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Archive for 9 gennaio 2015

Controcorrente: rivendico la mia libertà di pensiero e di espressione e dico la mia sulla cosiddetta libertà di satira e sull’irresponsabilità di un certo giornalismo. vespa125

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Ma la Vera Libertà è rispettare le ragioni e le religioni degli altri

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charliFermo restando che chi scrive è per eliminare – anche fisicamente – gli assassini fondamentalisti islamici e di sperare in una Crociata contro questi barbari tagliagole che non disdegano di crocifiggere e far salatare in aria chi non la pensa come loro.

Fermo restando che sono dispiaciuto per la morte dei giornalisti e dei poliziotti francesi falcidiati dal commando che uccide in nome di Hallah.

Non posso non manifestare la mia perplessità per la pesantezza della così detta satira del giornale Charlie Hebdo che travalica nella blasfemia e sull’incoscienza della redazione i cui componenti non potevano non sapere delle reazioni che le loro vigliette provocano sugli animi più esasperati dei fedeli siano essi di Allah, di  Jahvè o di Cristo.

2I giornalisti erano a conoscenza delle decine di morti provocati dalla pubblicazione di analoghe vignette: e delle altre vittime provocate da una di quelle vignette stampata sulla maglietta dell’on.le leghista Calderoli.

I giornalisti, molti dei quali rimasti vittima dei due assassini in nome di Allah, non hanno scusanti. Erano stati pure “avvertiti con un attentato incendiario” del risentimento dei fedeli più accesi di Maometto. Insomma sapevano quanto è rischioso scherzare sul credo religioso, in particolare di quelli del fanatismo islamico. Allora il direttore del giornale si attaccò alla libertà di stampa e disse che non si deve cedere alle minacce nè far capire di avere paura. Oggi è morto assassinato, e io mi chiedo se fosse più un uomo senza paura o un uomo incosciente.

1I giornalisti francesi, sicuramente civili, hanno colpito senza ritorsioni i civili cristiani i quali pur restando profondamente feriti nell’anima dalle vignette contro Cristo e i Papi, non arrivano a imbracciare le armi nè a spargere benzina. Non così è successo e succede con gli incivili seguaci di Maometto. Quando gli appartenenti al ramo più esasperato dell’islam si vedono dileggiare il loro Profeta con quel tipo di così dette vignette satiriche (ne pubblichiamo una molto esplicativa) possono arrivare e arrivano a gesti estremi.

Siamo sicuri che una oscenità simili su temi religiosi si possano definire satirica? Siamo sicuri che una nazione civile che tenga sì alla libertà di stampa ma anche e contemporaneamente ai rapporti con le altre nazioni e all’incolumità dei cittadini, possa non “censurare” questi disegni di “liberi pensieri”? La libertà è intoccabile, ma solo fino a quando non lede gli altri, fino a quando rispetta le idee e le credenze degli altri.

7 gennaio 15Non mi sembra che siamo di fronte a un problema di difesa della libertà di stampa, siamo di fronte a giornalisti che forse usano l’arma della satira estrema per scopi meno nobili, altro che per esprimere le loro idee.

E’ vergognoso ed incosciente mettere in ridicolo e offendere in modo così insolente le religioni: meglio essere atei che offendere i credenti. Da irresponsabili poi circolare col cerino acceso nella polveriera islamica.

Non può rivendicare la libertà di espressione questo giornalismo d’avanguardia anarchico sinistrorso che non tiene conto del pericolo in cui mette i connazionali e anche i propri rappresentanti. Mi dispiace scrivere queste parole di fronte ai giornalisti assassinati, mi dispiace per loro veramente, li compiango ma – per dirla tutto – compiango di più i poveri poliziotti. Ciò non vuol dire che non si debbano trovare e punire esemplarmente gli assassini, introducendo per questi reati anche la pena di morte.

