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Archive for 14 ottobre 2017

Momenti indimenticabili

di Rosetta Bonomo

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I festeggiamenti si spostano nella sala del Musée Lapidaire, ricco di statue e reperti risalenti ai tempi dell’impero romano e oggetti dell’età del bronzo e di ceramiche allobroge.

In questa atmosfera di altri tempi e al suono dei nostalgici motivi della terra di Sicilia, nell’entusiasmo per l’evento di cui si è stati testimoni, mentre il gruppo folcloristico Gallodoro si esibisce in canti e danze, viene servito l’aperitivo.

Siamo avvolti in un atmosfera onirica per l’ambiente in cui i fatti si verificano.

Dopo ci si avvia al casinò “Grand Cercle”, tra l’immenso tripudio delle migliaia di persone intervenute.

Sono tra queste: la professoressa Laurana Lajolo, direttrice dell’istituto per la storia della Resistenza e della storia contemporanea di Torino, Lorenzo Testa in rappresentanza del “Centro di coordinamento degli emigrati siciliani a Ginevra”, Salvatore Cannella, presidente del Circolo culturale “Don Martinetto” di Asti, Salvatore Lombardo, consigliere della provincia regionale di Caltanissetta, Totuccio Carlino, rappresentante della Compagnia teatrale “Arturo Petix”  e tanti altri esponenti di enti e associazioni che partecipano commossi all’evento.

Provengono oltre che da Aix, da Asti, altra colonia di Milenesi, da Basilea e da altre città della Francia meridionale, convenuti per la cerimonia e non presenti nella sala consiliare per la ristrettezza del locale.

Qui nel casinò è stata preparata una serata di gala per festeggiare il gemellaggio. Il luogo è proprio adatto perchèpuò contenere ottocemto persone, anche se i partecipanti sono di più e non tutti potranno entrare. Tra i fiori tremolanti bagnati dalla pioggia con le goccioline tremolanti sui petali delicati una marea di persone si accalca all’entrata del bianco edificio che al suo interno accoglie anche più di cento slot-machine oltre a vaste sale per seminari, spettacoli musicali in un vero pub irlandese “le Murphys”.

Nel casinò si è accolti da una musica che ci immerge immediatamente in una lieta atmosfera che ci fa vivere, per una sera, un sogno ad occhi aperti. La serata è stata preparata fin nei  minimi particolari dall’associazione “Milena Mia” e dall’amministrazione comunale. Il gruppo folclorisico è accompagnato dal suono struggente della fisarmonica, delle chitarre e dei mandolini, oltre che dagli inconfondibili tamburelli, agitati con grande maestria dai suonatori. Questa musica ci fa veramente sognare trasportandoci in altri luoghi, in altri tempi… Si esibisce nel locale un’orchestra composta da: Philippe Arnould alla batteria, Salvatore Diliberto alla fisarmonica, Sebastian Du Croux alla tastiera.

Sarebbe veramente lungo citare i nomi di tutti i presenti, ognuno dei quali è un elemento indispensabile della società dove si è inserito e al cui miglioramento contribuisce notevolmente.

Ci limiteremo a citare qualcuno che qui ha l’onore, oltre che l’onere, di rendere quanto più festosa possibile la serata. Sul palco si avvicendano vari animatori tra cui Onofrio Schillaci e Angela Mendola, molto commossa, ma sempre instancabile animatrice della serata. In questa sede anche i sindaci e il consigliere provinciale, Salvatore Lombardo, fanno sentire la loro presenza. Il consigliere provinciale porta i saluto del presidente della Provincia di Caltanissetta, Ernesto Fasulo.

E mentre i circa ottocento invitati, seduti ai loro tavoli, consumano la loro cena si gioca a tombola e si fanno dei sorteggi. Degli spiritosi regali vanno ai vincitori che, ritenendosi baciati dalla dea bendata, li esibiscono con allegra spavalderia.

I giochi e la musica, ogni tanto, sono ìnterrotti da qualcuno che canta o comunica qualche novità. Due giovani fanno gli auguri ai due sindaci: Carla Cipolla milenese fa gli auguri in francese, mentre Cedric Lombardo, Aixoi, li fa in italiano.

Finita la cena, iniziano le danze e per chi vuole provare altre sensazioni le sale dei tanti giochi sono proprio invitanti. Così alcuni danzano, altri giocano ed il tempo passa piacevolmente; si fanno le prime ore del nuovo giorno e, dopo le forti emozioni di una giornata indimenticabile, si torna in albergo, perchè questo nuovo giorno ha un serbo altre iniziative che serviranno per intrattenere allegramente e proficuamente la delegazione milenese.

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Accoglienza alla delegazione di Milena e al gruppo dei Tammurinara E. Scalia con cena all’Albergo Saint-Simon di Paola e Luciano Matana. Tutti insieme molto cordialmente.

(altro…)

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MILENA, 15 OTTOBRE UN’ESCURSIONE PER SCOPRIRE MONTE CONCA

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monte-conca-visita-300x300L’associazione di appassionati organizza un’escursione speleologica per chi vuole imbattersi in questa nuova esperienza. Come spiegano gli organizzatori sarà “un’escursione alla portata di tutti guidati da un esperto all’interno della grotta della riserva naturale.

