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Archive for 15 ottobre 2017

Rimpatriata tra musica, danze e regalini

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Serata per il 25 esimo anniversario del gemellaggio

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animata dall’orchestra Lagrasta Alain

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Un regalo per famiglia da parte del Comune di Milena

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Il giorno dopo il Gemellaggio di 25 anni fa ad Aix-les-Bains

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aix-gem-cc-e-bambinoONOFRIO SCHILLACI DETTO “BAMBINO’” (presidente dell’Associazione “Milena Mia”) –

Giudicate un po’ voi il grande successo, io ho quasi perso del tutto la poca voce che ho. Tutto bene, vero? Avete visto la nostra ospitalità? A proposito avete visto quant’è bello l’albergo di Paulette, il Saint-Simond? Avete visto che gran signore è Ferrarì, il nostro sindaco? Voglio dirvi che Milena Mia sarà sempre felice di ospitarvi. Qui sarete sempre come a casa vostra. Devo ringraziarvi di cuore perchè la colonia di Milocchesi di Aix oggi ha fatto un salto di qualità, grazie anche a voi. Viva Milena!

BENEDETTO MENDOLA (del direttivo di Milena Mia) –

Avete visto cosa abbiamo saputo fare? Che fatica! Ma il lavoro non pesa quando si fa con piacere. Approfitto dell’occasione per mandare tanti saluti ai miei parenti di Milena. Ormai il mio periodo ad Aix-les-Bains sta per finire e quanto prima possibile verrò di  nuovo ad abitare a Milena: è stato sempre il mo sogno.

PINO MENDOLA (figlio di immigrati) – 

Bravo quel ragazzino Paolino Vitellaro che si è classificato 7° alla gara podistica del Revard, farà molta strada. Dovete scusarmi se non ho potuto stare di più con voi ma ho avuto un serio incidente. Ma tutto è bene quel che finisce bene come questo straordinario gemellaggio che ci fa sentire tutti più orgogliosi di essere Milocchesi.

haubert exertierBERNARD HAUBERT (Ex colonnello insignito della Legion d’Onore e vicesindaco di Aix-les-Bains) –

Ho girato tutto il mondo ma non dimenticherò mai l’ospitalità ricevuta a Milena e la grande amicizia. Spero di tornare ancora con la mia signora che parla un po’ l’italiano. Voglio incontrare mon ami il compagno Cristenziò che mi ha fatto conoscere “Mascio Giulio che ci ha offerto il vino che usciva dal coso della statua di Stalin e la famosa “macchina dell’amore” tra religiosi . Toccatemi la tasca della giacca , dentro c’è lo speciale pasaporto regalatomi da Carmelo Cipolla, l’ho mostrato a tutti suscitando risate generali. Chissà cosa mi regalerete ancora di speciale? Sappiate che il colonnello resta sempre a vostra disposizione.

LORENZO TESTA (Rappresentante del Centro di coordinamento regionale degli emigrati) –

Non posso non essere felice di quello che ho visto. Complimenti a voi milocchesi. Porterò a Ginevra un bel ricordo. Fin da ora, mi dichiaro disponibile a collaborare per il benessere dei Siciliani emigrati. Sono contento di apprendere che volete creare a Milena il Comitato per l’Emigrazione. Ho avuto modo di conoscere l’on.leMantione, di cui conservo un ottimo ricordo.

ANNA MARIA MATTINA (Gruppo folk Gallodoro) –

Anche se in attesa di un bambino, ho voluto essere presente ad Aix-les-Bains col gruppo perchè non ho dimenticato le parole dette dal sindaco di Aix Ferrari al cine Chiarelli: “I giovanotti e le giovanotte del Gallodoro devono considerarsi ospiti permanenti della mia città e rappresentano un ponte ideale tra la Sicilia e la Savoia”.

