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Archive for 19 settembre 2017

IL MONOPOLIO AVVERTE: “IL FUMO UCCIDE”, MA LO STATO CI GUADAGNA

Franco Petraglia

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Nel pacco delle sigarette scrivono “Il fumo uccide”. allora nel certificato elettorale dovrebbero scrivere “Il governo ti fotte”.

E’ noto a tutti che il fumo di sigaretta rappresenta uno dei principali fattori di rischio per le patologie respiratorie, cardiovascolari e tumorali. In Italia si calcola che siano 90-100.000 i morti attribuibili al fumo di tabacco.

Il fumo ci costa in termini di spesa sanitaria circa sette miliardi e mezzo di euro all’anno mentre lo Stato incassa, più o meno, quindici miliardi dalla vendita di sigarette, sigari e trinciati vari( accise al 58,5 per cento del prezzo di vendita) con un attivo di oltre sette miliardi di euro.

downloadE’ chiaro ed evidente che siamo di fronte ad uno Stato stravagante e incoerente.

Da una parte avverte che il fumo uccide, mentre dall’altra continua a lucrare vendendo prodotti che nuocciono gravemente la salute e possono condurre alla morte dei suoi cittadini.

Sic rebus stantibus , stando così le cose, aveva ragione Vespasiano quando diceva:”pecunia non olet”.

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Tra martedì e mercoledì la Compagnia irlandese ha annullato sei tratte, quattro su Trapani e due su Palermo. Esposto Codacons all’Enac

Ryanair “taglia”, ecco i voli cancellati in Sicilia

La Sicilia

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ryanair.jpg--ryanair__taglia____ecco_i__voli_cancellati_in_siciliaUn vero e proprio disastro per Ryanair, soprattutto ora che la compagnia irlandese è in corsa per Alitalia. La settimana comincia nel peggiore dei modi. La cancellazione dei voci annunciata un po’ alla volta, passeggeri infuriati, richieste di rimborso per milioni di euro e un rischio reputazionale enorme.

Per la nostra Regione l’impatto sarà comunque limitato. Il 19 settembre sono cancellati due voli: il 4301 Bologna Trapani e il 4302 Trapani Bologna. Il 20 settembre invece la compagnia irlandese ha cancellato il volo 4341 Bologna Palermo , il 9061 Bergamo Trapani, il 4342 Palermo Bologna e il 9062 Trapani Bergamo.

“Le cancellazioni di voli decisa da Ryanair coinvolgerà circa 400 mila passeggeri”, ha detto il fondatore della compagnia Michael O’Leary, stimando che le richieste di rimborso arriveranno fino a 20 milioni di euro. Il manager ha spiegato che non c’è una carenza di piloti e annunciato che offrirà un incentivo ai piloti che rinunciano alle ferie e investirà 30 milioni in un bonus fedeltà per non lasciar scappare gli equipaggi. O’Leary ha spiegato che la low cost sta attualmente operando circa 2.500 voli al giorno. Il Ceo ha anche puntato il dito contro le compagnie aeree rivali di Gran Bretagna, Germania e Irlanda accusate di andare a caccia dei suoi piloti. Certo quello che sta accadendo non rappresenta una belle pubblicità per la compagnia che ha lanciato in Europa il modello più efficiente di low cost. Soprattutto non si capisce come sia potuto accadere che un’azienda di queste dimensioni, si sia fatta prendere in contropiede dall’accumulo delle ferie dei suoi equipaggi.

Un esposto all’Enac contro Ryanair. Ad annunciarlo è il Codacons che sta ricevendo “le richieste di aiuto di centinaia di passeggeri” cui è stato cancellato il volo. “Abbiamo deciso di rivolgerci all’Enac affinché sia aperto un procedimento formale nei confronti della compagnia aerea, e sia fatta luce su come il vettore stia informando i viaggiatori” spiega il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi.

“Al di là del rimborso del biglietto, il vero nodo è il risarcimento che spetta agli utenti in caso di cancellazione in prossimità della data del volo, e che può arrivare a 600 euro a seconda della tratta” afferma Rienzi. Ryanair “deve assolutamente dare informazioni chiare ed esaustive ai viaggiatori e disporre i risarcimenti in modo automatico senza alcuna spesa per i consumatori” incalza ancora Rienzi.