L’interesse naturalistico di questa escursione è la presenza di un inghiottitoio carsico attivo che continua in una cavità sotterranea e termina con una risorgenza che si apre sul versante opposto del rilievo, la parte superficiale del Monte è costituito da gessi selenitici del Messiniano”.

Ed ancora la scoperta delle “rocce evaporitiche formatesi nel bacino mediterraneo circa sette milioni di anni fa. La cavità è attraversata da un piccolo affluente del torrente Gallo d’Oro”.

fine escursione su Monte Conca si potrà visitare il villaggio neolitico di Monte Campanella, dove sono stati trovati numerosi reperti di epoca micenea e le famose e curiose tombe a Tholos scavate nella roccia.

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Nel pomeriggio infine visita al Museo Antiquarium “Arturo Petix” che conserva i reperti archeologici ritrovati nel comprensorio di Milena dall’età neolitica fino all’età moderna.

antiquarium

Ma ecco i dettagli del programma:

Ore 9,30 – Appuntamento sulla Ss 189 al Bar La Fazenda
Ore 10,00 – Partenza per l’escursione Monte Conca e Monte Campanella
-Pranzo a Sacco.

Scheda informativa :
Difficoltà E (medio-facile)
Ntura del percorso: sentiero e grotta carsica.
Abbigliamento: Uso di scarpe da Trekking o in alternativa tennis, abbigliamento da trekking o sportivo,zaino, provvista d’acqua da bere 2 litri .

Costi : 10 euro a persona

Adesioni e contatti:
Carmelo Cancelliere 3271672821 (anche WhatsApp)
Paolo Vetrano 3280303011
Michele Termini 3478343882

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“cunette” (frane) naturali

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e “dossi” (montagne) artificiali

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liltcaltanissetta.it

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IN CHIESA MANCA IL SENSO DEL PUDORE

Franco Petraglia

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1502462023-chiesaPremetto che non sono un moralista né tanto meno un baciapile, ma credo che si stiano superando il limiti della decenza.

Ho notato, nell’estate appena trascorsa, che le nostre chiese sono diventate delle spiagge o altri luoghi pubblici. Ogni anno è sempre peggio tra scollature provocanti, trasparenze, pantaloncini inguinali e via discorrendo. L’atteggiamento di decoro, il senso della misura, ma soprattutto il pudore, sono letteralmente scomparsi.

Ricordo, ai miei tempi, che c’era più rispetto verso il Signore e al luogo sacro. Le donne, prima della santa comunione, dovevano mettere il velo in testa. Ritengo sia necessario e opportuno, da parte dei presbiteri, un pacato richiamo al buon senso. Altrimenti, mi verrebbe da esclamare “O tempora, o mores” (Cicerone).

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Pd Post Digiuno

Mandiamoli a ca …

Poveri politici.
Basta un digiuno di pochi minuti

e sorgono enormi difficoltà.

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SBROGLIARE (sbro-glià-re)

unaparolaalgiorno.it

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Sciogliere un groviglio; risolvere una questione intricata, complicata; sgombrare da imbrogliare, con cambio di prefisso, che è composto da in- e brogliare ‘agitarsi, brigare’, dal francese antico brou ‘brodo’.
Certe parole sono in grado di darci uno scorcio di come la lingua proceda per suggestioni e metafore. È il caso dello sbrogliare.
Questa parola nasce con una modificazione del prefisso del verbo ‘imbrogliare’, che prima del raggirare descrive un confondere, un avviluppare: e lo fa con un’immagine di sintesi superba. Difatti scaturisce dal brodo, che viene mescolato disordinatamente – e se immaginiamo la liquidità del suo moto descritta in linee e fili capiamo in che sommo grado possa descrivere un intricare. Lo sbogliare ci si presenta quindi come l’azione dello sciogliere un groviglio di questa fatta, un nodo particolarmente complicato. Si tenta invano di sbrogliare i guinzagli irrimediabilmente ingavagnati (come direbbero in Romagna), e mentre sbrogliamo le cuffie ci domandiamo come sia possibile che si ritrovino sempre così annodate.
Ma figuratamente lo sbrogliare diventa il risolvere (che pure, etimologicamente, è uno sciogliere): solo con una fine arte diplomatica si riesce a sbrogliare un delicato pasticcio di interessi, la ricerca accurata sbroglia il mistero – mentre volto al riflessivo lo sbrogliarsi prende il profilo di un tirarsi fuori, per cui non so come sbrogliarmi da un conflitto di aspettative, e con eleganza mi sbroglio da un impiccio notevole. E non è tutto: con un colore più ricercato lo sbrogliare descrive anche lo sgombrare, e quindi posso sbrogliare finalmente il ripostiglio da tutte le cianfrusaglie accumulate, e decidere di sbrogliare dei cassetti per fare spazio.
Una risorsa pronta e versatile, che ci dà il senso chiaro di come le metafore siano in grado di muovere il pensiero e le azioni.

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