I soliti ignoti!
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Come, quando, qualcuno dice che non ci sono più le mezze stagioni e si sorride pensando al luogo comune, così in dirittura di elezioni ci ritroviamo ad assistere ai più imbarazzanti teatrini di captatio-benevolentiae.
Insomma sorridiamo dai, nonostante le nostre trasferte transregionali imprescindibili, riusciamo ad avere comunicazione delle uscite, o forse sarebbe meglio dire, “fuoriuscite” dei candidati impegnati nelle relazioni sociali, naturalmente potenziate, nelle ultime settimane, in vista del voto.
Tante le considerazioni che vorremmo esprimere, ma ci asteniamo dall’esplicitarle tutte, ci limitiamo, in questo caso, a semplici osservazioni sull’argomento solo per sottolineare che questa tornata regionale altro non è che la naturale palestra per le nostre, più sentite, votazioni comunali.
Contro ogni previsione c’è da segnalare un incredibile quanto imbarazzante cambio di “portaborsismo”, ci si è imbattuti nella scoperta di un insolito riciclaggio “poetico” , da scudiero a portalettere … dalle Alpi … alle Piramidi, da Masaniello a robba Mantiuna … non sappiamo il perché, ma ne siamo quasi contenti del cambio casacca, anche se per nulla coerente a qualsiasi principio o valore, ma senza dubbio legittimo e personale.
I bar, la piazza e la frequenza in chiesa, da parte di alcuni, sembra aumentata, per via del “simpatico” disegno opportunista di farsi vedere in giro con quanti e più possibile, millantando squadre, fagocitando collaborazioni, inventando obiettivi comuni.
Sono partite le richieste di aiuto via mail, via whatsapp, via facebook, a brevi manu … insomma è già un pullulare di crudeltà mediatiche e non, che, al di fuori delle specifiche realtà, non ci fanno neanche provare sentimenti, di nessun genere. Né simpatia, né antipatia, niente … contro ogni previsione erronea … forse soltanto un poco di compassione per chi in questo momento sfida i mostri dell’elettorato a colpi di X che, nel nostro paese si riduce sempre ad una gara tra X e Y e qualche altro residuo che, non è escluso, potrebbe essere considerato il terzo … incomodo, nel siparietto LUI, LEI … l’altro.
Una gara dicevamo, una sorta di Master chef in salsa paesana, o in Tu si que vales in versione milocchese … esibizione di attributi e muscoli … anche da parenti e affini. Roba di Cavalleria rusticana … fuori tempo massimo, di altri tempi!
Altra amenità da sottolineare, consiglieri al limite del ridicolo riuniti in “tavole e trazzere” con ex ministri e protagonisti delle iene … partenze misteriose alla riscossa di Aix les Bains … Gossip a parte …
In pratica niente cambia e niente muta in questa fase, stesse dinamiche imbarazzanti da parte dei soliti e, alcuni come sempre al limite del decoro, chiedono e distribuiscono “santini” perfino ai funerali e alle inaugurazioni … da brivido!
In verità ci saremmo aspettati dei comizi da parte di chi ci chiede il voto, giusto così per capire quali sono le intenzioni nel caso in cui si dovessero ritrovare nelle stanze dei bottoni. Niente, come se fosse dovuto il nostro voto all’urna. Un silenzio che puzza di marcio, perché è doveroso, da parte di chi si appresta a chiedere il voto e il sostegno, dare spiegazioni e informazioni circa la propria idea di amministrare. Non si abbassano alle spiegazioni … meglio lavorare sottotraccia … al buio, dietro ad un computer o ad un telefono … perché degnarci di un chiarimento anche in chiave amministrativa degli intenti ipotizzati?
Non è che vogliamo il trattato di Lisbona o Maastricht, ma almeno una visione della propria linea che si vorrebbe portare alla Regione sarebbe auspicabile dai … senza neanche studiarci troppo … un palco, un microfono, un piatto di lenticchie, un gadget, un campioncino, due parole … due Valium …