Amati
Avevo un problema con lo specchio: non mi guardavo.
Vedevo tutti i difetti della pelle, gli spigoli. Il mio viso erano i miei occhi, mi restituivo solo quelli. Non me ne sono mai accorto, che non mi vedevo. Il mio viso non c’era. Era sfocato, mai a fuoco. Non mi riconoscevo, io, in quello specchio.
Poi arrivò lei. Grazie alle sue carezze sono riuscito a sentire la mia pelle. Ho riconosciuto i miei lineamenti, con i suoi baci. Mi ha amato e mi sono visto, accettato, amato. Era così spontaneo: niente sovrastrutture.
Ci guardavamo e ci specchiavamo negli occhi, liberi.
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