SALVATORE CANNELLA (Presidente Circolo “Don Martinetto” di Asti) –

Quello che ci limita a noi di Asti sono le piccole invidie e la lotta politica. Sono una persona anziana e seria, voglio impegnarmi perchè il Cenrto culturale Don Martinetto riesca a raccogliere tutti i milochchesi di Asti. Ho bisogno che tutti voi dell’amministrazione comunale di Milena siate presenti all’inaugurazione e che ci stiate vicini come lo siete stati con “Milena Mia”. Sul lago mi sono commosso nel vedere tutti insieme i Milocchesi, sono cose che non si dimenticano.

PAOLINO SCHILLACI (presidente dell’A.S. Milena di Basilea) –

Sono venuto assieme a CARMELO CASSENTI e a un bel gruppo di compaesani di Basilea per portare la nostra solidarietà e due bellissime targhe in ricordo di questo avvenimento storico. Provo un po’ d’invidia a vedere come sono organizzati perfettamente qui in Francia e mi auguro che anche l’A.S. Milena possa realizzare le belle cose che sta facendo “Milena Mia”.

SALVATORE CARLINO  (Presidente Compagnia Teatrale “Arturo Petix”) –

Dobbiamo lavorare fin da ora per non sfigurare quando li ospiteremo a Milena. Ho già qualche “idea”. Li meraviglieremo, manco se lo immaginano.

ANTONIO PIAZZA (presidente del c.r.i.s) –

Abbiamo offerto a Ferrari e a Bambinò due targhe “ricordo in argenteo metallo e con sentimenti aurei” come sottolineava poeticamente Paolo Ivan Tona, membro dell’associazione culturale, ricreativa e sociale.

CARMELO SCHILLACI (del direttivo Pro Loco Milena) –

Ho conosciuto e apprezzato il sindaco Ferrari in occasione della sua prima venuta a Milena. Ricordo che quando gli dissi di chiamarmi “Schillaci” mi rispose prontamente “come il grande calciatore?”. Sono venuto assieme all’ing.re VINCENZO FALLETTA della Pro Loco di Milena per onorare i nostri cittadini di Aix-les-Bains che sono orgogliosi di avere finalmente il Gemellaggio con il loro paese di origine che non dimenticano mai.

SALVATORE LOMBARDO (Consigliere della Provincia regionale di Caltanissetta) –

Sono veramente contento per tutti i Milenesi che qui ad Aix-les-Bains vedo per la prima volta uniti e orgogliosi, lontani da tutte quelle cose che spesso ci dividono. Sono particolarmente onorato di avere rappresentato tutta la nostra Provincia e portato il saluto del Presidente e la disponibilità presente e futura per quanti hanno dovuto lasciare la nostra terra. Sono sinceramente perplesso considerata la magnifica ospitalità quì ad Aix, come faremo a ricambiar a Milena? Bisognerebbe cercare di costruire un albergo. Sono davvero contento di avere fatto più di mille km per essere qui e di essere figlio di Milena.

PADRE FRANCESCO FALLETTA (Arciprete di Milena) –

Ho sempre creduto in questo gemellaggio e sempre partecipato ad ogni momento importante che lo ha preceduto sia qui ad Aix-les-Bains sia a Milena, ricordo con gioia quando la delegazione francese partecipò alla Santa Messa. Oggi sono veramente emozionato nel vedere in giro tanta felicità e fratellanza. Ringrazio tutti quanti mi hanno accolto sempre bene e con affetto.

ccm2CRISTENZIO MANCUSO (vicesindaco comune di Milena) –

Adesso prepareremo il “ritorno” del gemellaggio, ospiteremo una delegazione ufficiale di Aix-les- Bains e con l’occasione si darà il via a tutta una serie di iniziative. Penso agli scambi tra le scolaresche, penso alla costituzione del Comitato dell’Emigrazione, allo scambio di prodotti tipici delle sue cittadine ormai gemellate, a dei mezzi di collegamento e di trasporto, alla diffusione del periodico “Il Ponte” per rendere attuali e più forti i legami di tutti gli emigrati con il loro paese di origine. Si tratta di alcune proposte sottoscritte dall’assessore Cipolla che ha curato il gemellaggio con il collega francese Jean Louis Exertièr.

cip ferrari cord.PNGTOMMASO PALUMBO (Consigliere comunale, collaboratore de Il Ponte diretto da Alfonso Cipolla) –

