«Box e garage esentati dalla Tarsu il sindaco ignorava il parere Anci»
Il consigliere comunale X fa sapere che il sindaco Y – a proposito del fatto che non si deve applicare più la tassa di smaltimento di rifiuti solidi urbani nei locali adibiti a garage e box e che quindi vanno detassate queste superfici di servizio – ha risposto «che l’Ufficio Tributi comunale sta operando nel rispetto della vigente regolamentazione comunale che prevede la presunzione relativa dell’applicazione della tassa rifiuti in ragione dell’occupazione o del possesso di locali, a qualsiasi uso adibiti».
Il consigliere X ha replicato comunicando al sindaco Y il parere dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani in base al quale tutti i locali accessori, o comunque locali che non siano utilizzati per un’attività potenzialmente produttiva di rifiuti, sono esclusi da rilievo per la tassa: così i solai (salvo che non siano effettivamente utilizzati come locale abitativo), le cantine e i box in cui la presenza umana sia solamente sporadica, perchè utilizzati come mero deposito di cose di non frequente uso, oppure utilizzati per attività non produttive di rifiuti, che non devono essere considerati rilevanti per il calcolo della tarsu.
Il sindaco gli ha chiesto di allegare agli atti il parere dell’Anci (che sconosceva) e si è impegnato che una volta appurata la veridicità del documento avrebbe dato disposizioni agli Uffici competenti per l’annullamento.
MML INFORMA TUTTI I CONSIGLIERI COMUNALI CHE LA COMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE HA SENTENZIATO CHE I GARAGES E ALTRE PERTINENZE CHE NON PRODUCONO SPAZZATURA NON DEVONO ESSERE CONTEGGIATI NELLA BOLLETTA DELLA TARSU. SE HANNO COSCIENZA E RISPETTO PER IL MANDATO RICEVUTO DAGLI ELETTORI, HANNO IL DOVERE DI INVITARE I SINDACI A VERIFICARE CHE I LORO CITTADINI NON PAGHINO PIU’ DEL DOVUTO.
MML INVITA ANCHE I SINDACI A NON ASPETTARE CHE I CONSIGLIERI COMUNALI TIRINO LORO LE ORECCHIE.
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Per la cronaca il consigliere è Adornetto, il sindaco Messana del comune di Caltanissetta. La notizia è su La Sicilia di oggi.
Le “X” e le “Y” NON VOGLIONO DIRE CENSURA MA SIGNIFICANO CHE SI POSSONO SOTITUIRE CON QUALSIASI NOME E COGNOME DI CONSIGLIERE E SINDACO DELLA PROVINCIA DI CALTANISSETTA PERCHE’ IL SENSO DEL DISCORSO NON CAMBIEREBBE.
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