Scritto da redazione
Tre proiettili appoggiati su un foglio di carta recante minacce di morte. Intimidazione bis per l’avvocato Giuseppe Panebianco, commissario liquidatore dell’Ato ambiente Cl2. E’ stato lo stesso legale ad accorgersi della presenza dei proiettili sul cofano della sua auto, denunciandone la presenza alle forze dell’ordine.
Sull’argomento il sindaco Angelo Fasulo ha espresso solidarietà al Commissario Giuseppe Panebianco. “Ci troviamo di fronte all’ennesimo atto vile contro un uomo che con grande dignità, coraggio e professionalità sta portando avanti un compito estremamente importante e delicato per la salute e l’igiene pubblica –ha detto il primo cittadino- condanniamo con forza questa vigliaccheria e restiamo accanto all’Avvocato Panebianco, convinti che non saranno certo questi episodi ad impedirgli di proseguire con ancora maggiore forza e determinazione nel percorso di legalità e di cambiamento già intrapreso da tempo”.
Da mesi nell’Ato si respira aria pesante. C’è una indagine in corso sulla presenza di microspie all’interno degli uffici di contrada Brucazzi, vertenze con i comuni non in regola e con alcuni lavoratori in scadenza di contratto. Un clima di tensione che potrebbe sfociare in avvertimenti più o meno espliciti come quello di ieri.
Anche La Sicilia ha riportato la notizia a firma di m.c.g.
Nuove minacce di morte per l’avv. Giuseppe Panebianco, commissario liquidatore dell’Ato Ambiente Cl 2. Ignoti avrebbero agito la otte scorsa lasciando sul cruscotto della Mercedes station wagon del professionista, posteggiata sotto casa, una lettera di minacce cui sono stati attaccati tre proiettili.
Sarebbe stato lo stesso commissario dell’ Ato ad accorgersi dell’ accaduto ieri mattina quando è uscito di casa per recarsi al lavoro. Panebianco abita in via Manzoni, una zona interessata da un fitto traffico di auto che da Caposoprano sono dirette verso il centro.
Così ieri mattina non è passata inosservata la presenza dei carabinieri sotto l’abitazione del commissario dell’AtoAmbiente Cl2. Anche il sindaco Fasulo, transitando con l’auto in via Manzoni, si è fermato per capire cosa fosse accaduto.
Pare che nella lettera con i proiettili vi fosse pure una foto di Panebianco accompagnata dalle minacce di morte. Non è la prima volta che accade. Almeno due gli episodi similari che si sono verificati nell’ arco di poco più di un anno. Attualmente all’Ato si vive una fase di stallo nell’ attesa che la Regione dia via libera al progetto del nuovo consorzio sui rifiuti mentre l’ attuale appalto scade ad agosto.
“Loro continuino pure a minacciare, io continuerò a fare ciò che ho fatto fino a settembre quando il mio mandato scadrà”.
E’ sereno l’avv. Giuseppe Panebianco, 42 anni, commissario liquidatore dell’ Ato Cl 2 all’ indomani della lettera minatoria con proiettili che ha trovato sul cruscotto della sua Mercedes posteggiata sotto casa in via Manzoni. Alle minacce c’è abituato ormai da quando è a capo dell’Ato. “Ma di recente non ne ho ricevuto, né ho avuto particolari fastidi”, dice.
Diverse le piste che si seguono ma è certo che l’ episodio è da considerarsi un gesto intimidatorio contro la linea seguita dal conmmissario nella gestione del’Ato. Panebianco, nonostante le sue condizioni non buone di salute (a giorni subirà un intervento chirurgico) ieri ha proseguito nel suo lavoro recandosi prima a Palermo per il nuovo progetto della raccolta dei rifiuti e nel pomeriggio in provincia di Trapani per l’acquisto di cassonetti di ferro e quindi a prova di incendio da usare a Gela dove di contenitori di plastica ne hanno incendiati tanti.
Numerosi gli attestati di stima giunti ieri a Panebianco a cominciare da quello del sindaco Fasulo. “Ci troviamo di fronte all’ennesimo atto vile contro un uomo che con grande dignità, coraggio e professionalità sta portando avanti un compito estremamente importante e delicato per la salute e l’igiene pubblica -ha detto il primo cittadino- condanniamo con forza questa vigliaccheria e restiamo accanto all’avv. Panebianco, convinti che non saranno certo questi episodi ad impedirgli di proseguire con ancora maggiore forza e determinazione nel percorso di legalità e di cambiamento già intrapreso da tempo”.
Il segretario provinciale del Partito Democratico Giuseppe Gallè, quello cittadino di Gela Carlo Romano, il capogruppo comunale del Pd Giuseppe Arancio e tutto il gruppo consiliare di Gela in una nota scrivono: “Non abbiamo nessuna voglia di accettare il perpetrarsi di minacce, intimidazioni a chi quotidianamente opera a Gela e in tutto il territorio con impegno, abnegazione, trasparenza. Sosteniamo con forza coloro i quali hanno intrapreso un percorso di legalità e cambiamento al servizio del nostro territorio, essenziali per la crescita civile e democratica della nostra comunità. Gli obiettivi ed i risultati prefissi si possono ottenere non lasciando soli quegli amministratori che operano esclusivamente per il bene comune”.
“Il percorso di legalità avviato dal commissario dell’Ato Ambiente avv. Panebianco non sarà fermato da questo ennesimo atto intimidatorio”: ha detto il deputato all’Ars del Pdl on. Raimondo Torregrossa.
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