Sono dell’avviso che a questo Gemellaggio debba essere prestata particolare attenzione da parte nostra tentando di scriverne la sua storia per meglio divulgarlo facendolo divenatre in questo modo un patrimonio comune. Confesso che mentre i due sindaci firmavano il “serment” del Gemellaggio il mio pensiero correva lontano e veloce all’indimenticabile “Treno del Sole” che carico di sogni e di bisogni portava i nostri emigrati in questo lembo di terra francese, in cui si sono emancipati e perfettamente inseriti. Il messaggio di fonso che viene da questo gemellaggio è che Milena è diventato un Comune d’Europa e questo titolo mi piace considerarlo come un regalo di Natale che la nostra Amministrazione ha voluto fare a tutti gli emigrati sparsi nella vastità della terra.

totoproloco.jpgLAURANA LAJOLO (Presidente dell’Istituto Storico della Provincia di Asti) –

Vorrei suggerire l’idea di scrivere la storia dei Milenesi emigrati e residenti ad Aix-les-Bains e in generale in Savoia così come ha fatto benissimo il prof. Giuseppe Virciglio nel libro “Milocca al Nord”.

GIUSEPPE VIRCIGLIO – Professore autore di “Milocca al Nord” –

Quando eravamo sul battello che ci portava in giro per il lago e poi all’Abbazia di Hautecombe, per un attimo ho fatto questa considerazione: “Non capisco bene se mi trovo ad Asti o a Basilea, ad Aix-les-Bains o a Milena. Sono rimasto piacevolmente colpito nel vedere tutti insieme ed affollati gli emigrati partecipanti al Gemellaggio tanto numerosi.

 

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Il senatore Renato Schifani all’inaugurazione della campagna elettorale di Michele Mancuso

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IL CASO WEINSTEIN

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Prima la danno poi frignano e fingono di pentirsi

di Renato Farina

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Prima la danno poi frignano e fingono di pentirsi

Harvey Weinstein, come il 95 per cento di chi mi sta leggendo, non lo avevo mai sentito nominare. È diventato famoso tra la gente che non è del mestiere per aver usato il suo potere di produttore cinematografico per prendersi le donne più belle. Adesso Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow e tante altre sono famose ma allora erano sconosciute. Il metodo di selezione del cast femminile era spiccio. Metteva ragazze molto carine e indifese davanti al dilemma: se ti fai prendere da me, tu ti prendi il cinema. Questa storia è durata molti anni. Lascio perdere i particolari di contorno, ma non tanto, e cioè che tutti di quel mondo sapevano, ma tacevano, e che in realtà specie nel mondo dello spettacolo, ma un po’ dovunque, il ricatto sessuale è il lasciapassare per le carriere femminili.

Ora Weinstein dice di essere stato abbandonato da tutti. Troverà finalmente pace alle sue scalmane in piaceri solitari? Figurarsi. Finché ha denaro, e ne ha tanto, ci sarà la fila. Non è una cattiveria sulle donne, ma la constatazione di com’ è fatta la natura umana. È attratta dal miele del potere e del contante. È un gioco triste, ma qui non s’ inventa niente. La storia che la prostituzione sia il mestiere più antico del mondo è stantia e falsa, dicono gli antropologi: prima ci furono la caccia, la pesca, la raccolta dei frutti, specie delle mele. Ovvio. Ci doveva essere per forza una merce da scambiare.

harvey-weinstein-946341E siamo a Weinstein. Indifendibile, come ha detto George Clooney. Ma perché allora sarebbero difendibili le donne che hanno accettato il prezzo dello scambio? Perché lui era ricco, forte, e loro deboli e sole? Non diciamo sciocchezze. Il produttore della filibusta aveva un contratto che esse desideravano. Quale prezzo erano disposte a offrire? Al prezzo che Enzo Biagi definiva «la fortuna su cui le belle donne sono sedute»… Non si giudicano le coscienze. Forse Gwyneth Paltrow era convinta che avrebbe salvato il mondo con i suoi film da sventolona, e per questo compito immane ha accettato il sacrificio. Forse.

