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Archive for 15 gennaio 2015

”L’incontro tra giovani e anziani è il futuro”

Franco Petraglia
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adottaUna notizia, quella della civilissima e accogliente città di Milano, che mi ha riempito il cuore: il primo gruppo di “pionieri” è stato di 25 anziani che sono andati in 8 scuole milanesi a pranzo: a mangiare e chiacchierare con i bambini nel momento del pasto. Il nobile obiettivo è quello di arrivare a cinquecento pensionati che siederanno alla mensa di diciotto refettori meneghini.

Papa Francesco dice sovente: ”L’incontro tra giovani e anziani è il futuro”. E proprio il Papa, in uno dei tanti discorsi sull’alleanza da costruire tra anziani e giovani, ha parlato del momento del pranzo. Il 19 novembre scorso, nella Messa a Santa Marta, ha raccontato una storia della sua infanzia.

«C’era una famiglia, un papà, una mamma e tanti bambini. E c’era anche un nonno che viveva con loro. Ma era invecchiato e a tavola, quando mangiava la zuppa, si sporcava tutto: la bocca, il tovagliolo… non faceva una bella figura! Un giorno il papà ha detto che, visto cosa capitava al nonno, dal giorno successivo avrebbe mangiato da solo. E comprò un tavolino, lo mise in cucina; così il nonno mangiava da solo in cucina e la famiglia nella sala da pranzo.

tavoDopo alcuni giorni il papà torna a casa e trova uno dei suoi figli a giocare con il legno.

Gli chiese: “Cosa fai?”.

“Sto giocando a fare il falegname”, rispose il bambino.

“E cosa crostruisci?”.

“Un tavolino per te papà, per quando diventi vecchio come il nonno”.

E così ha concluso il papa: “Questa storia mi ha fatto tanto bene per tutta la vita. I nonni sono un tesoro”.

 

adoVa sottolineato che i bambini che hanno preso parte a questa lodevole iniziativa, raccontano le maestre, erano molto incuriositi, entusiasti e desiderosi di relazionarsi con gli anziani. Auspico che analogo gesto di solidarietà-vicinanza venga attuato anche in altre parti della penisola. Sono convinto che non ci pentiremo abbastanza ogni volta che maltrattiamo i nostri anziani-vecchi. E buttiamo al macero, oltre alla loro esistenza, il patrimonio di saggezza. Un tesoro di umanità indispensabile a una società che ha smarrito la rotta.

Il presente che non affonda le radici nel passato non può guardare, con serenità, al futuro. Ci vuole più solidarietà- amore- rispetto e meno incomprensioni tra le generazioni.

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Vallelunga chiede la revisione dell’Imu sui terreni

GRAZIA LA PAGLIA

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imuVallelunga. Continuano a lavorare, gli amministratori di Vallelunga, per opporsi all’estensione dell’Imu sui terreni agricoli. Dopo l’iniziativa di protesta avviata dal vicesindaco Rosolino Ricotta, arriva adesso la convocazione straordinaria ed urgente del consiglio comunale per discutere in aula della problematica. L’appuntamento, fissato dal presidente del consiglio Silvio Zuzzè, è per venerdì alle ore 19 e prevede la trattazione dell’argomento come unico punto all’ordine del giorno.
“Ci siamo già attivati per far fronte a tale provvedimento del ministero dell’Agricoltura – spiega il dott. Zuzzè – sia con un atto di adesione da parte del sindaco Montesano all’iniziativa che sta portando avanti l’Anci Sicilia, sia coinvolgendo i paesi limitrofi con una nota inviata dal vicesindaco. Con il consiglio comunale di venerdì chiederemo al Ministero la revisione dei parametri di applicazione della norma che prevede il pagamento dell’Imu sui terreni agricoli entro il 26 gennaio. Secondo il nostro parere, si tratta di un provvedimento irragionevole ed incerto nei criteri applicativi. Infatti il meccanismo di fondo di tale decreto applica l’Imu sui terreni agricoli sulla base dell’altitudine registrata dal palazzo municipale, prescrivendo esenzioni per i comuni al di sopra dei 600 metri e per i coltivatori diretti ed imprenditori agricoli dei comuni situati tra i 281 e 600 metri. In questo modo non si tiene conto di dove si trovi il terreno. A Vallelunga, poiché ci troviamo a 472 metri, a parte pochi imprenditori, ci ritroveremo tutti a pagare”.