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canRicovero di cani a Montedoro

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L’amministrazione comunale ha messo a punto il provvedimento al fine di impegnare le somme necessarie per il ricovero di alcuni cani randagi nel canile consortile di Montedoro. Il rimborso delle spese per il ricovero ed il mantenimento dei cani randagi prevede l’impegno della somma di 2 mila euro.


mintemplAdesione ai distretti turistici

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Il Comune di Milena, socio sia del Distretto Turistico delle Miniere che del distretto Turistico Valle dei Templi, ha messo a punto l’impegno di spesa previsto per l’adesione ad essi. Il contributo fisso è di 500 euro più un contributo variabile di 0.10 euro per residente alla data dell’anno precedente. Considerato che la popolazione residente al 31/12/2013 è di 3120 abitanti, è stata impegnata la somma complessiva di 1.624 euro. Al fine di provvedere al pagamento delle quote associative per il 2015.


stradManutenzione di alcune strade

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L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Peppuccio Vitellaro, tra i provvedimenti che ha recentemente adottato, ha anche assunto quello per procedere alla manutenzione straordinaria di alcune strade. Per fare ciò, sono state destinate delle risorse finanziarie. Pertanto, al fine di poter avviare i lavori necessari alla sistemazione di queste arterie viarie, l’amministrazione comunale ha impegnato la somma di 40.000 euro che serviranno appunto per la manutenzione ordinaria e la sistemazione straordinaria delle vie urbane e delle strade esterne.

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Com’è strana la vita!

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http://www.curiosandoinrete.com

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spo“Mentre mia moglie mi serviva la cena, le presi la mano e le dissi:” Devo parlarti”.
Lei annui e mangio’ con calma. La osservai e vidi il dolore nei suoi occhi… quel dolore che all’improvviso mi bloccava la bocca…

Mi feci coraggio e le dissi:” Voglio il divorzio”. Lei non sembro’ disgustata dalla mia domanda e mi chiese soavemente: ”Perche’?”. Quella sera non parlammo piu’ e lei pianse tutta la notte.

Io sapevo che lei voleva capire cosa stesse accadendo al nostro matrimonio, ma io non potevo risponderle… aveva perso il mio cuore a causa di un’altra donna… Giovanna! Io ormai non amavo piu’ mia moglie… mi faceva solo tanta pena… mi sentivo in colpa, ragion per cui sottoscrissi nell’atto di separazione che a lei restasse la casa, l’auto e il 30% del nostro negozio. Lei quando vide l’atto lo strappo a mille pezzi ! ”Come ?! avevamo passato dieci anni della nostra vita insieme ed eravamo ridotti a due perfetti estranei?!”.
A me dispiaceva tanto per tutto questo tempo che aveva sprecato insieme a me … per tutte le sue energie… pero’ non potevo farci nulla…io amavo Giovanna!

All’improvviso mia moglie comincio’ a urlare e a piangere ininterrottamente per sfogare la sua rabbia e la sua delusione… l’idea del divorzio cominciava ad essere realta’. Il giorno dopo tornai a casa e la incontrai seduta alla scrivania in camera da letto che scriveva… non cenai e mi misi a letto… ero molto stanco dopo una giornata passata con Giovanna. Durante la notte mi svegliai e vidi mia moglie sempre li’ seduta a scrivere… mi girai e continuai a dormire.

images5XA0B131La mattina dopo mia moglie mi presento’ le condizioni affinche’ accettasse la separazione. Non voleva la casa, non voleva l’auto, tantomeno il negozio… soltanto un mese di preavviso… quel mese che stava per cominciare l’indomani. Inoltre voleva che in quel mese vivessimo come se nulla fosse accaduto! Il suo ragionamento era semplice : ”Nostro figlio in questo mese ha gli esami a scuola e non e’ giusto distrarlo con i nostri problemi”.
Io fui d’accordo pero’ lei mi fece un ulteriore richiesta.” Devi ricordarti del giorno in cui ci sposammo, quando mi prendesti in braccio e mi accompagnasti nella nostra camera da letto per la prima volta… in questo mese pero’ ogni mattina devi prendermi in braccio e devi lasciarmi fuori dalla porta di casa ”. Pensai che avesse perso il cervello, ma acconsentii per non rovinare le vacanze estive a mio figlio per superare il momento in pace.