Un critico cinematografico, Goffredo Fofi, ha scritto in un libro, e mi scuserete il linguaggio crudo, ma è una citazione molto di sinistra: «Può anche capitare, per campare, di vendere il culo. L’ importante è non vendere mai l’ anima». Esiste un problema in questo distinguo. Sappiamo molto bene che ciò che accade sotto la cintura – e non c’ è bisogno né di riferirsi al catechismo e neppure a Freud – non riguarda solo quei territori anatomici.

C_2_articolo_3100244_upiFoto1QDare il corpo senza cedere l’ anima è difficile, in fondo appartengono alla stessa persona. In queste ore la polemica più forte investe Asia Argento. Dileggiata e insultata, perché l’ attrice ha svelato solo ora di essere stata avviata alla carriera da un vero e proprio stupro, avvenuto nel 1996, quando aveva 21 anni.

Fu accompagnata nella stanza di Weinstein da un tizio di cui essa ora fa nome e cognome. Una volta alla presenza del Potente si sentì soggiogata, lasciò fare. Fuori da quella camera non denunciò nulla e nessuno per due decenni. Aveva anche allora un padre, Dario, che con i suoi film ha spaventato le nostre giovinezze. Forse con un po’ di coraggio, Asia poteva salvare, dal terrore inflitto da Weinstein, chissà quante aspiranti attrici che a sua differenza non sono dotate di un genitore famoso.
Insomma, la discussione alla fine si spiaccica, come una mosca sul vetro, sempre lì. La proposta indecente che hanno ricevuta è in se stessa una violenza che le fa essere vittime qualunque risposta abbiano data?

L’ essersi lasciate possedere senza reagire è il simbolo della condizione infame di tutte le donne costrette a compromessi ignobili per dimostrare il loro talento? Ecco io vorrei cambiare mosca e anche vetro. C’ è una categoria di donne dimenticate. Quelle che hanno detto di no a Weinstein & C, forse anche no-grazie, o magari dillo-a-tua-sorella-porco.

Nessuna ha alzato la mano, e se la alzassero, non se le filerebbe nessuno, perché hanno un nome che dice qualcosa soltanto a chi gli vuol bene o trova delizioso il loro saluto. Le incontriamo sul tram o al supermercato dietro la cassa, e nessuno le ferma per l’ autografo. Decisero di non prendere quell’ ascensore. Nessun ascensore.

Se un uomo potente dice a una ragazza: alzati la gonna e vinci la lotteria, c’ è chi dice no, costi quello che costi. «Le donne ci salveranno», come dice un bel titolo di Aldo Cazzullo: non tutte. La speranza sta in quei nomi sconosciuti agli altri, ma non a noi, senza cui le città, gli uffici, le nostre case, sarebbero un deserto desolato.

 

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ESTEMPORANEA DI PITTURA PER LA FESTA DEGLI ARTISTI

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L’Accademia di Belle Arti Michelangelo di Agrigento il 18 ottobre celebra San Luca Evangelista, protettore degli artisti.

accademia4Una processione, ma di artisti con tele e pennelli. Studenti e appassionati d’arte che ritrarranno angoli e scorci dell’antica Girgenti.

Agrigento celebra così San Luca Evangelista, protettore degli artisti, in particolar modo dei pittori, con una estemporanea che si svolgerà nel centro di Agrigento il 18 ottobre, data in cui ricade l’onomastico del Santo.

San Luca Evangelista vissuto nel corso del primo secolo dopo la nascita di Gesù Cristo è noto nel mondo cristiano come l’autore del Vangelo secondo Luca e degli Atti degli Apostoli, il terzo ed il quinto libro del Nuovo Testamento.