Anche i cittadini hanno espresso disagio nei confronti della nuova tassa. “E noi condividiamo la loro voglia di opporsi – conclude il presidente del Consiglio -. Lo Stato dovrebbe sostenere chi rimane ancora nel nostro territorio, mentre questo provvedimento sembra invitare ad abbandonarlo”.

Resuttano. Consiglio comunale contro l’Imu sui terreni. Viene contestato il criterio di fare pagare il balzello in base all’altitudine del palazzo municipale

Gandolfo Maria Pepe

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Resuttano. Il presidente del consiglio comunale Maria Elena Puleo, ha convocato la seduta dell’assise per lunedì alle ore 17. Uno solo il punto all’ordine del giorno: l’introduzione da parte del Governo nazionale dell’Imu sui terreni agricoli.

L’agricoltura costituisce il settore portante dell’economia locale, più di 60 le grandi e piccole aziende; nel settore è impiegata buona parte della popolazione attiva.

CARAPEZZA

CARAPEZZA

Il sindaco Rosario Carapezza dice: “come Comune chiediamo di rivedere i criteri, prima noi venivamo considerati comuni montani, ora per un solo metro non veniamo più considerati tali, e l’imposizione va a gravare tutta sui cittadini. La cosa più assurda è che questa decisione è stata presa soltanto ai primi di dicembre ufficialmente, con i bilanci del 2014 già approvati”.
L’assurdità più grande è che vengono considerati comuni montani quelli da 601 metri in su e Resuttano si trova a 600 metri, ma più grottesco è che come punto di riferimento viene preso il palazzo comunale che è situato nel mezzo, quindi più di mezzo paese (compresi i terreni) si trova ad un’altezza superiore rispetto ai 601 metri. Il consiglio comunale chiederà di non considerare solo l’altezza altimetrica; Resuttano appartiene alla categoria dei comuni montani per altre caratteristiche, quali i criteri orografici ed economici. Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha emanato, di concerto col ministero delle Politiche Agricole e col ministero dell’Interno, il 28 novembre 2014 (Gazzetta Ufficiale del 6 dicembre scorso), le norme sull’esenzione dall’Imu, per i terreni agricoli, ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, col quale sono stati sensibilmente modificati e ristretti il perimetro ed i criteri applicativi dell’esenzione dall’imposta municipale per i terreni agricoli montani. Sulla scia di altri comuni anche a Resuttano si sta pensando ad un eventuale ricorso al Tar, anche perché il termine scade il 26 novembre”.

Niscemi. L’amministrazione intende presentare ricorso al Tar

Giuseppe Vaccaro

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images406DTAVRL’agricoltura, settore portante dell’economia locale, è in coma, anche se il carciofo violetto, quest’anno, tiene il prezzo, dopo anni di vendita quasi sotto costo. L’amministrazione comunale si oppone al pagamento del balzello Imu che il Governo vuole gravare sui terreni del territorio agricolo niscemese, prima esenti, sono circa 10 mila ettari, alcuni incolti, per la grave crisi che attanaglia il Paese. Il sindaco La Rosa e l’assessore Massimiliano Conti hanno dato mandato ai legali di presentare ricorso al Tar del Lazio per scongiurare l’applicazione del balzello ai già stremati agricoltori piccoli e grandi. Questo perché il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha emanato di concerto col Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e col Ministero dell’Interno il 28 novembre 2014, G. U. del 6 dicembre 2014, le norme sull’ “Esenzione dall’Imu, prevista per i terreni agricoli, ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504”, col quale sono stati sensibilmente modificati e ristretti il perimetro ed i criteri applicativi dell’esenzione dall’imposta municipale per i terreni agricoli montani.
A seguito di tale decreto interministeriale, i terreni agricoli ubicati all’interno del territorio comunale di Niscemi non sono più oggetto dell’esenzione, anche parziale, prevista dal decreto legislativo 30 dicembre 1992, in quanto non più classificati come montani.

