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Archive for ottobre 2008

La Parentopoli siciliana tra assunzioni e gratifiche

PALERMO – E’ anche peggio di quando Totò spartiva il bottino fra i suoi clienti. Duecento euro a chi allevava una capra “girgentana” (agrigentina) e 500 a chi accudiva in giardino un asino pantesco (di Pantelleria), un contributo “per la lotta mondiale contro l’inquinamento” a chi viaggiava in nave, 12 euro per ogni chilo di manna tirata giù dall’albero. L’ultimo assalto alla Regione è più sfacciato. Ci sono di mezzo i parenti. Tanti. E’ così che don Raffaele sta già oscurando la fama del suo predecessore sopraffatto da una velenosa guantiera di cannoli.
E’ un arrembaggio. Più fratelli e cugini e più figli. E più nipoti e più compari. Non c’è più soltanto Palermo (dove Cuffaro ha il suo quartiere generale) ma c’è anche Catania (dove il boss dei boss è Lombardo) e – chissà come – in Sicilia ci saranno pure più soldi. Quelle che tecnicamente vengono definite le “risorse della nuova programmazione” sono in sostanza 6 miliardi e mezzo di euro che pioveranno sull’isola da qui alla primavera del 2013. Alla Regione si preparano a un altro grande banchetto. Con un condottiero che pubblicamente promette rigore e regole ma poi fa sempre finta di niente.
A parole annuncia rivoluzioni nella spaventosa macchina burocratica e intanto lascia i soliti noti ai loro posti, giura di ridurre da 26 a 12 le società regionali e invece non taglia mai nulla, in nome della trasparenza sceglie come assessori due noti magistrati e poi però il suo governo scivola ancora nella vergogna dei familiari più intimi assunti per chiamata diretta. Alla muta muta – zitto zitto come si dice in Sicilia – Raffaele Lombardo è in corsa per battere tutti i record nella Sicilia delle abbuffate.

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Miracolo al Circo: Walter moltiplica i partecipanti

Qui c’è qualcuno che ha difficoltà a far di conto. 

“Siamo due milioni”, ha detto Walter al Circo, prima che la rabbia divina scaricasse tuoni e fulmini dal cielo di Roma. Le riprese dall’alto dell’arena hanno mostrato, però, un popolo Pd alquanto striminzito. Trecentomila, dice il Ministero. Dal Pd non ci stanno e ribadiscono: due-mi-lio-ni.

Sui dati della capienza dell’area, però si può ricordare uno studio del Comune di Roma, fatto e voluto dallo stesso Veltroni, quando era sindaco. Diceva, il Campidoglio, che il Circo Massimo, è lungo 621 metri e largo 118, con una superficie pari a 73 mila metri quadrati, e può accogliere 300mila persone. Una stima di massima che parlava di una densità di 4 persone per metro quadrato. Se a quest’area sottraiamo oggi il palco e il corridoio centrale, i conti tornano ancora meno: fossero stati davvero due milioni, in un metro quadro avremmo visto accalcate una sopra l’altra una trentina di persone. Alquanto irrealistico, matematicamente assurdo.
Poi dicono che la scuola non va rinnovata… 

Albina Perri 

NON SE LA PRENDANO QUELLI DEL PD. LA PERRI HA RAGIONE DA VENDERE. MA IL SUO PRINCIPIO FISICO-MATEMATICO GIUSTISSIMO, DEVE VALERE ANCHE QUANDO A DARE I NUMERI SONO QUELLI DEL CENTRO DESTRA. RICORDATE I “DUE MILIONI” DI PERSONE A SAN GIOVANNI? UNA PIAZZA CHE A MALA PENA NE PUO’ CONTENERE QUANTO IL CIRCO MASSIMO. PER PAR CONDICIO, ORA ATTENDIAMO CALCOLI SCIENTIFICAMENTE VALIDI ELABORATI DAL CENTRO SINISTRA. 

FINALE: Ma perchè danno i numeri? Per prendere in giro l’elettore… disinformato! (ora che ha letto, non lo sarà più…)

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Nella foto Mariastella GELMINI – ministro della P.I. NdR

Forse non tutti sanno che il Decreto Gelmini altro non è che la presa atto della legge 133. Ecco gli articoli che hanno messo in moto la protesta degli studenti.

Art. 16 – Facoltà di trasformazione in fondazioni delle università.
In attuazione dell’articolo 33 della Costituzione, nel rispetto delle leggi vigenti e dell’autonomia didattica, scientifica, organizzativa e finanziaria, le Università pubbliche possono deliberare la propria trasformazione in fondazioni di diritto privato. La delibera di trasformazione e’ adottata dal Senato accademico a maggioranza assoluta ed e’ approvata con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. La trasformazione opera a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di adozione della delibera.

