalmente, un po’ bohémien, un po’ artista scapigliato e maledetto, anche se faccio il vice-questore a tempo pieno e di poesia non ne ho mai masticata nemmeno per sbaglio. Almeno credo. Se non ha cambiato idea nel frattempo.

Anche se, a dir la verità, Lui, quando vuole, sa scrivere davvero bene. La storia, questa storia di cui sono il personaggio principale, è partita del resto con il turbo, oramai purtroppo alcuni anni fa. Era pieno di idee, scriveva in continuazione, di getto. Pareva incontenibile. Insomma il libro prometteva per il meglio, roba da migliaia e migliaia di copie vendute. Perché la trama è ben costruita, originale, piena di colpi di scena. Ma poi, all’improvviso, sul più bello, quando occorreva tirare le fila del lavoro e soprattutto farmi scoprire chi era l’assassino ecco il blocco dello scrittore. Mi si è impantanato come una cornacchia nel cemento fresco e non è più riuscito ad andare avanti. Non solo, ma ha anche cominciato ad avere ripensamenti; un mucchio di ripensamenti: sui personaggi, su alcune ambientazioni, sui dialoghi e pure sul mio accento, adesso che ricordo bene. Prima ligure, poi veneto e/o friulano e/o istriano e ora con una improbabile inflessione tedesca. Perché adesso sarei, sembrerebbe, altoatesino trapiantano in questa città di cui non ricordo nemmeno più il nome tante volte l’ha cambiato.

E ora come dicevo, sono al bar, vestito di tutto punto, con una sciarpa di seta al collo che sembro mia zia. E sono giorni per la verità che sono qui, in attesa. E al tavolino Lui mi ha fatto servire prima una bibita zuccherata (che non sopporto) poi un cappuccino con una faccina sorridente disegnata come se ci fosse qualcosa per cui sorridere e ora una spremuta di non so che, visto che dentro al bicchiere galleggia qualcosa di strano che non riesco nemmeno a identificare. So però che è il momento più importante del romanzo. Questo sì. Ho teso una trappola all’assassino e, secondo i miei “astuti” calcoli, dovrebbe poter scattare da un momento all’altro. Ho detto “astuti” perché lo ha scritto Lui. A me sono sembrati invece del tutto “normali” visto che faccio questo mestiere per vivere. Non tendere trappole, ovviamente, ma indagare. E sembra pure che io sia bravo, così almeno sostengono i miei superiori, anche se io non me ne curo più di tanto dal momento che “vivo in un mondo tutto mio e basto a me stesso” (parole Sue). Sta di fatto che il cameriere per fare lo spiritoso mi chiede sempre, dopo una certa ora, se voglio la camomilla per la notte. Mi ci vorrebbe un doppio whisky, altro che camomilla. Forse, chissà, è proprio questa la vita inutile dei personaggi di un romanzo. Rimanere intrappolati tra le pagine scritte e non poter avere una esistenza propria. Ho provato anche a fare due chiacchiere fuori da queste pagine con gli altri personaggi, così per socializzare un po’ e sentirmi meno solo, ma sembra che non sia consentito.

Aspetta, aspetta. Forse ci siamo. Non ci posso credere. Lui ha deciso: la trappola è scattata. L’assassino sta venendo qui per farsi riconsegnare dal cameriere la prova che lo inchioda: il documento che ha lasciato su questo stesso tavolino il giorno in cui ha ucciso il ragazzo; e invece incontrerà me. A mio avviso non può che essere l’architetto. Ma sì, era l’unico che sapeva della casa al mare del padre della vittima e il solo che poteva avere un movente (il ragazzo lo ricattava per non so più cosa). Infatti, eccolo eccolo!»

Il vice-questore Battaglia si alzò deciso, rientrando nel locale. Gli si parò davanti tuttavia non l’architetto Morini, come si aspettava, ma la bella inglese Abbie, incartata in un vestitino succinto da confezione regalo.

«Commissario, che ci fa qui?»

«Vice-questore, prego» fece lui meccanicamente anche se non era quello che avrebbe voluto dirle. Si era dimenticato di quanto quella donna lo avesse turbato profondamente, con il suo fascino malizioso, fin da quando si era imbattuto nel suo sorriso. Era sorpreso, ma anche molto deluso che l’assassina fosse lei.

«È questo tutto quello che ha da dirmi?» fece lei spalancando gli occhi grigi.

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Italicons /Sei pazzo?

pazzo

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Autonomia

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Nostalgia della nutella di una volta

Renato Pierri
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La notizia recentissima sul “Corriere della Sera”: “Germania – La denuncia dell’associazione dei consumatori di Amburgo: «Più zucchero e latte in polvere, meno cacao e nocciole». In particolare il cambiamento riguarderebbe la quantità di zucchero, il 55,9% rispetto al 56,3% di prima, e di latte in polvere, l’8,7% contro il 7,5% della precedente ricetta. Risultato meno cacao e meno nocciole.

Ferrero avrebbe confermato il cambio di ricetta, precisando però che qualità e gusto della Nutella rimangono invariati e che l’azienda periodicamente introduce piccole modifiche alla ricetta della crema di nocciole più famosa al mondo”.

Ma di questo, della lieve differenza della quantità di zucchero e latte in polvere, devono preoccuparsi in Germania e in tutti i Paesi del mondo dove il prodotto viene consumato?

Di nient’altro? E’ normale spalmare sul pane o sulle fette biscottate una crema costituita per circa il 70% da zucchero e olio di palma? E’ normale credere che sia una crema di nocciole e cioccolato, quando le nocciole sono appena il 13%, e il cacao 7,4%? E’ normale che la gente continui imperterrita ad acquistare nutella, quando esistono prodotti in commercio senza olio di palma e col 45% di nocciole? Forse non è normale che io scriva queste cose. Ed è un’anomalia che io da tempo ormai non consumo più nutella. Gentili signori della Ferrero, sono io che ricordo male, oppure la vostra crema una volta era tutt’altra cosa?

 

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Obesità /10

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Clericetti / Retròlio

PROGRESSO E REGRESSO

Guido Clericetti

 

La crisi del petrolio ci riporterà al tempo dei lumi a petrolio?

 

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