Biotestamento: Lega farà barricate. Presenteremo pioggia emendamenti, testo improponibile
(ANSA)
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“La Lega presenterà una infinita’ di emendamenti al provvedimento sul testamento biologico. Si tratta di un testo improponibile che non vedra’ mai la luce.
La sacralita’ della vita deve essere un principio inviolabile, dall’inizio alla fine, e in tal senso la Lega e’ oggi avanguardia politica di queste battaglie. C’e’ un chiaro tentativo, iniziato anni fa, da parte di una certa sinistra e di chi e’ prono ad alcune lobby internazionali di stravolgere la concezione antropologica dell’uomo, che passa anche attraverso questa legge. Faremo le barricate per impedirlo e fin quando ci saremo noi la legge non passera’ mai”. Cosi’ il deputato della Lega dei popoli-Noi con Salvini, Alessandro Pagano.
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“Crocetta ultimo? È una non notizia. Fallimento Pd”
(ANSA)
“L’ultima posizione di Crocetta secondo le statistiche del Sole24Ore sul gradimento dei governatori non stupisce, è una non notizia. Purtroppo la Sicilia ha letteralmente buttato al vento cinque anni, con la complicità del Pd e dei centristi.
Questo era chiaro sin dall’inizio, considerato che Crocetta è stato eletto con il solo consenso di circa il 15 per cento degli elettori. Ma la brama di poltrone e di potere della sinistra è prevalso sugli interessi dei siciliani, ed oggi sono aumentate la povertà, la disoccupazione, le disuguaglianze, il gap con il Nord, mentre agricoltori e pescatori sono in via di estinzione.
Tra i sindaci emerge il flop della grillina Raggi. Di contro, tra i governatori ancora una volta viene premiato il buon governo della Lega di Salvini, una garanzia. Palermitani e siciliani tengano conto di tutto ciò”. Così il deputato della Lega dei Popoli-Noi con Salvini, Alessandro Pagano, coordinatore Sicilia occidentale
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Migranti: Pagano (Lega), follia lavoro a clandestini
(ANSA)
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“Ecco la nuova ‘genialata’ del governo Pd e dei centristi: vogliono dare lavoro ai clandestini, magari con qualche ricompensa, invece di pensare di chiudere i rubinetti degli ingressi dei migranti e di dare lavoro ai milioni di disoccupati italiani e risposte alle famiglie in poverta’ assoluta.
Siamo alla follia. Qua si continua ad andare avanti con i paraocchi, con la tipica ipocrisia della sinistra. La questione e’ che oltre il 90 per cento dei richiedenti asilo e’ illegale, lo sa bene Gentiloni. Tra i quali emerge sempre di piu’ la presenza di filo terroristi islamici. Invece di accelerare sulle espulsioni e sui rimpatri, di prevederne la custodia cautelare, proprio in quanto illegali, il Governo Renzi/Gentiloni continua a sostenerli, con pasti e alloggi riscaldati e adesso anche il lavoro, quale garanzia per un futuro permesso di rifugiato. Ma in questo caso non sarebbe un rifugiato, ma un’altra cosa. Si conferma un Governo complice e che favorisce l’illegalita’..
Vogliono fare il gioco delle tre carte e continuare a prendere in giro gli italiani. Ma presto saranno loro ad essere espulsi dalla politica”.
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Libia: Rischi Italia per miopia Governo
(ANSA)
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“La grave e preoccupante presa di posizione di Tobruk nei confronti dell’ambasciata italiana non sorprende. Non si tratta di fare le Cassandre, ma anche un bambino avrebbe capito che la fuga in avanti del nostro governo con Tripoli avrebbe fatto correre dei rischi all’Italia.
E’ facile dire, “l’avevamo detto”, ma da mesi ribadiamo la necessita’ dialogare anche con Tobruk e Haftar. Non per simpatia, ma per analisi oggettiva. In Libia non c’e’ una parte che ha torto e una che ha ragione, ma tante tribu’ che vedono il governo di al Sarraj come una pesante ingerenza da parte di forze straniere, imposto dall’alto e per questo delegittimato. Del resto quanto avvenuto a Tripoli, tentato golpe o meno che sia stato, lo dimostra.
E’ chiaro che ci sono interessi energetici e geopolitici che muovono le varie fazioni in campo, ognuna con i propri sponsor alle spalle, e a maggior ragione sarebbe opportuna una buona dose di saggezza e lungimiranza politica, non limitandosi appunto a dialogare solo con Tripoli. Cosa che e’ mancata al miope governo Renzi/Gentiloni in questi tre anni, se dopo tutto questo tempo la situazione non e’ tanto diversa da prima che l’Onu imponesse il proprio uomo a Tripoli. Con il rischio, aggiunto, della nostra ambasciata che oggi si trova con gli occhi puntati addosso”.
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