 

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I siciliani più vivi

di ANTONELLO PIRANEO

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Confusi nell’allegra caciara dell’agosto siciliano – tra turisti ammirati per le bellezze che la Sicilia offre, altri indignati per la spazzatura in strada, irriducibili dell’anguria in spiaggia, cultori della coda ai caselli, sacerdoti della movida vera o presunta – confusi in questa folla di umori, poi ci sono loro, i siciliani che tornano a casa, dalla Germania, dal Belgio, dalla Svizzera, dal Venezuela, dall’Australia, dall’altrove nel mondo che li ha accolti, dando loro quel lavoro e quindi quella dignità che qui non hanno mai trovato.

Sono gli emigrati, sono i siciliani “altri” di cui pochi parlano, dimenticati. Prima costretti a partire e poi rimossi. Fantasmi. Eppure loro, immancabilmente, fanno migliaia di chilometri all’incontrario per rivedere i luoghi della gioventù o per conoscere i posti di cui hanno soltanto sentito parlare, gli stessi in cui sono nati genitori, nonni, bisnonni. Tornano per abbracciare parenti magari mai visti ma sempre sentiti intimamente vicini. Nell’entroterra siciliano le piazze tornano a colorarsi delle sfumature di età diverse, si rivedono giovani e appena ex giovani, non soltanto bambini e anziani, estremi di una quotidianità arida.

Tornano sempre, questi siciliani “altri”, perché non c’è amore più forte di quello non corrisposto. E trovano una Sicilia troppo uguale a quella che hanno lasciato. Con gli stessi problemi, dall’acqua che manca alle strade interne polverose e improbabili, mentre ormai in quell’altrove ospitale viaggiano su treni lindi e superveloci.

Trovano, soprattutto, giovani pronti a fare oggi la stessa strada che loro e le loro famiglie fecero ieri e ieri l’altro. E li incrociano non nelle viuzze del paesino arroccato sull’impervio cocuzzolo, ma nelle strade delle città. Dalla valigia di cartone al trolley in cui piegare anche un diploma di laurea, in fondo è cambiato ancora poco per evitare di svuotare questa terra di braccia e cervelli, di prospettive e di sviluppo.

Ma una speranza ce la regalano proprio gli emigrati che rientrano in estate, testimonial inconsapevoli di una regione bella come poche altre e che potrebbe essere pure magnifica se riuscisse a fare sfruttare anche soltanto metà delle proprie potenzialità. Molti di questi diversamente siciliani farebbero carte false per tornare a casa, attratti da quel certo non so che è l’aria di casa, dall’indice molto personale del Fil (Felicità Interna Lorda) che spesso confligge con quell’altro e sinistro indice, il Pil, il Prodotto Interno Lordo. Alcuni lo hanno già fatto, dopo avere affrontato sacrifici e incognite in Paesi lontani.

Ecco, da qui si dovrebbe (ri)partire, dalla costruzione di un progetto che non faccia dei giovani siciliani i nuovi emigrati, che renda la scelta di studiare fuori una legittima opzione per acquisire competenze su cui poi potere investire qui e non una scorciatoia per sfuggire alla condanna del precariato, al compromesso dell’ambizione al ribasso.
Parafrasando Brecht, fortunato quel popolo che non ha bisogno di emigrati per sentirsi vivo.

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Non Invitata la Pro Loco

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Fervono i preparativi per festeggiare ad ottobre la ricorrenza del 25° Anniversario del Gemellaggio tra Milena ed Aix-les-Bains.

gemellaggio-milena-aix-les-bains-1992-300x211E’ stata deliberata la somma di 300 euro pro capite per gli amministratori e i consiglieri comunali che vorranno recarsi in Francia.

Il sindaco ha invitato a par parte della compagnia anche i rappresentanti delle associazioni operanti a Milena.

Un’iniziativa lodevole sulle tracce della continuità delle precedenti amministrazioni, “macchiata” però da una strana dimenticanza: non è stata invitata la Pro Loco di Milena.

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Le tre punte del Cardinale

Cattura

Ecco i candidati di Sicilia Futura per le prossime regionali

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Il fondatore e presidente di Sicilia Futura, l’ex ministro Salvatore Cardinale, ha presentato nella sede politica alla presenza del presidente provinciale Giuseppe Licata e del segretario provinciale Salvatore Licata, i candidati che parteciperanno alle prossime elezioni regionali.

Sono: Grazia Colletto, Gianluca Miccichè e Giuseppe Ventura.

 

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abcUn po’ di Relax

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Cos’è il “serpentone”?

  • Uno strumento musicale
  • Uno sfilatino tipico della Puglia
  • Una specie di anaconda del Venezuela.

 

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