San Luca, Santo molto amato, inoltre è il patrono di diversi comuni della penisola, a cominciare da Capena (provincia di Rimini) fino a Impruneta (Firenze), passando per Castel Goffredo (Mantova), Motta d’Affermo (Messina), Praiano (Salerno), Casalino di Casalfiumanese (Bologna) e infine l’omonimo comune di San Luca in provincia di Reggio Calabria, tutti centri dove viene celebrato e commemorato.

accademia_live7La giornata di Agrigento, di mercoledì 18 ottobre 2017 per celebrare San Luca Evangelista, Patrono degli Artisti, comincia alle 9. L’appuntamento è in Accademia, in via Bac Bac. Qui, fino alle 10, avverrà il ritiro dell’occorrente per la giornata: una tela e un buono pasto completo. Si tratta di due omaggi dell’Accademia. Entro le ore 14 si riconsegna la tela (si consiglia di usare colori acrilici che consentono una veloce asciugatura). Segue il break per il pranzo in ristorante. Il pomeriggio, alle 16, si torna in Accademia per la consegna degli Attestati di Partecipazione, un breve intrattenimento folkloristico curato da gruppo Val d’Akragas e un rinfresco. La partecipazione all’estemporanea è aperta a tutti, per gli allievi dell’Accademia è particolarmente consigliata in quanto produce crediti formativi accademici.

San Luca è considerato il primo iconografo, per questo lega la sua vita al significato profondo dell’arte capace di creare opere da tramandare.

unnamed“La leggenda di Luca pittore e iniziatore della tradizione artistica cristiana sorge nel contesto della controversia iconoclastica (730-843). Al di là della speculazione teologica sui passi biblici dell’Esodo e del Deuteronomio che esplicitamente avversano la raffigurazione del divino, sorse tra l’VIII e il IX secolo una ricerca minuziosa delle antiche tradizioni che avvalorassero l’idea di un’origine apostolica dell’uso delle effigi sacre. Tali racconti riportano l’esistenza di personaggi che si preoccuparono di eseguire ritratti delle figure più importanti che ruotarono attorno a Gesù durante la sua vita, conservando la memoria del loro aspetto terreno. Si giunse persino a parlare di una sorta di asciugamano su cui il Cristo avrebbe impresso miracolosamente la propria effigie per farne dono ad Abgar V di Edessa (la cosiddetta Immagine di Edessa).

I ritratti eseguiti da Luca sarebbero stati conservati per secoli a Roma e a Gerusalemme, dando il via a un’ampia serie di repliche…”. (Fonte Wikipedia)

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Da Pioli a Pio

L’evoluzione di Padre Pioli

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priolMusumeci: «#DiventeràBellissima rifiutò tre volte sua candidatura»

La Sicilia

Così il candidato governatore del centrodestra in Sicilia, Nello Musumeci, sugli arresti domiciliari disposti dal Gip di Siracusa per Antonello Rizza, che è candidato all’Ars per Forza Italia.

«Avete visto che avevo ragione io? Che servono le liste pulite? Ed io ero quello che creava stupido allarmismo… Rassegniamoci: ci vorranno ancora 15-20 anni, quando non cambieremo mentalità nei partiti.

Cattura.PNGIl sindaco di Priolo era venuto da noi, tre volte, per essere candidato nella lista #Diventeràbellissima e gli abbiamo detto no, perché chi ha problemi con la giustizia prima pensi a risolverli e poi a tornare a fare politica».

«Quando si vogliono rappresentare gli interessi pubblici si arretra sui diritti a favore dei doveri. Questa è la verità. Da 70 anni siamo andati avanti senza che la stampa abbia dato risalto alle liste di ‘impresentabilì, c’è stato un silenzio assoluto. Ora grazie alla mia denuncia di due mesi fa – conclude Musumeci – tutti hanno scoperto che bisogna avere liste pulite. Meno male, meglio cominciare…». 

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Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 22,1-14

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Mt-221-14.jpgIn quel tempo, rispondendo Gesù riprese a parlare in parabole ai principi dei sacerdoti e agli anziani del popolo e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re che fece un banchetto di nozze per suo figlio.
Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire.
Di nuovo mandò altri servi a dire: Ecco ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono gia macellati e tutto è pronto; venite alle nozze.
Ma costoro non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero.
Allora il re si indignò e, mandate le sue truppe, uccise quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.
Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l’abito nuziale, gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz’abito nuziale? Ed egli ammutolì.
Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

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