Don Andrea aveva un harem di 20 amanti
Libero
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Un’agendina con nomi e cognomi delle sue amanti, una ventina. L’indagine sull’harem di Don Andrea Contin, il parroco di San Lazzaro a Padova che ha rimesso il mandato ed è in ritiro in un luogo segretissimo dopo lo scandalo sessuale che lo ha travolto, ruota su due elementi: cosa chiedeva alle “sue” donne il prete (accusato di violenza privata e favoreggiamento della prostituzione) e se le offriva via internet ad amanti occasionali per giochi erotici registrati in video in canonica (c’era una stanza segreta, con manette, falli finti di diverse dimensioni, tacchi a spillo e videocamera) in cambio di denaro. Un sospetto, quest’ultimo, che ha indotto gli inquirenti a mettere sotto controllo i conti della parrocchia, già al centro di numeri casi scabrosi a causa dei parroci predecessori di Don Andrea.
Si parte sempre dall’agendina del “prete porcello”, su cui potrebbero essere annotati i nomi delle persone contattate via web, attraverso i siti per adulti Scambiomoglie.it, Annunci69.it e Bakeka.it. Da quell’agenda i carabinieri sono partiti per individuare l’harem del sacerdote. Per ora sono state sentite sette donne, parrocchiane che hanno avuto una relazione sessuale con il religioso. Tutte hanno ammesso il sesso e le orge, sostenendo però di non essere state obbligate. A metà dicembre invece una 49enne aveva parlato di rapporti sessuali violenti. Sarebbe stata venduta ad altri uomini, minacciata con un coltello da cucina e, in caso avesse lasciato Don Andrea, le sue foto nuda sarebbero state pubblicate sul web.
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