Gli anziani di piazza Garibaldi
Viviana Randazzo
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Gli anziani del mio paese sono tanti, anzi tantissimi!
Gli anziani del mio paese si radunano nello stesso posto , li puoi trovare sempre lì. Nel circolo detto dei Galantuomini.
Gli anziani del mio paese hanno due residenze, una è quella ove domiciliano, l’altra presso il Circolo dei galantuomini.
Puoi trovarli qui,a godere del meriggio.
Gli anziani del mio paese parlano tutti la stessa lingua il siciliano e lo fanno con termini ricercati, a tratti desueti.
Gli anziani del mio paese non sono sfaccendati o perdigiorno, al contrario ,diffondono cultura in tutti gli ambiti.
Gli anziani del mio paese godono della stagione più bella della vita la vecchiaia , quella nella quale si raccolgono i frutti più belli di una intera esistenza.
È stolto chi li disprezza perché , come diceva un grande scrittore, ogni vecchio che muore è una biblioteca che brucia.
Io con gli anziani sono cresciuta, sono stati gli anziani ad insegnarmi tante cose.
È stato grazie a loro che ho imparato a tenere viva la memoria ripetendo ad alta voce poesie, detti e filastrocche di ogni genere.
Il mio è il paese delle robe, è simile ad un fiore con tanti petali e ogni roba=villaggio è uno di essi. Milena in primavera profuma di mille odori, è un’arte distinguerli tra loro.
Gli anziani del mio paese sono dispensatori di saggezza , di buoni consigli.
Gli anziani del mio paese sono lenti, lentissimi, non hanno mai fretta e se li incontri hanno tante chiacchiere da donarti e storie da raccontarti. .
Gli anziani del mio paese hanno occhi non per giudicare ma per guardare dentro, nell’anima.
Gli anziani del mio paese sembrano allievi di Catone il censore, è a loro che devi chiedere ogni precetto utile in agricoltura.
Sanno come potare, piantare, innestare . Chiacchierano, discutono animatamente ma lo fanno sempre con la gioia nel cuore e con tanta voglia di darsi e dare.
Gli anziani del mio paese sono nonni, padri, compagni di gioco con i bimbi che giocano nella piazzola in frotta per scrivere come piacerebbe al grande Leopardi.
La nostra in paese è una vita scandita dal rintocco delle campane come un tempo, come accadeva nel medioevo e nei Promessi sposi.
La nostra in piazza è una fontana che zampilla acqua, acqua segno costante di vita e speranza per tutti.
Gli anziani del mio paese sono uomini cortesi e corteggiatori alla vecchia maniera ma soltanto delle proprie donne. Gli anziani del mio paese quando passa una bella ragazza la salutano con un buon giorno signorina!
Gli anziani del mio paese sono per me un autentico capolavoro di storia e di cultura.
Grazie ai miei galantuomini!
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