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Archive for 18 Maggio 2010

Fedeli ultras

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Il termine “terra” (come nome proprio di pianeta “Terra”, con lettera maiuscola) deriva dalla radice sanscrita “TARS”, che vuol dire secco.

Perció anche in latino si chiama cosí.

La Terra ha i suoi mari, ma quell’acqua é in realta solo uno strato sottilissimo, circa un millesimo del diametro terrestre.
Se la terra fosse una palla di un metro di diametro, il mare piú profondo non arriverebbe a un mm.!
E sotto quel mm.., c’é terra.

Gli uomini abitano nella parte “secca”.

Anche Dante, nell’ultimo canto dell’Inferno, riferendosi alla Terra, la chiama “La gran secca”.

Quindi Terra significa: la parte secca del pianeta, quella dove vive l’unico essere intelligente che la abita, e, per estensione, tutto il pianeta.

E dato che ci siamo, ti dico anche perché si chiamano cosí gli altri pianeti:

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Meno lotta e più governo

Da Palermo sale a Roma il nuovo PD

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Dopo averci provato a Palermo, dove il PD sostiene di fatto il centrodestra di Raffaele Lombardo (MpA) alleato con il PDL-Sicilia di Miccichè e del PDL-Area Fini, ora ci ha preso gusto e vuole esportare a livello nazionale questo modello (che modello non è, almeno nel senso positivo del termine, trattandosi di ribaltamento della volontà degli elettori di destra e di sinistra).

Lo ha ribadito l’immaginifico Franceschini che si dichiara pronto a mettersi con tutti basta che si faccia un governo senza… Berlusconi!

Alla faccia (fassia, dice lui) di chi – credendoli seri e coerenti – ha votato per gli uni o per gli altri di questi tipastri. 

L’unica intesa bipartisan che dovrebbero fare questi ribaltatori ribaldoni è quella di ritornarsene a casa subito dopo avere ridotto a 100 il numero di deputati e senatori (50+50 per camera) candidabili dietro presentazione di una fedina penale pulita e obbligati a sospendersi in caso di rinvio a giudizio. E previsto pure che il premier eletto dal popolo governa fino a qunado è sostenuto dalla stessa maggioranza che lo ha sostenuto. E se qualcuno, pentito, volesse lasciare la coalizione in cui è stato eletto, che si dimetta e torni pure a casa.

In attesa che le cose cambino – in meglio o in peggio – è opportuno che chi ha vinto governi e chi ha perso faccia opposizione al meglio

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INFORMARE SENZA ALLARMARE
 del dottore Alfonso Cipolla

Alfonso Cipolla

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Giorni fa ad Aragona un uomo, morso da una vipera, moriva dopo qualche giorno. La notizia ha attirato la massima attenzione anche su questo blog; vedo che il post è ancora tra i più letti. Scrivo questo articolo anche perchè in tanti mi hanno domandato cosa fare in casi simili.

So che non è facile palare di serpenti velenosi senza allarmare la gente che nutre per essi un’isitintiva repulsione che si perde nella notte dei tempi, eppure voglio provare a parlarne e a fornire oltre alle informazioni generali, anche qualche notizia utile ad affrontare con calma e senza preoccupazioni esagerate un eventuale cattivo incontro con le vipere.

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Il morso della vipera si riconosce facilmente perchè davanti all’impronta di 10 paia di dentini stampati sulla pelle, si trovano due fori più grandi e profondi lasciati dai suoi due denti veleniferi: questi due impronte dentali mancano nei morsi dei serpenti non velenosi che non hanno appunto questi due dentoni!

Con il morso viene inoculato il veleno (una tossialbumina nociva per il cuore e la coagulazione del sangue) che viene assorbito più o meno lentamente, in grado di provocare un’intossicazione locale e generale.

Localmente si forma gonfiore e annerimento dei margini della morsicatura e, nei casi più gravi, compare anche la tumefazione dell’arto colpito, con contrattura dolorosa dei muscoli locali.