LA ROSA

LA ROSA

Il sindaco La Rosa, a proposito della declassificazione dei territori niscemesi, ha dichiarato: “L’amministrazione comunale ha ritenuto opportuno e necessario difendere e tutelare in sede giurisdizionale i diritti e gli interessi del Comune e dell’intera comunità locale, proponendo ricorso innanzi al Tar del Lazio avverso i provvedimenti, in quanto si ritiene aggravino ulteriormente le condizioni della nostra agricoltura e dei nostri produttori”.

L’assessore Conti aggiunge: “le metodologie ed i termini previsti per il pagamento dell’imposta municipale propria sui terreni agricoli sono in palese contraddizione con le norme poste a tutela del contribuente in materia di irretroattività e di spazio temporale minimo per l’attivazione di adempimenti relativi a provvedimenti impositivi, ancorché ingiusti, considerata la profonda crisi del settore agricolo”.

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Giorgio Napolitano se ne va, ma continuerà a costarci una valanga di soldi

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Giorgio Napolitano non è più presidente della Repubblica, non abiterà più nella reggia del Quirinale, ma continuerà a godere dei tanti benefici che aveva promesso di sforbiciare e che invece ancora gli spettano come senatore a vita.

Re Giorgio non dovrà affatto rinunciare infatti all’addetto alla persona, ovvero un maggiordomo, all’auto di servizio, allo chauffer, ai i cento metri quadrati di ufficio a Palazzo Giustiniani, ai telefoni satellitari, ai collegamenti televisivi e telematici.

Nè a un nutritissimo staff: un capo ufficio, tre funzionari, due addetti ai lavori esecutivi, altri due a quelle ausiliari e, a scelta, addirittura un consigliere diplomatico o militare.

Una pletora di persone alla quale obbligatoriamente si aggiungono gli agenti di pubblica sicurezza e i carabinieri addetti alla scorta e alle postazioni previste presso le abitazioni private del presidente.

naA conti fatti, una trentina di persone che forniranno i loro servizi nell’arco delle 24 ore.

Ovviamente a tutto questo si aggiunge, secondo un documento pubblicato dal Fatto Quotidiano, il diritto ad utilizzare un dipendente della carriera di concetto o esecutiva del segretariato generale del Quirinale con funzioni di segretario distaccato nel suo nuovo staff.

Altri due dipendenti del Colle possono invece essere trasferiti presso la sua abitazione privata romana di via dei Serpenti, con mansioni l’uno di guardarobiere e l’altro di addetto alla persona.

Per non parlare poi del vitalizio da senatore a vita.

 

Fonte: Libero

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15 gennaio 15 – ore 21:25

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La lega nissena: richiedenti asilo agitati… e riducono i militari

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Caltanissetta, protesta al Cara di Pian del Lago

Ieri mattina una cinquantina di cittadini di nazionalità gambiana, richiedenti protezione internazionale e ospiti nel “Cara” di Pian del Lago, hanno inscenato una manifestazione di protesta lungo la strada provinciale 5, dinnanzi l’ingresso del Centro, per denunciare presunti ritardi della Commissione territoriale che esamina le loro richieste.
L’immediato intervento sul posto di funzionari della Polizia di Stato e della Prefettura hanno fatto rientrare la protesta dopo circa mezz’ora. Ai manifestanti è stato spiegato che le audizioni per l’esame delle loro istanze sono state già programmate per i prossimi giorni dall’apposita Commissione territoriale, per cui la protesta non era fondata. Come detto, dopo un’ora di discussione, i manifestanti hanno sospeso il sit-in, liberando la sede stradale e consentendo il passaggio dei veicoli in transito.

