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Archive for 8 agosto 2022

L’ECONOMIA DELLA SICILIA PER IL 2022 CRESCE BENE (+3%)

Nello Musumeci
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musL’Ufficio Studi della CGIA Mestre pone la Regione Siciliana, con il +3%, al 4° posto per incremento del PIL.

Siamo appena dopo le Regioni più industrializzate e siamo la prima tra quelle del Centro-Sud, addirittura superiore alla media italiana (+2,9).

Nonostante la possibile crisi e mentre una delle principali agenzie di rating declassa l’Italia, in Sicilia prima è arrivata la conferma del nostro giudizio e poi, con questa notizia, l’ulteriore conferma che il 2023 potrà portarci a conseguire la soglia, mai raggiunta, dei 100 miliardi € di PIL.

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In un mondo normale si parlerebbe di questo lavoro con orgoglio, da parte di tutti. In un mondo normale per i media i dati positivi della CGIA di Mestre -presi ad oracolo quando negativi ed evidenziati del massimo clamore- sarebbero giustamente valorizzati come il prodotto del buon governo.

Ma noi viviamo il tempo in cui la normalità dovrebbe fare spazio alla suggestione. Con una sorpresa, che consiglio di non minimizzare: i siciliani sono molto più avanti di quello che si possa pensare.

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I Rompipalle che rovinano il centrodestra

Adriana Vitale

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tafMusumeci sarebbe divisivo di una coalizione di governo che in cinque anni non si è mai divisa! Mai, neppure un giorno. E che sta governando con gli assessori del primo giorno. Strano ma vero.

Allora ditelo che si tratta solo di un paio di soggetti ben identificati che scalpitano per motivi che nulla hanno a che fare con la politica, altrimenti non si spiega.

La banalità di un suicidio politico per mano di chi, pur avendo il presidente vincente, scalpita per perdere.

#iovotoMusumeci   #MusumeciPresidente

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Dina e Clarenza nello storico assedio a Messina nel Vespro siciliano

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La sollevazione del Vespro, iniziata il 30 marzo 1282, lunedì dopo la Pasqua, sul sagrato della Chiesa del Santo Spirito di Palermo, si propagò rapidamente in tutta l’isola. Carlo I d’Angiò tentò invano di sedare la rivolta con la promessa di numerose riforme. Alla fine decise di intervenire militarmente.

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Le eroine Dina e Clarenza sono diventate simboli del coraggio e dell’attaccamento dei messinesi alla città.  Sono rappresentate nel Palazzo Zanca sede del municipio, nel campanile del Duomo. A loro è intitolato l’ex-ottavo quartiere della città dello Stretto.

Con 75.000 uomini e duecento navi, a fine maggio 1282, sbarcò tra Catona e Gallico (a nord di Reggio) iniziando l’assedio di Messina e bloccando di fatto l’intervento di Reggio a sostegno della città siciliana.

La città dello Stretto era allora comandata da Alaimo di Lentini, che, nominato Capitano del Popolo, organizzò la resistenza nella città.

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Carlo strinse d’assedio Messina invano sino a tutto settembre e nel tentativo di occupazione non risparmiò nessun civile per espugnare la città, né anziani, né donne e né bambini. La città, a sua volta pur se stremata dall’assedio, respinse i continui attacchi con la partecipazione di tutta la popolazione.

Dina e Clarenza, due dame messinesi, sono due eroine che, nella leggenda, si opposero agli assalti degli Angiò.

Durante la notte dell’8 agosto si ebbe un assalto guelfo italo-francese alle spalle della città. Le truppe di Carlo tentarono di invadere la città dai colli e le due donne, di guardia alle mura, appena avvistarono i nemici si prodigarono per respingere l’attacco.

Dina scagliando sassi di continuo sui soldati nemici, Clarenza suonando le campane dal campanile del Duomo da dove svegliò tutta la città. Così i messinesi accorsero a difesa della città e respinsero l’attacco.

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