L’EUROPA ZITTISCE QUELLI CHE SI STRACCIAVANO LE VESTI CONTRO IL PRELIEVO DI CONTANTE FINO A 5 MILA EURO
Alfonso Cipolla
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Tanto rumore per nulla verrebbe da dire parafrasando William Shakespeare.
Ed ecco che a spegnere le inutili polemiche di questi giorni da Bruxelles arriva un segnale chiaro che zittisce la sinistra italiana.
Il tetto al contante fissato dal governo a 5.000 euro è esattamente il 50% in meno di quanto stabilisce oggi l’Europa che lo ha “fissato” in 10.000 euro. Significa che il governo Meloni – come riportano fonti qualificate – non ha fatto alcuno scatto in avanti avventato.
Cala il sipario e si spera anche il silenzio.
Intanto stendiamo un velo pietoso sui tutti quei personaggi “sinistri” che un giorno sì e l’altro pure hanno bombardato palazzo Chigi “colpevole” di avere alzato il nuovo tetto di 5 mila euro al contante e di averlo poi messo nella manovra.
Questi extraterrestri forse sono ignoranti del fatto non certo trascurabile che pagare con il bancomat costa salato ad alcune categorie come negozianti e baristi.
Coloro che vivono di stipendio statale difficilmente possono comprendere chi lavora, produce e rischia in proprio. Come le partite Iva…
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L’Unione Europea certifica che l’Italia è campione d’Europa 2020 di evasione dell’Iva per 26 miliardi di euro
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La stampa riporta che l’Italia è maglia nera sul fronte del mancato gettito dell’Iva per 26 miliardi di euro. Il dato, relativo al 2020, emerge dall’ultimo rapporto della Commissione Europea pubblicato ieri sul “gap” Iva, e cioè la cifra mancante rispetto a quanto previsto.
Complessivamente, ai 27 Stati membri sono “mancati” 93 miliardi di euro (il 9,1%).
L’Italia è in testa, appunto, con 26 miliardi di euro (anche se in flessione rispetto ai 31,08 miliardi del 2019). Una cifra che, da sola, basterebbe e avanzerebbe a coprire i 21 miliardi di euro previsti dal governo nella legge di Bilancio per il caro-bollette nel 2023.
Lo ha ribadito anche il commissario europeo per gli affari economici e monetari nella Commissione von der Leyen l’italiano Paolo Gentiloni: Italia prima in Ue per l’Iva non riscossa al quale ha replicato la Meloni: «Gentiloni sa benissimo che se il sistema fiscale non funziona la responsabilità è dei governi precedenti, noi siamo appena arrivati».
“Non possono certo dire che pure questo è colpa nostra!”
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E così, tanto per ricordarlo a chi dovesse avere la memoria corta, ecco l’elenco dei governi degli ultimi anni che hanno preceduto quello del presidente Giorgia Meloni.
XIX Legislatura (dal 13 ottobre 2022) elezioni politiche del 25 settembre 2022
Governo Meloni (dal 22 ottobre 2022 – in carica)
XVIII Legislatura (dal 23 marzo 2018 al 12 ottobre 2022) elezioni politiche del 4 marzo
2018 Draghi (dal 13 febbraio 2021 al 22 ottobre 2022)
Conte II (dal 5 settembre 2019 al 13 febbraio 2021)
Conte (dal 1 giugno 2018 al 4 settembre 2019)
XVII Legislatura (dal 15 marzo 2013 al 22 marzo 2018) elezioni politiche 24 e 25 febbraio 2013
Governo Gentiloni (dal 12 dicembre 2016 al 1 giugno 2018)
Governo Renzi (dal 22 febbraio 2014 al 12 dicembre 2016)
Governo Letta (dal 28 aprile 2013 al 21 febbraio 2014)
XVI Legislatura (dal 29 aprile 2008 al 23 dicembre 2012) elezioni politiche 13 e 14 aprile 2008
Governo Monti (dal 16 novembre 2011 al 27 aprile 2013)
Governo Berlusconi IV (dall’8 maggio 2008 al 16 novembre 2011)
XV Legislatura (28 aprile 2006 – 6 febbraio 2008) elezioni politiche 9 e 10 aprile 2006
Governo Prodi II (dal 17 maggio 2006 al 6 maggio 2008)
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