Ma è l’intossicazione generale quella più pericolosa che può mettere a rischio anche la vita: compare dopo un paio d’ore dalla morsicatura e si rivela con sete, nausea, vomito, diarrea, fenomeni emorragici e nervosi come crampi e delirio. Nei casi più gravi -e rarissimi!- la morte arriva, a seconda della quantità di veleno e della zona colpita, dopo alcune ore se non dopo 1-2 giorni.

Ma vediamo come si possono evitare i guai più seri.

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IL NOME MILOCCA

Arturo Petix

di Arturo Petix

MILOCCA è il nome che il nostro comune ha avuto fino al 1936, quando gli venne cambiato nell’attuale nome MILENA. Per un breve periodo nel 1933 era stato chiamato LITTORIA NISSENA. Milocca era stato il nome del paese che sorgeva, nell’attuale contrada Amorelli, intorno al 1200, ma che certamente era esistito fin dal I o II secolo d.C.

E’ del 1278 il primo documento che riguarda questo antico paese e da cui il nostro territorio ha ereditato il nome. In tale documento è detto MULOC – e credo che questa sia stata la vera forma in cui veniva pronunciato il nome del paese – questo ci viene confermato dall’elenco dei comuni “di qua del Salso” a cui si rivolgeva il re Pietro I di Aragona dopo la rivolta del Vespro siciliano in cui è detto che Mulotea o Milocca che sono evidenti latinizzazioni dell’originale Muloc. Il nome di Milocca si fissa definitivamente tra il 1500 e il 1600.

Quale sia l’origine del nome Milocca non ci è dato sapere. L’Amari lo ritenne di origine araba e di tale opinione furono altri storici, quali il Sorge, il Raccuglia, il Calderone ed altri ancora. Essi ritengono che Milocca derivi da una voce araba avente il significato di “bene”, “proprietà”. Sono ipotesi e come tali possibili quanto impossibili.

E’ certo che alla conquista araba il paese Milocca esisteva, ma noi non ne conosciamo il nome. Pare però poco probabile che gli arabi abbiano chiamato “proprietà” un paese già esistente, che non avrebbe alcun significato. Una cosa pare certa, anzi,  che il villaggio di Milocca della Amorella, a partire dal I secolo d.C. fino al 1278 ( i cui lo troviamo ufficialmente nominato) non abbia subito interruzione di vita, ma tutto ci lascia credere che, in epoca imperiale e poi sotto il dominio bizantino abbia avuto uno sviluppo maggiore che durante la denominazione araba.

La prima volta che troviamo la denominazione MILOCCA è in una cronaca araba che narra alcuni fatti della conquista intorno all’anno 862 d.C. .

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L’avvocato della pace

LIBERTA’ DI PENSIERO . IO SONO CONTRO TUTTE LE GUERRE !!!
 Pubblicato il 17 maggio 2010 da pdcimilena 
 

L'avv. Ferlisi Salvatore

Non in mio nome

 

Due soldati italiani sono morti a causa di un ordigno esploso al passaggio di un convoglio militare. Altri due sono rimasti feriti agli arti inferiori.  I feriti, tra cui una donna, riferisce una nota della Difesa, sono stati immediatamente evacuati presso l’ospedale da campo di Herat con elicotteri ISAF. I quattro si trovavano a bordo di un veicolo blindato Lince posizionato nel nucleo di testa di una colonna composta da decine di automezzi di diverse nazionalita’, partita da Herat e diretta a Bala Murghab, verso nord.

In Afghanistan, dal 1° ottobre 2001 al 11 maggio 2009, le truppe della coalizione hanno avuto: 

-908 soldati statunitensi caduti (33 suicidi) e 8502 feriti;

-la coalizione ha subito 591 morti e 6162 feriti.

-Dal 1° ottobre 2001 al 11 maggio 2009 sono morti 80.389 tra civili, ribelli e militari, afgani e pakistani.

-Il rapporto è circa di 10 a 1 con la differenza che il 90 % almeno di quei morti afghani ( o pakistani) non ha chiesto a nessuno di essere coinvolto in questa guerra.

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