pakSu quanto avvenuto ieri è intervenuta con una nota la Lega Nissena Movimento per il Cittadino: «Eravamo stati facili profeti quando avevamo preventivato momenti difficili per la comunità nissena legati all’esagerato numero di cosiddetti “richiedenti asilo” ospitati a Caltanissetta – sostiene Gianfranco Fuschi – In queste ore oltre all’ennesima rivolta a Pian del lago, con l’aggravante del lancio di oggetti contundenti contro i poveri automobilisti in transito con le auto cariche di donne e bambini, si sono riproposti atti gratuiti di vandalismo, nel centro storico, contro i beni dei nisseni. Questa situazione non è più tollerabile. La città non può pagare un prezzo così alto perchè alcuni continuino, con la scusa della solidarietà, a gestire l’emergenza immigrazione. Ancor di piu’ risulta a questo Movimento che dal primo gennaio 2015 il contingente di militari di stanza in città è stato ridotto da 100 ad 80. E’ una vergogna, proprio nel momento in cui, in Sicilia, indagini della magistratura mettono in luce, la probabile presenza di estremisti islamici, nascosti tra i profughi. Le autorità preposte – conclude Fuschi – spieghino il motivo della riduzione del contingente di militari, se non ci sono le condizioni di sicurezza per i nisseni si chiudino almeno alcune strutture, il sindaco se c’e’, batta un colpo; venga discussa subito la situazione dell’ordine pubblico in Consiglio comunale».

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La foto più veloce

Un po’ di Relax

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LA FOTO

di Mirko Amadeo

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fot3– Fotografia, signore?

– No, grazie – dico.

– Un secondo e tac, è fatta!

– La prego…

– Sviluppo immediato!

– Non ho tempo.

– Mi permetto di insistere… faccia un sorriso…

– Ho detto che ho fretta!…

 

– Che c’è, Tonino? – esordisce un tipaccio sbucato da un vicolo.

– Il signore non vuol farsi fare la foto.

– Che?

– Proprio così, ha detto no.

– Che sento? – dice il tipaccio – Un rifiuto? Allora qui ci scappa l’offfesa, signor mio… Ha capito che ha fatto? Ha offeso il mio amico.

 

– Via, si decida, signore – riprende il fotografo. – Come la vuole ‘sta foto? A mezzo busto, a figura intera, in posa o mentre cammina?

– Me la faccia mentre corro – dico. E fuggo a gambe levate.

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 Stupore negli Stati Uniti: neonata con due denti

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dentiAlyssa Bella Bailey ha solo una settimana di vita ma, con il suo sorriso, ha già fatto notizia: questa bella bambina di Branson, nel Missouri, è infatti nata con due piccoli incisivi inferiori. I medici e gli infermieri del Mercy Hospital di Springfield, che l’hanno fatta nascere il 28 dicembre scorso, non riuscivno a credere ai loro occhi…

Jaklina Bailey, la madre di Alyssa, ha raccontato alla KOLR-TV, un’associata della CBS: “Quando è nata tutti erano scioccati. Hanno detto, ‘ha due incisivi inferiori’? In sala parto non si parlava d’altro…”. Anche il medico di famiglia è rimasto scioccato, prosegue Jaklina: “Ha detto che, nei suoi 25 anni di carriera, questa è la seconda volta che vede una cosa simile. Poi sono venuti a vedere altri due medici e le infermiere gridavano ‘fammi vedere, fammi vedere'”.

Si tratta di un raro evento conosciuto come “denti natali”: secondo Medline Plus, della US National Library of Medicine, si tratta di un evento che si verifica ogni 2-3mila nascite e può essere associato a carenze ormonali o palatoschisi (una malformazione del palato) ma la maggior parte delle volte i bambini come Alyssa sono perfettamente in salute. “I medici hanno spiegato che devono solo crescere insieme agli altri denti” ha proseguito Jaklina, “ma ci hanno avvertiti di stare attenti a quando si staccheranno perché potrebbero soffocarla. Medline Plus afferma che i “denti natali” possono inoltre irritare la lingua del bambino e causare dolore alla mamma durante l’allattamento. E, in questo senso, le domande a Jaklina non sono mancate: “Conosco un sacco di persone che mi hanno chiesto se fa male e a tutte ho risposto che allatto al seno con una bottiglia”.

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Carlo d’Arabia

Il principe Carlo mentre indossa un tipico costume arabo, durante la danza tradizionale di Arabia, nota come “Arda”, tenutasi durante il festival di Janadriya, in Arabia Saudita, il 18 febbraio 2014.

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Reuters / Fayez Nureldine

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