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Archive for 15 novembre 2008

pagano3Il 27 ottobre scorso, presso la splendida sala gialla del Palazzo dei Normanni sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, si è inaugurato l’anno accademico del Parlamento della Legalità, alla presenza del Presidente del Senato Renato Schifani e del Presidente dell’ARS Francesco Cascio, oltre che di numerose personalità della politica e della cultura.

 

L’Associazione ha diffuso il messaggio della propria missione: diffondere la cultura della giustizia e della legalità vivendo in prima persona i temi della solidarietà, del volontariato, della pace, dell’ accoglienza in chiave  interconfessionale e interreligiosa.

Punto di riferimento e di riflessione sono la Costituzione Italiana , il Vangelo e la testimonianza di tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita in nome di un progetto di riscatto e di legalità della nostra Nazione. Don Puglisi, Falcone, Livatino, Borsellino e tanti altri, scomparsi per mano mafiosa, sono la prova di una Sicilia che ha visto come nessun altra regione in Italia e nel mondo, perdere propri figli in nome della libertà e della legalità. Queste figure sono riferimento importante per la nostra quotidianità al fine di  realizzare uno stile di vita nuovo.

Tempo fa il Presidente del Senato Renato Schifani, ebbe modo di dire: “E’ stato costruito uno Stato senza Dio e ora ne paghiamo le conseguenze. Per decenni la Modernità ci ha spiegato che Dio non c’entrava niente con la Politica, anzi non c’entrava niente con qualsiasi cosa. Se qualcuno voleva Dio doveva trovarlo solo privatamente. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: abbiamo generato un Diritto senza Dio, una Finanza senza Dio, un Ambiente senza Dio, una Architettura senza Dio, un’Arte senza Dio, e così via……”, e  i risultati negativi non si sono fatti attendere.

Oggi chi sono i punti di riferimento della nostra società? I più forti, talvolta i più violenti. In un suo datato, ma sempre attuale scritto, il noto magistrato e politologo Domenico Aroma, fra l’altro Esperto della Commissione sulle ecomafie presso il Senato della Repubblica, ricordava che la camorra attrae giovani perché i camorristi sono oggetto di emulazione e ammirazione tra i giovani  proprio per il modello forte che offrono. (Rapporto sulla camorra, Senato 1994).

Se ciò vale per i “cattivi” è ovvio che ciò vale anche per i  “buoni”.

Ecco perchè il Parlamento della Legalità guidato da Nicolò Mannino, risulta, con il suo modello pedagogico di legalità che si richiama a Dio,  alla Famiglia, alla Persona e alla Patria, quanto mai attuale e vincente.

 

Alessandro Pagano

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IL CENTRODESTRA SCRIVE UNA BRUTTA PAGINA DI POLITICA PROVINCIALE

IL CENTROSINISTRA chiede l’annullamento della nomina degli assessori

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Pino Federico presidente provincia CL

CALTANISSETTA. Cannizzo, Alfonso Cirrone Cipolla, Rosario Cusumano, Angelo Fasulo, Giuseppe Luca Licata e donnaGianfranco Scarciotta, i quali – assistiti dall’avv. Salvatore Patrì – hanno chiesto al Tribunale amministrativo di Palermo anche la sospensione dell’efficacia della determinazione adottata da Federico. Anche il commissario provinciale della Dc Simona Campanella «facendo seguito alla battaglia promossa in Consiglio  Provinciale con la presentazione dell’ordine del giorno sulla presenza femminile in giunta – informa una nota – ha provveduto a notificare al presidente della Provincia on. Giuseppe Federico e a tutti gli assessori provinciali in carica (nella qualità di controinteressati) ricorso giurisdizionale al Tar Sicilia per sollevare la illegittimità della determinazione presidenziale di nomina della Giunta provinciale interamente composta da uomini, in spregio alle norme della Costituzione, della legge e dello Statuto provinciale, le quali prevedono la presenza di entrambi i sessi in Giunta».

Il ricorso è stato sottoscritto anche dall’ing. Bongiorno Giorgio, dalla dott.ssa Alessandra Campanella e da Renato Lupo, dirigenti della “Democrazia Cristia- Alla vigilia dell’ultimo giorno utile sia i componenti del centrosinistra che la  consigliera provinciale Simona Campanella per conto della Democrazia Cristiana (di cui è anche commissario provinciale) hanno presentato il ricorso al Tar di Palermo per chiedere l’annullamento della determinazione con la quale il presidente della Provincia regionale nissena on. Pino  Federico ha nominato gli otto assessori della sua giunta, “dimenticando” di includere tra questi almeno una donna. In ciò – secondo i ricorrenti – contravvenendo ad una esplicita norma della statuto dell’ente, con la quale si impone la presenza della “quota rosa” tra i componenti dell’amministrazione provinciale.  Hanno eccepito «non solo la illegittimità della composizione della Giunta provinciale, ma anche il pericolo che tutti gli atti posti in essere dal predetto Organo, in quanto invalidamente  costituito per violazione dellanorma statutaria, possano essere anch’essi invalidati, con grave nocumento per l’Ente».

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Salvatore Falletta: "Frutti" (pittura e decoro, 1991)


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RIDOLINO/ Le tasche piene!

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Lino Giusti

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Milena - La chiesa madre con le luci azzurre / Foto Enzo Scozzaro


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