Art.  64 – Disposizioni in materia di organizzazione scolastica.
…In relazione a quanto previsto dal presente comma, l’autorizzazione legislativa di cui all’articolo 5, comma 1, lettera a) della legge 24 dicembre 1993, n. 537, concernente il fondo per il finanziamento ordinario delle università, e’ ridotta di 63,5 milioni di euro per l’anno 2009, di 190 milioni di euro per l’anno 2010, di 316 milioni di euro per l’anno 2011, di 417 milioni di euro per l’anno 2012 e di 455 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013.

Per cui la legge Gelmini n. 137 presa così come è non dice nulla, per cui consiglio a tutti di leggere la legge 133 http://www.camera.it/parlam/leggi/08133l.htm per rendersi conto di quello che sta succedendo, infatti molti impropriamente parlano sempre della Gelmini ma si riferiscono alla legge 133 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 195 del 21 agosto 2008 – Suppl. Ordinario n. 196

“Comunicare senza problemi” ricordatelo sempre

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Logan da Brisbane

Una finestra sul mondo, un’occasione per capire come il piccolo universo siculo è visto oltre i confini dello Stretto, e come esso può essere parte attiva nel Mondo – non solo una una sperduta isola all’ombra della civiltà.

WHO IS MISTER GATTO?

La mia avventura come italiano all’estero – e in particolare siciliano all’estero – è segnata, ogni giorno, dallo scontro con lo stereotipo e il luogo comune. L’esemplare italico è connotato come chiassoso, espansivo, passionale e dotato di un terribile e marcato accento che non vuole saperne di addolcirsi nella melliflua e liquida pronuncia anglosassone. Inoltre, pare che abitudine sia, nel bel paese, di “parlare con le mani”, agitando gli arti a mo’ di primati durante le conversazioni piu’ accese, accompagnando i gesti sconclusionati con eccessivo tono di voce e intemperanze di ogni sorta.

Ovviamente, pizza, spaghetti-“bolognaise”, mandolino (chi mai ne ha visto uno?) e “ciao.bella-come.stai-fanculo-ti.amo”. A tutto cio’, ultimamente, si aggiungono i nomi di certe griffes modaiole quali D&G, Prada, Gucci e chi più ne ha piu’ ne metta. Non vi dico se il sottoscritto, all’atto delle presentazioni, annuncia le proprie origini sicule. Le parole proferite piu’ di frequente, in tal caso, sono: “don corleone”, “mafia”, o “padrino”; spesso accompagnate da sguardi complici e movimenti delle mani di indubbia valenza.

L’altro giorno, parlando con un ragazzo australiano (Ash, 29 anni, studente di Melbourne, la citta’ col piu’ alto numero di italiani immigrati) ho avuto per un attimo la sensazione di parlare con un compatriota. Purtroppo. Descrivendomi il quartiere di Little Italy, che si snoda attorno Lygon Street, pieno centro, è saltato fuori il tema del “prima, col padrino in giro, si stava meglio. Poi alla polizia è saltato in mente di…”. Mi spiego.  Questo, tradotto, il concetto espresso dalle sue parole: tale Mr. Gatto, Mick Gatto (allego link con articoli di giornale in inglese. E impariamolo, per carità!), gestiva il suo business “familiare” nel quartiere e tutti portavano rispetto. La strada era tranquilla. Nessuno osava commettere scippi, rapine o crimini, finchè lui girava per strada. Un giorno, però, le forze del male si sono coalizzate e hanno deciso di fare luce sul passato di Mick, e di chiarire la sua posizione davanti alla legge. Seguono processi, carcere, patteggiamenti, cauzioni. E il ritiro dalle scene del Padrino – che ora è, peraltro, una star televisiva di riconosciuta fama.

Oggi, in Little Italy, la sera è pericoloso andare in giro, le gang eseguono periodiche scorribande in motocicletta sui marciapiedi, spaventando gli autoctoni e derubando ingenui turisti. La tranquillità non abita piu’ quelle zone. Nessuno è più capace di dotare del concetto di “rispetto” le menti altrui. Si stava meglio quando si stava peggio, insomma.

Morale della favola: se la mentalità siciliana, grazie alla quale siamo condannati ad eterno biasimo e dannazione, alla perpetua immersione nel nostro mare di problemi, all’impossibilità di rialzare la testa per respirare – eccezion fatta per alcune anime grandi; se, infine, tale cancro, tale modo marcio di pensare è riuscito a penetrare anche la mente dell’Australiano medio, allora c’è qualcosa che non va. E se c’è qualcosa che non va, se non riusciamo a schiodarci di dosso lo stereotipo più becero, allora è solo colpa nostra, e dell’idea che trasmettiamo di noi quando varchiamo i confini del nostro (ormai) maleodorante stivale. Passi per il “pizza e babà”, ma non passi lo stereotipo legato al retaggio feudale mafioso a cui ancora siamo – purtroppo – ancorati. Agire su noi stessi è agire sull’immagine che di noi si ha all’estero. Come dicono qui, it’s food for thoughts. Pensiamoci.

