Riceviamo e pubblichiamo:
SIAMO CITTADINI NON SUDDITI!
Dai diretti interessati (che per nostra scelta vogliamo non fare conoscere) ci perviene la segnalazione che il giorno scorso impiegati della ditta Caltaqua hanno proceduto al distacco dell’acqua per morosità, gli utenti non avevano pagato la bolletta. Riferiscono i cittadini (ma sarebbe meglio chiamarli schiavi) che non erano stati avvisati che stavano per procedere con il distacco dell’acqua.
Per inciso, quando un cittadino dimentica (per qualsiasi motivo) di pagare la bolletta della “luce”, l’Enel è così premurosa che lo invita a pagare se non l’ha fatto (nel qual caso basta inviare un fax con la fotocopia del versamento) al più presto, in caso contrario procederà al distacco.
Ogni “distacco” (dopo il pagamento della bolletta arretrata) è seguito da un costoso versamento per il “riallaccio” e, in tal modo, la ditta privata aumenta gli incassi.
Ritorniamo agli utenti tagliati. Uno dei due avrebbe detto agli operai (specializzati in tagli) di non sapere dove custodiva le bollette la figlia che momentaneamente era fuori Milena per lavoro. La loro risposta è stata, non di ritornarte un altro giorno, ma l’apertura dello sportello e il taglio dell’allaccio. Siamo a questo punto che il milocchese non è un cittadino, ma un suddito o peggio ancora uno schiavo.
L’altro cittadino, anziano e malato ( chiunque lo capirebbe ) è stato persino gentile con gli addetti ai lavori, tanto da aprirgli lo sportello e ringraziarli.
Verrebbe da gridare VERGOGNA, ma sarebbe troppo facile e populista e non renderebbe comunque l’idea della prepotenza e dell’arroganza di Caltaqua, se non ha “avvisato” gli utenti del distacco e se non ha dato un termine per regolare il pagamento.
Attendiamo i chiarimenti della Ditta spagnola e dei responsabili italiani, nisseni e locali con la promessa che sul bolg apriremo un invito al rispetto dell’uomo-cittadino che se lo ricorderebbero per un pezzo. In ogni caso, dovrebbero essere salvaguardati gli anziani, gli ammalati e gli indigenti da questi tagli indiscriminati e senza alcun preavviso.
Intanto del caso è stato dato mandato a un legale per una denuncia.
A presto, Alfonso Cipolla