Raccontai la cosa a Giovanna che scoppio’ in una fragorosa risata dicendo: ”Non importa che trucchi si sta inventando tua moglie… dille che oramai tu sei mio… se ne faccia una ragione!”.

Io e mia moglie era da tanto che non avevamo piu’ intimita’, cosi’ quando la presi in braccio il primo giorno eravamo ambedue imbarazzati…. nostro figlio invece camminava dietro di noi applaudendo e dicendo: ”Grande papa’, ha preso la mamma in braccio!”. Le sue parole furono come un coltello nel mio cuore… camminai dieci metri con mia moglie in braccio …. lei chiuse gli occhi e mi disse a bassa voce: ”Non dirgli nulla del divorzio .. per favore… Acconsentii con un cenno , un po’ irritato, e la lasciai sull’uscio. Lei usci’ e ando’ a prendere il bus per andare al lavoro.

dbIl secondo giorno eravamo tutti e due piu’ rilassati … lei si appoggio’ al mio petto e.. potetti sentire il suo profumo sul mio maglione. Mi resi conto che era da tanto tempo che non la guardavo …. Mi resi conto che non era piu’ cosi’ giovane… qualche ruga .. qualche capello bianco….! Si notava il danno che le avevo fatto! ma cosa avevo potuto fare da ridurla cosi’?

Il quarto giorno , prendendola in braccio come ogni mattina avvertii che l’intimita’ stava ritornando tra noi…. questa era la donna che mi aveva donato dieci anni della sua vita, la sua giovinezza, un figlio…. e nei giorni a seguire ci avvicinammo sempre piu’.

Non dissi nulla a Giovanna per rispetto!. Ogni giorni era piu’ facile prenderla in braccio e il mese passava velocemente. Pensai che mi stavo abituando ad alzarla , e per questo ogni giorno che passava la sentivo piu’ leggera. Una mattina lei stava scegliendo come vestirsi… si era provata di tutto, ma nessun indumento le andava bene e lamentandosi disse: ”I miei vestiti mi vanno grandi”. Li’ mi resi conto che era dimagrita tanto… ecco perche’ mi sembrava cosi’ leggera!

Di colpo mi resi conto che era entrata in depressione… troppo dolore e troppa sofferenza pensai. Senza accorgermene le toccai i capelli … nostro figlio entro’ all’improvviso nella nostra stanza e disse :”Papa’ e’ arrivato il momento di portare la mamma in braccio (per lui era diventato un momento basilare della sua vita). Mia moglie lo abbraccio’ forte ed io girai la testa … ma dentro sentivo un brivido che cambio’ il mio modo di vedere il divorzio.

Ormai prenderla in braccio e portarla fuori cominciava ad essere per me come la prima volta che la portai in casa quando ci sposammo… la abbracciai senza muovermi e sentii quanto era leggera e delicata … mi venne da piangere!

(altro…)

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Nuovo attacco dei terroristi islamici di Boko Haram nel nord-est della Nigeria

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UpkPfA5XLjgeH8MZL+kqFRiZff8UA1tCQMVVgLA0E6c=--Si teme un massacro con 2.000 vittime, sostiene la tv inglese Bbc. Dopo aver assaltato e invaso una base militare della Multi-National Joint Task Force a Baga sabato scorso, militanti islamisti hanno assaltato una seconda volta la città mercoledì, incendiando completamente la località nello Stato nordorientale di Borno. Secondo le testimonianze, sono molti i corpi abbandonati senza vita per le strade.

Secondo un ufficiale dell’esercito nigeriano, Musa Alhaji Bukar, si teme che siano state uccise quasi 2.000 persone.