Hi, Logan

PS guarda: http://www.theage.com.au/news/in-depth/the-master-networker/2007/10/07/1191695737655.html


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Testo piccolo Testo medio Testo grande | 30/10/2008 |

Mentre migliaia di persone sfilano in piazza, e lanciano uova contro il ministero molti senza nemmeno sapere perché, voi leggetevi il decreto 137/08 approvato ieri dal Senato. Oltre al maestro unico, troverete la previsione del voto in condotta, l’educazione civica, i criteri per scegliere i libri scolastici. Ecco il testo integrale.

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Carissimi amici di MML, vi comunico che giorno 31 Ottobre 2008 alle ore 16-30 su RAI 1 a “La vita in diretta” ci sarà il mio/vostro amico Antonio Di Stefano che ci farà sganasciaredalle risaie trattando il tema “Malcognome, …. mezzo gaudio”. Se non potete anticiparlo, seguitelo! Lino Giusti

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CHI L’HA VISTO?

DA CASTELLO INCANTATO

Scorretto o dolcetto il 30/10/2008 10:33

CHI L’HA VISTO?
NO! Non stiamo parlando del noto programma televisivo e nemmeno del Sindaco Vitellaro, ma più modestamente di un ASSESSORE ASSENTEISTA che Brunetta caccerebbe a pedate.

Anche in questa riunione di Giunta riportata da Erika, l’assessore Di Marco era assente, come al solito. Infatti l’assessore Di Marco in Giunta è assente 9 su 10.

Visto che è quasi sempre assente (tranne quando è in ferie) cosa ci fa ancora in Giunta? Il suo contributo da tecninco lo si può dare/avere anche come consulente esterno, a gratis.

Ma si rispettino le istituzione ed i cittadini e si dia termine a questa farsa.

DELLO STESSO ” AUTORE “

21/10/2008 – MILENA: GLI ASSESSORI NON PRENDONO L’INDENNITA’ E DI MARCO MANCO CI VA’-L’ASSESSORE DI MARCO VA IN GIUNTA SOLO QUANDO E’ IN FERIE.

23/10/2008MILENA: PER LA 29esima VOLTA UN ALTRO ARTICOLO SUL “LA SICILIA” SULLA GIUNTA A GRATIS

25/10/2008 MILENA: L’ASSESSORE DI MARCO ASSENTE IN GIUNTA 9 VOLTE SU 10. CAMBIARE SI DEVE!!!

29/10/2008 – MILENA: L’ASSESSORE DI MARCO ASSENTE ANCHE ALL’ULTIMA GIUNTA DEL 21 OTTOBRE. -DI MARCO ASSENTE A TUTTE LE GIUNTE DEI MESI DI SETTEMBRE E OTTOBRE 2008

Scorretto o dolcetto
30/10/2008 – MILENA: IERI IL 30esimo ARTICOLO SU LA SICILIA PER DIRE CHE LA GIUNTA LAVORA A GRATIS… SI ASPETTA IL 31

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…CONTINUA (?)

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Come avviene una pubblica lapidazione di una donna o di un uomo è ben spiegato nel libro “Mille splendidi soli”  di Hosseini Khaled. Niente finzione, solo nuda e cruda realtà.

Proprio come è accaduto nel pomeriggio a una giovane donna nello stadio di Chisimaio, importante città del sud della Somalia. Aisha Ibrahim Dhuhulow aveva 23 anni ed era stata condannata a morte per adulterio: così vuole la ‘sharia’, la legge islamica. Su di lei pesava l’accusa di aver tradito il marito, e per questo meritava la di essere lapidata.

Come da sentenza del tribunale è stata portata al pubblico supplizio, mani e piedi legati, velo verde sul capo, volto coperto da un panno nero. Una buca attendeva il suo corpo. Vivo. Aisha  vi è stata sepolta, il collo e la testa ben visibili al pubblico. Poi, davanti a centinaia di persone, è stata colpita da nugoli di pietre, fino alla morte. Per accertarsi della quale sembra sia stata anche parzialmente disseppellita due volte: ma era ancora viva, e quindi la tortura è continuata. Un familiare, mosso a pietà, ha tentato di soccorrerla: e giù colpi di arma da fuoco contro la folla. Un bimbo è stato ucciso. Senza pietà.

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Ranpen: PANORAMI

Abbiamo ricevuto da RANPEN due bellissimi panorami,

clicca sulla foto per ingrandirla.

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Milena – uno scorcio di Villaggio Garibaldi / Foto MML

Le ROBBE stanno per scomparire… ma conservano ancora tutto il loro fascino

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