Alcuni soggetti tra i più sfortunati tra gli sfortunati di Milena, che hanno fatto parte del Reddito Minimo d’Inserimento (RMI), forse scambiandoci per l’amministrazione comunale, ci chiedono notizie dell’inizio dei lavori del RMI.
Va detto e riconosciuto che questi nostri concittadini erano e sono utilissimi per la pulizia dell’abitato e altre mansioni positive per la collettività. Va detto pure che per molti di loro questo minimo reddito non è poco, ma tutto: è la vita. Ebbene proprio per questo il RMI può e deve ripartire.
L’Amministrazione può e deve fare qualcosa.
Perchè se il RMI non riparte, si sappia fin da questo momento che la colpa sarà di questa giunta, di questo sindaco, di questo consiglio comunale e dei partiti politici collaterali.
Risulta infatti che in data 06/11/2008, l’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) ha approvato il D.D.L., n° 251/A con il seguente testo “Norme per la continuità per il RMI di cui all’art.1 della Legge Regionale N°5/2005”.
Ci risulta – direttamente dall’assessorato regionale – che in base a questo Decreto, tutti i comuni – quindi anche il nostro – sono autorizzati alla prosecuzione dell’attività dei cantieri di servizio. Basta che ci mettano una modesta e minima somma, fino alla prossima entrata in vigore della legge.
Concludendo: rientra nelle competenze dell’amministrazione locale autorizzare la prosecuzione del RMI. Basta che lo voglia. Appunto.
Le somme ci sono nel capitolo, se non bastano possono essere aumentate. E , oplà, il gioco è fatto. Senza nessuna magia, ma con una normale amministrazione.