I jihadisti di Boko Haram hanno il controllo di Baga e di almeno 16 villaggi vicini, racconta ancora l’ufficiale. Le truppe governative hanno abbandonato la base militare di Baga dopo l’attacco di sabato scorso. I militanti jihadisti di Boko Haram hanno lanciato una campagna militare per creare uno Stato islamico nel 2009 e nell’ultimo anno hanno preso il controllo di molte città e villaggi nel nord-est della Nigeria.

Finora il conflitto ha provocato almeno 1,5 milioni di sfollati e oltre 2.000 vittime.

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La corruzione in Italia dalla prima alla seconda Repubblica

S. Curcio

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images47VRC01MI recenti fatti criminali legati alla Mafia Capitale, le numerose inchieste giudiziarie in corso per reati commessi dalla criminalità organizzata presente in quasi ogni Regione italiana, lo scempio del denaro pubblico largamente diffuso il cui spreco spesso costituisce un attentato alla vita dei cittadini italiani ( sintomatico è il recentissimo caso del crollo di un tratto della strada che porta da Palermo ad Agrigento verificatosi a distanza di appena otto giorni dall’apertura al traffico) e quant’altro inducono, a mio avviso, ad una profonda riflessione sulla perdita di quei antichi valori che hanno ispirato i padri costituenti a scrivere quelle sublimi norme contenute nella vigente Carta Costituzionale.

Ed in proposito sembra legittimo chiedersi che cosa sia cambiato nel nostro paese dopo la fine di Tangentopoli considerato che con l’azione di pulizia operata dal famoso pooll di “ Mani Pulite” si pensava allora che, spazzati via i partiti tradizionali usciti dalla lotta partigiana, sarebbero scomparsi i casi di malaffare, di illeciti arricchimenti dei singoli e /o degli organismi dei partiti e che venissero create condizioni di migliore vivibilità e di più praticata onestà nell’operato di ogni cittadino, sia privato che pubblico, di questo Stato considerato dai più e non a torto la culla del diritto.

imagesIPD3TIA0Ed invece, ahimè, a mio modesto parere, nulla è cambiato nonostante nel corso di un ventennio tante azioni siano state intraprese, tanti organismi creati per la lotta alla criminalità più o meno organizzata con risultati a dir poco irrilevanti o di scarsissimo spessore che inducono a ritenere come per tali fenomeni sia tuttora insufficiente l’opera della magistratura e degli organi di polizia che tanto si prodigano per far uscire il Paese dalla nefasta spirale del malaffare.
Anzi, alla luce dei fatti succedutisi nel ventennio predetto e che sono a conoscenza di coloro che hanno buona memoria,senza alcun dubbio si può affermare che la situazione non è soltanto rimasta immutata ma per di più è ulteriormente peggiorata tanto da indurre la persona onesta e perbene a riflettere se sia stata più corrotta la prima repubblica o se lo sia la seconda attuale.
Ciò in quanto, e vorrei proprio sbagliarmi, allo stato la corruzione in Italia ha assunto dimensioni gigantesche tali da far legittimamente ritenere che la stessa sia diventata un vero e proprio sistema che tutto controlla minando così le basi dello stesso sistema democratico.
Di esempi se ne potrebbero far tanti ma che di proposito tralascio essendo credo sufficienti e significativi quelli citati all’inizio di questo mio breve e modesto appunto.

Ciò posto penso che responsabilmente venga da chiedersi cosa bisogna fare per debellare o quanto meno limitare la crescita di tale fenomeno criminoso che, oltre ad apportare tanti disastri per i cittadini che assistono impotenti alla sperpero di immense risorse economiche e che in buona sostanza si traducono in disservizi e in disagi per l’intera collettività, opacizzano l’immagine del Paese agli occhi dei partners sia europei che mondiali scoraggiando in tal modo gli investitori stranieri che sono determinanti per la sua reale crescita economica specie in un momento di così profonda crisi.

