Di Musumeci ce n’è uno, tutti gli altri son nessuno!
Alfonso Cipolla
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Di Musumeci ce n’è uno, tutti gli altri son nessuno!
Non è lo slogan degli amici di Musumeci o di partito, è il grido della parte sana del centrodestra e di tutti i siciliani che non vogliono consegnare la Sicilia nelle mani del centrosinistra o di De Luca.
C’è purtroppo nel centrodestra una parte insana, malata terminale di invidia e odio contro Musumeci uomo capace e per bene, l’unico che può tenere unito il centrodestra, attrarre elettori di sinistra e coinvolgere una buona fette di quanti diversamente non andrebbero a votare.
Forza Italia e Lega ieri hanno gettato la maschera e fatto lo strappo ben prima della riunione romana del centrodestra che avrebbe dovuto dare il suo contributo nello sciogliere il nodo delle candidature dei presidenti delle regioni.
Addirittura ad aprire le ostilità è stato direttamente Berlusconi che, invocando numeri del passato, ha rivendicando per il suo partito la presidenza della Regione Siciliana nella persona della Prestigiacomo di fatto avallando la linea del suo viceré Miccichè.
A breve distanza anche la Lega ha puntato sull’ex ministra passando sopra al fatto che la stessa era salita sulla See Watch assieme ad esponenti del Pd in difesa degli sbarchi di clandestini, motivo per cui lo stesso Salvini è costretto ancora ad affrontare in Sicilia una serie di processi. Oggi tifa Prestigiacomo e rinnega Musumeci.
Berlusconi è un politico bianco per antico pelo (anche se si tinge i capelli) che in un paese normale e in un partito normale sarebbe stato da lustri già sostituito alla guida e collocato tra i padri nobili.
Salvini sorvola sull’ostilità della Stefania Prestigiacomo e di fatto avalla il suo rappresentante siculo Minardo, illustre sconosciuto che ha cambiato più partiti prima di approdare alla Lega.
Eppure, non esiste nel centrodestra, stando a tutti i sondaggi, un altro candidato diverso da Musumeci capace di battere tutti gli altri sia del centrodestra che del centrosinistra (anche unito ai grillini) e lo stesso De Luca. E che ti fanno Forza Italia e Lega? Ben prima di sedersi al tavolo romano, emettono comunicati stampa in cui rivelano e rivendicano la scelta della Pestigiacomo da imporre a Fratelli d’Italia e Miccichè il guascone che sa strafare e straparlare ci mette il sigillo: “Prendere o ce ne andiamo da soli”.
Sembra di stare su Scherzi a parte, invece questi irresponsabili stanno giocando sulla pelle degli elettori del centrodestra, vogliono imporre una candidata perdente, vogliono regalare la Sicilia agli avversari. Perché? Perché sono malati, di invidia e odio e pertanto politicamente squilibrati.
Musumeci, che non so come abbia fatto a resistere fino ad adesso, dopo aver ringraziato di cuore per il convinto e tenace sostegno Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, rompe finalmente gli indugi e dice “Basta con questo interminabile mercato nero dei nomi. Cercatevi un candidato che risponda alle vostre esigenze. Mi rendo conto di essere un presidente scomodo”.
Una mossa che nessuna si aspettava, una “bomba” che costringe amici e falsi amici a prendere posizione.
Giorgia Meloni, premesso che è sua intenzione continuare a difendere l’unità del centrodestra, sottolinea che in Sicilia il candidato migliore e vincente rimane Nello Musumeci ed esprime tutta la sua contrarietà nei confronti della Prestigiacomo, ex ministra di Forza Italia, un candidato che saliva sulla Sea Watch con il Pd. Una stoccata anche a Salvini che per avere difeso i confini fa la spola in Sicilia per difendersi nei tribunali. Tutto dimenticato?
Adesso è dunque Musumeci il “nemico numero uno” per Berlusconi e Salvini e i loro epigoni? Questo dicono costoro e questo è nei fatti di ieri!
Non sappiamo oggi e domani cosa succederà. Nulla di buono appare all’orizzonte se non uno tsunami che travolgerà la nostra isola, regalandola agli avversari.
Nell’esprimere a nome mio personale e degli amici nisseni la vicinanza all’amico Nello Musumeci, grande Presidente della Regione Siciliana, non posso non accennare al grido di dolore che sale da tutte le parti della Sicilia. Migliaia e migliaia di elettori (non solo) di centrodestra, che conoscono i reggenti di Forza Italia e Lega e la loro intenzione di portarci alla sconfitta, sono preoccupati per il ritiro di Musumeci e lo invitano a non abbandonarli.
Nello ritornerà sui suoi passi? In queste condizioni penso di no. Come si fa a ritornare a stare insieme a chi non lo vuole e ha pronti i coltelli per colpirlo ancora oggi, domani e sempre?
Ci sarebbe in vero un’altra via, in un altro scenario in cui non compaiano i due reggenti siciliani di Forza Italia e Lega, in cui Berlusconi&Savini non intervengano in faccende siciliane mettendo veti, invocando il diritto di “spartenze di regioni a tavolino”.
La soluzione ottimale sarebbe la ricandidatura di Musumeci appoggiata da Fratelli d’Italia e di quanti vorranno stare dalla parte sana dei siciliani senza dover “combattere” per altri cinque anni con il “fuoco amico” di Miccichè e dei franchi tiratori di centrodestra
Franchi vili tiratori scelti che nascosti dietro il voto segreto hanno affossato una serie di riforme e di provvedimenti a favore dei siciliani, l’ultima volta giorni fa quando non hanno fatto passare i contributi per i rifiuti delle città metropolitane. Palermitani e Catanesi che navigano tra i rifiuti li ringraziano!
Basta!
La Meloni vorrà difendere Musumeci? Vorrà difendere l’unica scelta vincente in Sicilia oppure terrà più in conto l’unità del centrodestra, un’unità che in Sicilia non c’è e non ci sarà fino a quando Miccichè& Minardo resteranno ai loro posti di comando in grado di continuare a fare danno alla Sicilia.
Un’unità fittizia che penalizzerà anche Fratelli d’Italia con il leader Musumeci costretto a fare il militante e molti elettori, disgustati e demotivati, costretti a fare i “latitanti delle urne”.
Musumeci si è ritirato per fare il semplice militante. Tradotto in italiano non sarà lui a guidarci alla vittoria. Ma davvero possiamo non tentare di vincere? No! E allora dobbiamo unirci per far perdere la linea masochistica di Forza-Lega!
Come?
Non dobbiamo seguire il biblico motto del “Muoia Sansone con tutti i Filistei” non andando a votare. No La Sicilia non possiamo lasciarla morire, non possiamo assistere alla sua e alla nostra fine senza lottare.
L’unico modo democratico che ci consenta di vincere senza Miccichè e Minardo è quello di andare al voto ricandidando Musumeci appoggiato da Fratelli d’Italia e da quanti di altri partiti e semplici cittadini (e sono tanti) hanno veramente a cuore la Sicilia.
Altrimenti sarà un disastro annunciato. Da Berlusconi e Salvini. Da Miccichè (che tradì anche Berlusconi e ci regalò per 5 anni Crocetta) e da Minardo, l’ultimo approdato alla Lega dopo aver fatto il periplo di altri partiti che ora viene a danneggiare il centrodestra.
Esorcizziamo la sconfitta. Adoperiamoci.