Il sindaco e il suo vice incontrano gli amministratori piemontesi
Rino Pitanza
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Il sindaco Salvatore D’Anna ed il suo vice Rocco Corsaro con l’assessore astigiano Andrea Cerlato e il presidente del Consiglio Maria Ferlisi
Si è conclusa la visita istituzionale che l’amministrazione comunale di Campofranco ha compiuto nella città di Asti dove risiede una nutrita comunità campofranchese formata da circa 1.400 persone. La delegazione, composta dal sindaco Salvatore D’Anna e dal vice sindaco Rocco Corsaro, è stata ricevuta dal presidente del consiglio comunale astigiano Maria Ferlisi e dall’assessore al turismo della città piemontese Andrea Cerlato.
“Abbiamo fatto conoscere Campofranco – afferma il sindaco D’Anna – illustrato il nostro territorio con le attività, le tradizioni, la cultura e abbiamo trovato molti punti d’incontro con Asti per discutere fattivamente di cose pratiche che possono unire concretamente ancora di più le due località. Ma soprattutto abbiamo trovato e rafforzato un rapporto umano, indispensabile in questi incontri”.
Sindaco e vicesindaco hanno anche incontrato una rappresentanza composta da circa 50 campofranchesi con i quali si sono intrattenuti cordialmente per un intero pomeriggio. “Abbiamo anche invitato l’amministrazione comunale di Asti a venire a Campofranco – prosegue il sindaco D’Anna – con la promessa ricevuta da parte loro che nel mese di agosto faranno una puntata a Campofranco in occasione del loro gemellaggio con Milena”.
Non è la prima volta che gli amministratori comunali di Campofranco ricordano i propri emigrati ad Asti; già nel 2006 l’allora amministrazione Mazzara tentò addirittura di instaurare e ratificare un gemellaggio tra Campofranco ed Asti o in sub ordine un “Patto di Amicizia”, avviando tutte le pratiche burocratiche, delibera compresa, recandosi ad Asti ad incontrare direttamente l’allora sindaco di Asti che, però, non ritenne di proseguire il gemellaggio o l’amicizia, con grande rammarico della comunità di Campofranco e di quella campofranchese residente ad Asti. Con questa in Piemonte, si spera che le cose cambino e che i campofranchesi di Asti sentano la loro comunità di origine più vicina.