diogIn proposito penso che, non potendosi più fare affidamento all’opera risanatrice dei partiti politici e dei suoi apparati, ove si voglia agire seriamente,si debba necessariamente ricorrere all’intervento di un apposito Organismo libero formato da personaggi che godano di  indiscusso prestigio morale e possano operare al di fuori della politica, la cui credibilità al momento è ridotta al lumicino, che essenzialmente non siano disponibili a farsi cooptare dall’attuale sistema di potere o di malaffare che dir si voglia.
A tal fine ritengo sia indispensabile la mobilitazione delle persone oneste di questo paese (e ce ne sono ancora tante) che, attraverso i loro comportamenti quotidiani ispirati al rispetto della persona e la ricerca spontanea della legalità ed affiancati in tale nobile intento dall’insegnamento della Chiesa e dall’operato delle Istituzioni rimaste ancora sane, possano dare un reale input ad un risveglio generale per far si che il nostro Paese riesca seriamente ad uscire dalle secche di una così grave stagnazione tanto nociva per il singolo cittadino che per l’intera collettività.

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Presepe vivente di Campofranco quest’anno ben tremila visitatori

Rino Pitanza

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E’ stato un bilancio estremamente positivo per il suggestivo “Presepe Vivente” di Campofranco che ha contato complessivamente circa tremila visitatori nei giorni di apertura al pubblico. La manifestazione, giunta alla sua undicesima edizione con il Palazzo Baronale dei Campo a fare da cornice, ha incantato i numerosi visitatori che sono accorsi da diversi posti della Sicilia. Il presepe è stato allestito in modo minuzioso e realistico, con i suoi ambienti e gli oggetti ed utensili antichi sapientemente conservati, i suoi animali, i circa 70 figuranti che hanno saputo trasmettere entusiasmo e convivialità, le musiche degli zampognari: tutto questo ha reso l’atmosfera unica e surreale.

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Già all’ingresso, ad attendere i visitatori, i pentoloni di ricotta per poi proseguire con i ceci ed i fagioli, prima di arrivare nella classica osteria dove formaggi e olive si mischiavano al buon vino che da due grandi botti non finiva mai di scorrere. Per i più piccoli vedere pecorelle, cavalli, conigli, capre e galline è stato uno spasso, mentre i più grandi hanno avuto modo di ricordare i mestieri di una volta con il calzolaio, il falegname, l’intrecciatore di panieri, le donne che con i loro ferri cucivano e rattoppavano i vestiti degli uomini, il venditore di frutta. Il percorso gastronomico dai sapori antichi e genuini di un tempo, attraverso consistenti degustazioni, è stato molto apprezzato dai visitatori, che hanno anche assaporato uova, patate, il “macco” piatto della tradizione siciliana a base di fave secche, “guastelle” frittelle semplici e sfiziose, il tradizionale “pani cunzatu”, pane casereccio condito con olio d’oliva e sale. E per finire il tortuoso ma scorrevole percorso interno ed esterno, la visita alla capanna dove il bue e l’asinello in formato reale, riscaldavano Gesù bambino, uno degli ultimi nati a Campofranco, insieme alla Madonna e a San Giuseppe. Nel corso delle serate i visitatori hanno avuto la possibilità di visitare anche la sede della Confraternita, accanto alla Chiesa S. Maria Odigitria ed il Museo di Storia Locale che contiene oltre 800 documenti di grande valore storico.
L’arrivo dei Magi con i classici doni ha concluso questa fortunata manifestazione che, a detta del Priore della Confraternita Santissimo Sacramento, organizzatrice dell’evento, Rosario Nuara, “vedrà la prossima edizione ancora più ricca ed interessante”. E per raggiungere questo obiettivo, proprio i figuranti si sono dati appuntamento tra un paio di mesi per preparare al meglio e con tante novità, la dodicesima edizione per il Natale 2015.

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Il lago gelato

Una panoramica del lago Michigan, così come appare il 6 gennaio, completamente congelato, visto dal Nord Avenue Beach a Chicago, Illinois: in città è stata raggiunta una temperatura record di -27 gradi.

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Scott Olson/Getty Images

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