Isoliamo quelli che giocano sulla pelle dei siciliani per consegnare la Regione alle sinistre
Alfonso Cipolla
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Da mesi tutti i sondaggi confermano che solo ricandidando Nello Musumeci il centrodestra può vincere in Sicilia. Ogni partito del centrodestra dovrebbe invitarlo a ricandidarsi…
Eppure i responsabili (?) di Forza Italia, Lega e qualche autonomo incredibilmente e tafazzianamente continuano e si ostinano a mettere il veto nei suoi confronti e fare nomi che vengono bruciati il giorno dopo.
Il Presidente della Regione si è dimesso due mesi prima per consentire di accorpare le elezioni regionali a quelle nazionali per il rinnovo di Camera e Senato: fa risparmiare 20 milioni di euro ai cittadini e evita una doppia chiusura delle scuole sedi elettorali.
Alle dimissioni anticipate i soliti noti di centrodestra e l’opposizione stranamente insieme, esultano. La decisione delle dimissioni anticipate significa che Nello Musumeci abbia rinunciato alla candidatura? Certamente no!
Lo ha voluto ribadire ancora una volta il Presidente della Regione. Anche con una vena di umorismo (leggere la nota qui accanto): passo di lato solo se si riesce a trovare un candidato unificante e migliore di lui.
Una vera e propria mission impossible data la ristrettezza dei tempi e la carenza di figure in grado non solo di unificare ma soprattutto di battere gli avversari del centrosinistra e dei cinque stelle e di ridimensionare Cateno De Luca.
Musumeci rappresenta l’unico candidato capace di portare un valore aggiunto rispetto alle liste di appoggio; rappresenta anche la capacità perché maturata da decenni di esperienza amministrativa; la coerenza perché non ha mai tradito i suoi ideali; la correttezza perché non ha mai avuto a che fare con la giustizia; l’efficienza perché mai nessun governo regionale era riuscito a spendere sul territorio tutti i fondi europei e nazionali; l’onestà perché ha chiuso le porte della Regione agli affaristi e ai mafiosi; e l’indipendenza perché non si è fatto piegare dai rappresentanti dei partiti…
Non sarà forse che questi suoi “meriti” rappresentino delle “colpe” agli occhi di Miccichè e compagnetti vari che ne chiedono lo sfratto da Palazzo d’Orleans? Guai se così fosse!
Perché altra cosa è fare un passo di lato e correttamente appoggiare un candidato diverso di Musumeci capace di unificare tutto il centrodestra e condurci alla vittoria. Tutt’altra cosa sarebbe partecipare ad una competizione guidata da questi “irresponsabili” che mettono veti alle persone capaci e per bene, per niente preoccupati di perdere le elezioni regionali, per spartirsi la Regione ai tavoli nazionali o a quelli regionali alla faccia degli interessi della Sicilia e dei siciliani di centrodestra.
E allora ci pensino bene gli alleati che fanno capo a Miccichè, che non rappresenta tutta Forza Italia, della Lega o dei cespuglietti del centro. Non giochino a farci perdere, perché i primi a perdere sarebbero proprio loro, condannati all’opposizione, all’irrilevanza, fuori dal governo e dal potere a lor sì caro, e “in piedi” per ben cinque anni senza potersi sedere nelle poltronissime preferite.
Pensino costoro che esiste una grande fetta di siciliani che si riconoscono in Musumeci e nella Meloni. Non tirino troppo la corda. Anche i più pazienti nel loro piccolo s’incazzano. Non creino le condizioni di uno strappo del centrodestra che per noi è un valore assoluto.
Per me comunque, dovesse accadere lo strappo, la ricandidatura di Nello Musumeci – sostenuto dalla Meloni, da altri partiti politici e assessori del suo governo e da tanti siciliani – risulterebbe altrettanto competitiva, capace di battere gli avversari di centrosinistra e anche gli ex alleati del centrodestra.
A costoro non si può permettere di disperdere il lavoro fatto dal governo Musumeci che ha operato senza i continui rimpasti di Crocetta, senza un giorno di crisi e sempre impegnato a lavorare per la Sicilia producendo risultati mai visti prima.
Mancano alcuni giorni per riflettere e dare la possibilità agli “allenatori” di schierare la squadra più competitiva del centrodestra che – lo sanno tutti – non può fare a meno del giocatore migliore se vogliono davvero vincere lo scudetto siciliano. Oppure preferiscono far vincere gli egoismi e gli avversari?
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