LO STEMMA DEL COMUNE DI MILENA

GIORGI ci chiede: “Quale è il significato dello stemma di milena e si può avere un’immagine?”

Lo stemma (nella foto) è descritto nell’Art. 10 dello STATUTO COMUNALE

Il Comune, negli atti e nel sigillo, si identifica con lo stemma descritto nel Decreto del Presidente della Repubblica del 12 Aprile 1965: in uno scudo, sovrastato da una corona, è raffigurato un leone rampante sulla cima centrale di tre colline verdi. Lo scudo ha sfondo azzurro; giallo-oro sono i suoi bordi, la corona e il leone rampante: giallo ed azzurro sono quindi i colori del Comune.

Il significato: Milena, paese collinare, è appunto simboleggiata da tre colline. Il leone e le colline sono la sintesi dell’evoluzione storica del comune che passa attraverso le armi dei Capizzi di Sicilia e la croce della Baronia di Milocca dei Padri Benedettini di San Martino delle Scale di Palermo per arrivare allo stemma attuale. Si vede perfettamente nella foto della copertina del libro del nostro più grande storico locale eseguita dall’Arch. Salvatore Magro.

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Per saperne di più sulla storia di Milena consigliamo il libro di Arturo Petix “DA MILOCCA A MILENA” publicato a cura della CASSA RURALE E ARTIGIANA di Milena nel MCMLXXXIV. Rivolgersi a: Banco di Credito Cooperativo San Michele, alla Pro Loco o al Comune di Milena.

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Rosetta Taffaro: PARTICOLARE MONTEGRAPPA

Rosetta Taffaro: "Particolare Montegrappa" - scorcio del villaggio

( 2° premio dell’Accademia Letteraria Italo – Australiana Scrittori/Anno 2008)

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Stefano Vitellaro: PREGHIERA PER LA PACE

Ho letto sul giornale di papà

Che nel mondo qualcosa non va.

Non tutti i bambini son fortunati

Di giorno o di notte vengono bombardati.

A volte muoiono o sono feriti

E’ triste guardare quei volti impauriti.

Le loro case sono squarciate

Intere città sono crollate.

Di chi la colpa? Dalla voglia di potere

Che porta gli uomini a non vedere.

Gesù rivolgo a te una preghiera

Che dal mio cuore ti giunge sincera.

Illumina gli uomini i loro cuori

Affinché superino tutti i rancori.

Pace è una bella parola

Fa che ci sia e non svanisca con l’aurora.

Stefano Vitellaro (2004)

Stefano Vitellaro, anni 14, già vincitore di un concorso di poesia a CL, premiato con il 1° posto dall’Associazione Australiana A.L.I.A.S nella sezione Poesia Ragazzi 2008.

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PUPI SICILIANI PATRIMONIO DELL’UNESCO

Pupi siculi e canto sardo patrimonio dell’Unesco –     L’Opera dei Pupi siciliani e il Canto a tenore pastorale sardo compaiono nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale orale e immateriale nata ufficialmente a Istanbul. Stilata dall’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura, nella lista sono stati integrati i 90 tesori culturali, che dal 2001 al 2005 già avevano ottenuto l’appellativo di patrimonio immateriale. Un primo elenco, infatti, era stato stilato nel 2001: allora fu inserita l’Opera dei Pupi, la rappresentazione teatrale della tradizione dei cantastorie siciliani, in cui le marionette fanno rivivere le storie tratte dalla Chanson de Roland.

‘Dell’elenco reso pubblico è entrato a far parte il Canto a tenore, espressione canora tipica della tradizione sarda agro-pastorale. /Tratto da Libero-news

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