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Archive for 16 giugno 2024

Tanti Avvisi (uno solo più preciso) e tanti dubbi

Alfonso dott. Cipolla

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Ieri pomeriggio i sindaci dei comuni vicini a Milena hanno informato i cittadini che l’acqua è inquinata e “non può essere usata per consumo umano ed uso alimentare“. Una formula che ha gettato nel panico i lettori che non ne hanno compreso l’esatto significato.

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Molto di più e prima di tutti gli altri ha detto il sindaco del Comune di Mussomeli, precisando:

Siciliacque comunica che da qualche giorno, a causa della limitata capacità dell’invaso Fanaco, si sta registrando un peggioramento delle caratteristiche qualitative dell’acqua grezza, con particolare riferimento alla concentrazione di Manganese.
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Malgrado tutte la analisi effettuate fino ad oggi non hanno mostrato alcun superamento dei limiti di legge per tutti gli altri parametri di monitoraggio sulle acque potabili il nostro Ambito Terrotiale Idrico nelle scorse ore ha inviato una nota in cui suggerisce l’uso dell’acqua per fini NON potabili.
Si precisa che per “fini NON potabili” si intende che è consigliabile non usarla per bere o per lavare frutta e verdura..
On. Giuseppe Catania
Sindaco di Mussomeli

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Dopo che gli altri comuni vicini avevano già avvisato i loro concittadini, 4 ore dopo è arrivato anche l’Avviso del Comune di Milena. Tutti questi comuni riportano la stessa frase: “l’acqua è inquinata e “non può essere usata per consumo umano ed uso alimentare”.

Un testo che non spiega nulla ai cittadini, Consumo umano? Uso alimentare? La solita burocrazia e così pochi ne hanno compreso l’esatto significato.

Ecco perché i milenesi si sono allarmati e hanno posto parecchie domande:

-l’acqua al centro è arrivata ieri e l’abbiamo usata normalmente, cosa rischiamo?

-le vasche già piene di questa acqua non potabile possiamo disinfettarle con l’amuchina?

-ho il bambino piccolo, posso fargli il bagnetto?

-ci possiamo fare la doccia? lo shampo, il dentifricio?

-perché il sindaco non ha fatto avvisare subito il paese facendo girare la macchina dei vigili con l’altoparlante?

Rispondo a quelle di pertinenza medico-sanitaria.

attenzione

Il manganese troppo alto nell’acqua può fare abbassare la pressione e la glicemia, danneggiare i polmoni, il sistema nervoso e causare anche disturbi della memoria.

Non basta far bollire l’acqua per almeno 10 minuti. Serve ad uccidere i microbi ma non fa abbassare Il manganese, come non lo fanno abbassare né l’amuchina e nemmeno il cloro.

Il cloro può essere utilizzato per uccidere i microrganismi e disinfettare l’acqua oltre che a renderla più chiara. Bastano 10 milligrammi di cloro per 1000 litri di acqua, come si fa per le piscine.

L’amuchina ha un costo molto più alto. Potrebbe essere usata solo per disinfettare frutta e verdura ma non in questo caso in cui l’acqua non è potabile per la presenza di mangamese oltre i limiti consentiti.

Usare l’acqua minerale liscia per cucinare ma anche per lavarsi i denti e gli occhi e soprattutto per fare il bagnetto ai neonati.

Pazienza questo allarme non dovrebbe durare a lungo, ma la prudenza non è mai troppa.

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Troppo manganese nell’acqua

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I Re francesi hanno vissuto nella Sainte Chapelle fino al XIV secolo

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Il Papa anti-afa

Papa Innocenzo X il papa che rinfrescava i romani

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Nel ‘600 il Papa Innocenzo X (Roma, 6 maggio 1574 – Roma, 7 gennaio 1655, 263° Pontefice) ebbe un’idea per rinfrescare i romani fiaccati dalla calura estiva: decise infatti di allagare piazza Navona.
Dal 23 giugno 1652 iniziò questa tradizione per sovvenire al periodo afoso romano.
Giggi Zanazzo, cronista dell’epoca racconta: “Tutti li sabbiti e le domeniche d’agosto, s’atturava la chiavica de la funtana de mezzo de piazza Navona, e la piazza ch’era fatta a scesa, s’allagava tutta. Che bber divertimento! La mmatina ce s’annava in carozza, o in carettella. Io m’aricordo d’essece ito co’ mmì’ padre a sguazzà’ in de ll’acqua, pe’ ffa’ sciacquà’ le róte infangate de la carozza, quanno aritornamio da le grotte de Testaccio”.
Per oltre due secoli Roma poté godere non soltanto del fiume Tevere, ma anche di un lago: il lago di piazza Navona.
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All’epoca la pavimentazione era concava e quindi era facile riempire la piazza di acqua trasformandola in un lago. Ogni sabato e domenica di agosto aveva luogo questa delizia per gli abitanti accaldati.
I nobili esibivano le loro carrozze a forma di gondola oppure barche di legno riccamente addobbate.
Dai palazzi nobiliari le persone si affacciavano divertite per ammirare lo spettacolo.
La gente del popolo si rinfrescava dalla calura facendo il bagno tra scherzi, giochi e burle.
La tradizione piacque e si mantenne per due secoli: tutti i sabati e le domeniche di agosto, piazza Navona si trasformava in un laghetto (per la verità, non più profondo di 80 centimetri circa) in cui i popolani potevano sguazzare e i nobili fare sfoggio di carrozze a forma di gondola o vere e proprie imbarcazioni.
Salvo un’interruzione tra il 1676 e il 1703, durante il quale il “lago” fu chiuso per motivi d’igiene, la tradizione romana si mantenne almeno fino al 1865, l’anno in cui fu scattata questa fotografia. Oggi sarebbe davvero caotico rifarlo!

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